Carovana contro la guerra, per la pace e il disarmo



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Il 19 la «Carovana contro la guerra»

Partirà il 19 maggio la «Carovana contro la guerra», presentata ieri mattina a Roma dalle reti dell'assemblea del 15 aprile 2007 di Bologna. La Carovana si articolerà da tre direttrici (dal Nord ovest, dal Nord Est, dal Sud) per confluire il 2 giugno a Roma. Non ci saranno solo marce, ma anche azioni dirette di protesta. E i promotori presentano in Parlamento due proposte di legge, una, in 13 articoli, per la «smilitarizzazione dei territori, contro gli automatismi dei trattati internazionali e per la desecretazione degli accordi», e un'altra in soli 2 articoli per dichiarare l'Italia «zona libera da armi nucleari». Obiettivo, sensibilizzare contro la guerra, di fronte alle omertà di governo, come accade per l'Afghanistan. Cinque i punti della piattaforma: rimozione dal territorio italiano di tutti gli ordigni nucleari e delle armi di distruzione di massa; dissociazione e disobbedienza da ogni compromissione con l'apparato atomico; opposizione ad ogni coinvolgimento dell'Italia nella guerra globale e ritiro delle truppe da tutti i fronti bellici; chiusura, smantellamento, bonifica e riconversione a scopo esclusivamente civile delle basi militari Usa e Nato; obiezione alle spese militari finalizzata a un modello di difesa alternativo e alla costituzione di Corpi Civili di Pace; affermare i valori di pace dell'art. 11 della Costituzione italiana che ripudia la guerra. Inoltre la Carovana «assume» la Petizione Popolare contro l'accordo Italia-Usa, che prevede un nuovo «scudo antimissilistico» sui nostri territori stimolando comitati locali per la raccolta delle firme.
La Carovana, che fa propria la protesta che si prepara per l'arrivo di Bush in Italia, giungerà a Roma entro il 2 giugno, giornata delle parate militariste. «Nei luoghi teatro di conflitto - dicono gli organizzatori - vogliamo Ambasciate di Pace riconosciute dalla popolazione, non «democrazia» e «sviluppo» a suon di bombe contro la popolazione.
Aderiscono, Attac Italia, Rete Lilliput, Casa della Pace di Roma, Movimento No Dal Molin, Ordine Francescano secolare, Ass. Sinistra Critica, Lega Disarmo unilaterale, Partito umanista, Comitato pace disarmo e smilitarizzazione della Campania, Conf. Cobas, Lega obiettori di coscienza e molti, molti altri. Promuovono, il Coordinamento «Fermiamo chi scherza col fuoco atomico», locosm at tin.it (cell. 349-5211837), la Rete nazionale Disarmiamoli, info at disarmiamoli.org (cell. 338-1028120), l'Assemblea di «Semprecontrolaguerra», semprecontrolaguerra at tiscali.it (cell.328-0339384).