Facciamo breccia aderisce alla manifestazione NO WAR NO BUSH



NESSUN DOGMA

GUERRA PERMANENTE - GUERRA DI RELIGIONE

Adesione di Facciamo Breccia al NOBUSH - NO WAR DEL 9 GIUGNO



La guerra permanente ha le stesse caratteristiche della guerra di
religione a partire dal fatto che ne ha gli stessi fini: la
colonizzazione e la conquista. La guerra dell'energia non è difendibile
a chiare lettere, e deve essere camuffata da citazioni medievali sulla
supremazia culturale occidentale.

La strategia della guerra permanente scatenata dagli Stati Uniti, con la
conseguente criminalizzazione del diverso, riduce lo spazio per il
confronto interculturale alimentando e venendo alimentata dal clima di
scontro di civiltà istigato anche dai diktat papalini. Il clima di
scontro di civiltà funge da humus sul quale le gerarchie transtiberine
si basano per sviluppare un esperimento di mantenimento della supremazia
della religione cattolica non solo nel confronto/dibattito/contrasto con
le altre religioni, ma anche nella laica Europa. Tale scontro di civiltà
funge da paravento per nascondere obbiettivi più profondi del Vaticano,
uno dei quali il mantenimento del modello di società patriarcale che
dicono naturale. Il neoliberismo, di cui la guerra permanente è
strumento indispensabile, trova basi sia nella precarietà lavorativa
generalizzata che nella distruzione dello stato sociale, costruendo i
presupposti per mantenere indispensabile la funzione protettiva della
famiglia. Senza garanzie sociali le giovani generazioni sono bloccate
dalle ristrettezze e dalle insicurezze economiche e viene mantenuto il
tradizionale ruolo materno, in cui le donne si trovano costrette ai
ruoli di cura ed assoggettate alla violenza che, come sappiamo, si attua
al 90% in famiglia.

La guerra, lungi dal portare diritti civili dove non ci sono, rafforza il
sistema patriarcale: il falso obbiettivo, poi mai compiuto, di
"liberare" le donne dal burqa, è un esempio di come la liberazione dei
soggetti sociali deboli NON sia un obbiettivo dell'occidente in guerra.

Il Vaticano quindi ha scatenato uno scontro di civiltà che viene
combattuto sui corpi delle donne e in generale di tutte le soggettività
non conformi e autodeterminate. Il Vaticano conduce, attraverso i media,
una guerra in molti altri paesi, oltre che in Italia, restaurando un
clima da crociata; questa guerra mediatica in alcune parti del mondo
utilizza il tema del riconoscimento delle unioni fra persone dello
stesso sesso, in altre del diritto all'aborto, mantenendo sempre il
confronto con il diverso bloccato sui territori nazionali, ed isolando
le lotte civili da quelle sociali. Combattere per l'autodeterminazione
dei propri corpi (per i diritti civili) e/o dei propri territori (contro
le basi USA in Italia) diventa quindi più che mai parte della stessa
lotta.

L'economia vaticana è mantenuta da un sistema bancario che basa il
proprio successo sulla mobilizzazione di capitali volatili e sulla
costituzione di reti economiche in paradisi fiscali. La struttura
economica vaticana ha la versatilità - e il segreto bancario - per
competere con i sistemi bancari più moderni. Mentre l'economia di
guerra, ormai in mano a multinazionali, si basa anche sull'esistenza di
questi sistemi off-shore, il Vaticano ha la struttura bancaria per
supportarla e goderne i frutti. Non sarebbe la prima volta: è stato
dimostrato che le gerarchie ecclesiastiche erano colluse con le più
sanguinarie dittature latino-americane.

Facciamo Breccia aderisce quindi alla manifestazione NOBUSH NOWAR del 9
di giugno , con l'obbiettivo di sviscerare il legame indissolubile fra
la richiesta di una politica di pace, i diritti civili e sociali dei
popoli, e la teocrazia imperante nei sistemi di potere, fra i quali
impera il legame fra la teocrazia medioval-razionalista transtiberina e
quella imperialista della politica guerrafondaia di Bush. Una politica
governativa che non si libera dall'asservimento rispetto a queste
teocrazie non è in grado di liberare dalle oppressioni i singoli e le
soggettività autodeterminate, e riporta pertanto l'Italia
nell'oscurantismo contro il quale scenderà in piazza il Pride del 16
giugno, al quale invitiamo tutte le realtà contrarie alla guerra e al
neoliberismo.

NESSUN DOGMA - Contro tutte le Teocrazie

Coordinamento Facciamo Breccia