No g8



Achtung no-global!
fermare il g8 è possibile!


Network delle comunità in movimento.....verso Rostock! - carovana stop-g8

5 giugno // partenza pullman da Bologna
partecipazione  ai blocchi e alle azioni del 6 - 7 - 8 giugno
9 giugno // rientro a Bologna 

Il costo del viaggio è di 50 euro a/r. e' fondamentale che quanto prima i
compagni e le compagne interessate a partecipare mandino una mail ad
<http://wpop12.libero.it/cgi-bin/webmail.cgi?Act_V_Compo=1&mailto=andrea.campasso at gmail.com&ID=IFNhzZTAWt3ocKe43Zo9Sj2qDT4hO7oiiJoEO5VLDBW_thKoSJ&R_Folder=aW5ib3g=&msgID=36820&Body=0>andrea.campasso at gmail.com
oppure per maggiori info telefonino al 3346065556.
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Questa mattina circa 300 attivisti hanno manifestato presso l'Ipercoop di
Afragola per denunciare la deriva repressiva verso molti esponenti dei
movimenti sociali napoletani.
Il 5 giugno infatti la IV sezione del tribunale di Napoli emetterà sentenza
di primo grado a carico di 8 attivisti dei "Comitati per la IV settimana"
che nel 2004 realizzarono un presidio contro il carovita con 200 precari
dentro l'ipercoop di Afragola. L'iniziativa si icriveva in una campagna
pubblica nazionale contro il carovita e per il diritto al
reddito, che coinvolse, in decine di iniziative, i sindacati di base, i
centri sociali, i collettivi e i movimenti dei disoccupati, dei precari e
delle precarie.
Il presidio si concluse con la messa a disposizione volontaria, da parte
della direzione aziendale, di pasta e pelati (!) distribuiti gratuitamente
agli stessi clienti del supermercato. Il valore della merce, calcolato
dalla stessa azienda, è di circa 350
euri... L'iniziativa nacque spontaneamente dalla dirigenza aziendale per
venire incontro ad una protesta che evidentemente si riteneva nuocesse
all'immagine dell'Ipercoop. Pochi mesi dopo, infatti, la stessa direzione
dell'Ipercoop accettò di
intavolare con i Comitati per la Quarta Settimana una contrattazione che
definì e rese fruibile un elenco di prodotti di vario genere a prezzi
calmierati. (In allegato i manifesti della stessa Ipercoop che furono
affissi anche un anno dopo all'interno del supermercato). Per questa
iniziativa chiaramente simbolica e assolutamente pacifica nel suo
svolgimento, il pubblico ministero ha ipotizzato il reato di "estorsione
aggravata dal numero di persone" ed ha chiesto 6 anni per 3 attivisti rei
di essere gia stati condannati per reati legati ad altre  iniziative
sociali e 3 anni e 6 mesi per gli altri !!! Così come nel Processo per
un'altra protesta contro il carovita, attuata
il 6 novembre 2004 a Roma, sconcerta l'assoluta sproporzione e la gratuità
del reato ipotizzato e delle pene previste rispetto alle caratteristiche
concrete delle azioni messe in campo. Se arrivasse una sentenza di condanna
creerebbe un precedente assolutamente inquietante nei confronti delle lotte
sociali, equiparandole ai fenomeni di criminalità economica! Si
delineerebbe così un atteggiamento di rivalsa
falsamente giustizialistra e concretamente repressiva nei confronti dei
movimenti che in questi anni hanno animato la vita democratica del paese
facendo emergere istanze sociali e nuove forme di rappresentanza.
R.A.P. rete per l'autorganizzazione popolare


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