Verso il 9 giugno.Il No Bush No War Day scalda i motori




Verso il 9 giugno.

Il No Bush No War Day scalda i motori

Comunicato stampa


A una settimana dalla manifestazione nazionale del 9 giugno, crescono in
tutta Italia le spinte alla partecipazione. Un segnale importante nonostante
gli allarmismi strumentali messi in campo dal Ministro degli Interni Amato e
dagli apparati di sicurezza intorno alla visita di Bush e alle
manifestazioni che ne contesteranno la presenza in Italia. Intendiamo
denunciare con forza il ripetersi sistematico da un anno a questa parte
della criminalizzazione delle manifestazioni, tentativi che cercano di
creare artatamente un clima di allarme sistematicamente smentito dai fatti
(vedi le manifestazioni di Vicenza e Novara).

E’ inquietante che si cerchi di schiacciare la giornata di mobilitazione del
9 giugno nella logica dei buoni in una piazza e dei cattivi nel corteo. Ci
saranno due manifestazioni perché agisce una contraddizione tra due
piattaforme diverse tra loro rispetto alla visita di Bush, al ruolo degli
Stati Uniti e
alle responsabilità del governo italiano nella guerra permanente,
responsabilità
che in questi mesi sono state condivise dai partiti di governo su scelte
decisive come la missione militare in Afghanistan, la base Usa a Vicenza,
l’incremento
delle spese militari, l’adesione in segreto dell’Italia allo Scudo
missilistico USA, l’assemblaggio in Italia dei caccia F 35 statunitensi.

Questa divaricazione di contenuti è stata esplicitata dall’appello di
convocazione della manifestazione del 9 giugno dei movimenti No War, una
manifestazione pacifica, di massa e determinata, che partirà da Piazza della
Repubblica per concludersi in Piazza Navona e dallo striscione che aprirà la
manifestazione “NoBush-No War-No alla politica di guerra del governo Prodi”.

Quella del 9 giugno è la manifestazione dei movimenti contro la guerra che
in questi anni si sono battuti contro l’intero sistema di guerra e non solo
contro Bush.

Segnaliamo con forza la volontà di depotenziare e impedire con ogni mezzo la
partecipazione di migliaia di persone nelle manifestazioni autorganizzate,
sia attraverso allarmismi infondati da parte del ministero dell’interno, sia
attraverso la decisione perentoria di Trenitalia di respingere ogni proposta
di tariffe accessibili per l’uso delle Ferrovie dello Stato, tesa a
consentire la
partecipazione popolare e giovanile a eventi politici di massa che non
abbiano l’ipoteca degli apparati di partiti e sindacati.

E’ decisamente singolare che tale atteggiamento di chiusura si stia
manifestando in questi mesi e non si fosse manifestato durante il governo
precedente.

Per questo motivo lanciamo invece un appello alla massima partecipazione e a
raggiungere Roma il 9 giugno con ogni mezzo. Diamo appuntamento, a tutte e
a tutti coloro che non saranno in condizione di utilizzare altri mezzi, alle
stazioni ferroviarie delle principali città e snodi ferroviari tra la sera
di venerdi
8 giugno e la mattina di sabato 9 giugno per poter raggiungere sabato il
concentramento
di Piazza della Repubblica.

Intendiamo con questo ribadire che il diritto all’agibilità politica e a
manifestare non attiene solo alla piazza e al percorso della manifestazione
ma comincia
già dalle città di partenza.

A tale scopo il comitato promotore della manifestazione del 9 giugno convoca
martedì 5 giugno alle ore 12.00 una conferenza stampa alla Stazione Termini
e invita tutte le realtà, attivatesi nelle varie città per la
manifestazione, a prendere la medesima iniziativa nella stessa giornata.

Alla conferenza stampa un esponente del comitato promotore e un esponente
del presidio permanente No Dal Molin di Vicenza illustreranno i contenuti e
le caratteristiche della manifestazione ai giornalisti. Nella stessa
occasione verrà fornito il quadro aggiornato delle adesioni pervenute (più
di duecento da tutto il paese). Nei prossimi giorni sia a Roma che in altre
città ci saranno iniziative di informazione per preparare la manifestazione
del 9 giugno e per sintonizzarsi con le manifestazioni in corso a Rostock
contro il vertice del G 8.

Comitato 9 giugno
info: <>9giugnonobush at libero.it