Fw: Carovana contro la guerra a Napoli
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- Date: Fri, 25 May 2007 16:50:55 +0200
Di seguito il testo unitario delle realtà di
movimento impegnate contro al guerra per la tappa napoletana della carovana
contro la guerra e il militarismo
Sabato 26
alle 18 nel piazzale antistante la stazione marittima presidio PERCHE’ UNA CAROVANA CONTRO
Perché una carovana? Perché oggi
siamo in guerra e la guerra ci rende tutti quanti complici dell’oppressione che
tramite essa si esercita. Perché essa annienta la vita di intere popolazioni,
calpesta i diritti e rende sorde e mute le nostre menti. Oggi più che mai c’è
bisogno di far sentire un grande grido di massa per protestare contro il
militarismo e le aggressioni di guerra da parte dei più potenti paesi
occidentali verso tanti popoli delle periferie del mondo. Questi popoli vengono aggrediti
economicamente, sfruttati, rapinati delle materie prime, ed infine se non
accettano di piegarsi alle logiche dei paesi imperiali subiscono invasioni
militari che seminano distruzione e morte di massa con una politica
terroristica. Molti pensavano che con il cambio
di Governo, il nostro paese potesse intraprendere un'altra strada, quella della
pace, del ripudio della guerra, del disarmo e della ridiscussione della presenza
delle basi militari USA e NATO nel nostro paese. Invece questo governo ha
dimostrato di essere in piana continuità con quello che lo ha preceduto e ben
contento di partecipare alla “guerra infinita” . L’Italia è presente in ben 24
missioni militari in giro per il mondo con il chiaro intento di difendere gli
interessi dei grandi capitali nazionali a cominciare
dall’Eni. Ogni giorno spendiamo più di un
milione di euro per la guerra in Afghanistan. La finanziaria di quest'anno ha
stanziato 22 miliardi di euro per la Difesa. Un aumento del 12% rispetto alla
ultima finanziaria del governo Berlusconi. Siamo al settimo posto al mondo per
le spese militari. Nella finanziaria di questo anno
l'articolo 113 istituisce "un fondo per le esigenze di investimento della
difesa" cioè per la ricerca militare. Si tratta per i prossimi tre anni
di qualcosa come quattro miliardi e mezzo di euro. Il sottosegretario alla
difesa, On. Forcieri, ha firmato a Washington lo scorso febbraio il protocollo
di intesa su produzione e sviluppo del caccia F-35 (Joint Strike Fighter). Se ne
costruiranno a Cameri (Novara) oltre 4.500 esemplari al prezzo di 45 milioni di
euro cadauno. Per questo progetto l"Italia dovrà stanziare subito un miliardo di
euro. La decisione assai grave di costruire un’ altra base USA a Vicenza
(aeroporto Dal Molin) presa da governo Prodi contro la forte opposizione della
popolazione vicentina e della maggioranza della popolazione italiana. Il
rafforzamento delle basi militari americane e Nato, soprattutto nel Sud Italia,
che diventa la nuova frontiera della cosiddetta guerra al terrorismo. La base di
Sigonella (Sicilia) è in procinto di essere triplicata, mentre Napoli diventa la
nuova sede del Supremo Comando navale americano di pronto intervento che
giocherà tramite il "Comando dell'Africa" (Afri-Com) un ruolo notevole per il
controllo americano del continente nero. Lo scorso febbraio è stato firmato un memorandum di accordo quadro per fare
entrare il nostro paese sotto l'ombrello dello "Scudo" antimissile
destinato a rendere ancora più aggressiva e potente la coalizione di cui
l’Italia fa parte. Secondo il rapporto de governo
presentato in parlamento lo scorso marzo, l'Italia ha venduto armi per un valore
di oltre 2,19 miliardi di euro con un aumento di vendite del 61% rispetto
all'anno precedente. Senza contare il commercio illegale attuato attraverso la
criminalità che fa il lavoro sporco per conto dei grandi produttori di armi.
Grossi affari per le banche armate, ma soprattutto per il suo governo che è il
maggior azionista delle fabbriche di armi italiane. La Carovana, divisa in tre
percorsi sta attraversando tutta l’Italia e si concluderà il 2 giugno a Roma per
contestare la sfilata delle truppe e degli armamenti. Essa è un’occasione per
far sentire la propria voce contro la guerra e il militarismo, per provare a
costruire anche a Napoli una stabile iniziativa contro la presenza di basi
militari, contro la presenza di navi a propulsione e dotate di armamenti atomici
che attraccano nel porto con gravi rischi per la popolazione, contro le
produzioni militari estremamente diffuse anche nella nostra regione. Ma essa è
anche l’occasione per preparare la manifestazione del 9 giugno a Roma in
occasione della visita di Bush invitato espressamente dal suo alleato Prodi allo
scopo di concordare e contrattare ulteriori passaggi della strategia di guerra
permanente. L’appuntamento
per la partenza per Roma è alle ore 9,30 del 9 giugno alla Stazione Centrale
FS Area
Antagonista Campana, Alex Zanotelli, Attac, Ass. Casa dei Diritti Sociali di
Caserta Cobas, CSOA Officina 99, Laboratorio Occupato Insurgenzia, Laboratorio
Occupato Ska, Precari Autorganizzati RdB, RdB/Cub, Red Link, Rete Lilliput,
Sinistra Critica, Per contatti:
comitatonowarna@tiscali |
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