R: Re: [pace] Lidia Menapace su afghanistan



Peyretti, ma per favore .... Ci prendi per coglioni?
Fulgenzio Bocca

----Messaggio originale----
Da: e.pey at libero.it
Data: 18-mag-2007 11.07 
AM
A: <pace at peacelink.it>, "Della corte Lorenzo"<l_coortis at yahoo.it>
Ogg: Re: [pace] Lidia Menapace su afghanistan

Quella che leggo non è 
una critica politica, ma un'offesa in mancanza di argomenti.
Vedi 
allegato
Enrico Peyretti

  ----- Original Message ----- 
  From: 
Lorenzo Dellacorte 
  To: pace at peacelink.it 
  Sent: Friday, May 18, 
2007 8:47 AM
  Subject: Re: [pace] Lidia Menapace su afghanistan


  E' 
comprensibilissimo, prima viene la busta paga, ovvero l'"ambiente" che 
ti consente di conseguire un modo di vita accettato, poi parole in 
libera uscita, consonanti, vocali, punteggiatura ricomposte 
opportunamente per imbrogliare i polli! 



  ----- Messaggio originale 
-----
  Da: Help To Change <info at helptochange.org>
  A: pace@peacelink.
it
  Inviato: Giovedì 17 maggio 2007, 17:21:18
  Oggetto: Re: [pace] 
Lidia Menapace su afghanistan


  Non riesco proprio a comprendere la 
posizione di Lidia Menapace e Martone. Prima si vota per l'intervento 
in Afghanistan e poi ci si meraviglia delle conseguenze.
  Credo che un 
atteggiamento credibile e coerente sarebbe stato quello di non votare 
in Senato!
   
  Vito Correddu



  Il 16/05/07, Enrico Peyretti <e.
pey at libero.it> ha scritto: 
    Afghanistan: regole d'ingaggio e 
"difesa attiva" 

    di Lidia Menapace

    16 maggio 2007 
    
Insieme a Martone, nella nostra qualità di capigruppo di Prc 
rispettivamente nella Commissione Esteri  e Difesa del Senato ho 
firmato una dichiarazione molto critica verso la posizione del Governo 
sulla fase di "difesa attiva" corredata di mezzi  e uomini avviata in  
Afghanistan. Riconfermo che  le dichiarazioni del  ministro mi hanno 
lasciata preoccupatissima. Sono certa che le  misure prese non 
diminuiscono i rischi dei nostri soldati, ma li aumentano, perchè 
infrangono il nostro modo di stare in un paese occupato senza 
inimicarsi  la popolazione e fanno credere o pensare o danno ragione a 
chi sostiene che siamo arresi al comando Usa o  Nato senza alcuna 
possibilità o capacità di contrattare. L'unilateralismo statunitense 
non è per niente scalfito. 

      Se lì dove siamo stanziati gli USA 
bombardano la popolazione  civile e chiedono aumenti di presenza 
miitare italiana e la ottengono,  come pensare che i Talebani non ne 
approfittino facilmente per convincere la popolazione  che non ci si 
può fidare  di noi? E come pensare che possano  credere in una 
conferenza di pace? Questa sciagurata proposta minaccia tutta la 
politica estera del governo e non diminuisce i rischi di chi sta in 
Afghanistan.  

      A questo punto propongo che rinegoziamo col 
governo la  nostra posizione, sulla base di precisi riferimenti 
costituzionali e non su indivdualistiche e soggettive e discutibili  
questioni di "coscienza". Qui è in atto una precisa  iniziativa Usa e  
Nato di trascinarci  in una impresa  di risoluzione di una controversia 
internazionale con la guerra, il che ci è formalmente  interdetto  
dalla seconda parte del  primo comma, art.11 Cost. Il ministro può dire 
fino a domani che la natura della nostra missione non muta, ma non 
risulta  credibile per niente al mondo.   
    ************



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Non Osiamo Perché Le Cose Sono Difficili; Le Cose Sono Difficili Perché 
Non Osiamo. - Seneca



  
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