Re:[pace] G8: ministero degli interni condannato



Liberazione ne ha parlato, nella parte alta di una pagina; brevi articolo non firmati, quindi penso risalgano alla direzione. Adesso non so il giorno, perchè vi rispondo dal lavoro.
Ciao.
Giovanni






> GENOVA G8, IL MINISTERO CONDANNATO
> 
> La notizia, ignorata da tutte le testate nazionali, è che il ministero
> dlel'Interno è stato condannato a pagare un risarcimento a una dottoressa
> triestina, Marina Spaccini, che durante il G8 di Genova del 2001 fu pestata
> per strada senza alcun motivo da un gruppo di poliziotti, nell'ambito di
> una delle cariche indiscriminate che furono realizzate dalle forse
> dell'ordine. Come si legge nell'articolo, uscito sull'edizione genovese de
> La Repubblica (che ha reputato evidentemente la notizia poco interessante
> per le pagine nazionali e quindi per i lettori al di fuori della Liguria),
> il magistrato ha precisato che non si trattò di eccessi individuali di
> quetso o quel poliziotto, al di fuori delle consegne ricevute, ma di azioni
> deliberate e preordinate, per quanto del tutto estranee al modo d'agire che
> dovrebbe essere proprio di strutture che agiscono nell'ambito della
> legalità costituzionale..
> 
> E' una sentenza importante, perché 'certifica', per quanto solo
> relativamente a un episodio, ciò che con grande fatica in molti stiamo
> cercando di far sapere al paese, e cioè che a Genova furono violate
> ripetutamente, e sistematicamente, dalle forze dell'ordine i principi
> cardine della convivenza democratica. Il paese non lo sa, perché ubriacato
> dalla visione di comodo offerta da quasi tutti i media e ben volentieri
> accettata dal ceto politico, oltre che dalle stesse forze dell'ordine.
> Secondo questa visione a Genova si ebbe una sorta di rivolta di gruppi
> estremisti e le forze dlel'ordine, sotto attacco, furono costrette a
> reagire: solo  in qualche caso isolato ci sarebbero stati degli eccessi.
> Questa sentenza potrebbe fare aprire gli occhi a qualcuno (ammesso che uno
> arrivi a saperlo)
> 
> 
> Prima condanna per le violenze delle forze dell´ordine contro i
> manifestanti: "Non furono iniziative isolate"
> 
> 
> G8, condannato il Ministero
> 
> Missionaria picchiata, risarciti invalidità e danni morali
> 
> "Ho solo ottenuto quello che attendevo da 6 anni: giustizia"
> MASSIMO CALANDRI
> 
> LA PRIMA condanna nei confronti del Ministero dell´Interno per le illecite
> e gratuite violenze dei suoi poliziotti è arrivata nei giorni scorsi, e
> cioè circa sei anni dopo la vergogna del G8 genovese. Ma le parole con cui
> il giudice istruttore Angela Latella ha motivato la sua decisione
> rinfrescano la memoria. Ricordando a tutti che quelle cariche sanguinarie,
> quelle teste rotte a manganellate, quei lacrimogeni sparati contro le
> persone inermi, non erano frutto dell´iniziativa isolata o dell´autonomo
> eccesso di qualche agente. Facevano invece parte di un più ampio disegno -
> così come le menzogne raccontate più tardi per coprire le nefandezze - ,
> che rappresenta una delle pagine più buie nella storia della Polizia di
> Stato.
> Il tribunale del capoluogo ligure ha dato ragione a Marina Spaccini,
> pediatra cinquantenne di origine triestina, pacifista che per quattro anni
> ha lavorato in due ospedali missionari del Kenia. Alle due del pomeriggio
> del 20 luglio, era il 2001, venne pestata a sangue in via Assarotti.
> Partecipava alla manifestazione della Rete Lilliput, era tra quelli che
> alzava in alto le mani dipinte di bianco urlando: "Non violenza!". Gli
> agenti e i loro capi avrebbero poi raccontato che stavano dando la caccia
> ad un gruppo di Black Bloc, che c´era una gran confusione e qualcuno tirava
> contro di loro le molotov, che non era possibile distinguere tra "buoni" e
> "cattivi": bugie smascherate nel corso del processo, come sottolineato dal
> giudice. I cattivi c´erano per davvero, ed erano i poliziotti che a
> bastonate aprirono una vasta ferita sulla fronte della pediatra triestina.
> Dal momento che quegli agenti, come in buona parte degli episodi legati al
> vertice, non sono stati identificati, Angela Latella ha deciso di
> condannare il Ministero dell´Interno. La cifra che verrà pagata a Marina
> Spaccini non è certo clamorosa - cinquemila euro tra invalidità, danni
> morali ed esistenziali - , ma il punto è evidentemente un altro.
> «Se risulta chiaramente che la Spaccini sia stata oggetto di un atto di
> violenza da parte di un appartenente alle forze di polizia - scrive il
> giudice - , non si può neppure porre in dubbio che non si sia trattato né
> di un´iniziativa isolata, di un qualche autonomo eccesso da parte di
> qualche agente, né di un fatale inconveniente durante una legittima
> operazione di polizia volta e riportare l´ordine pubblico gravemente messo
> in pericolo». Perché l´intervento della polizia non fu «legittimo», è ormai
> abbastanza chiaro. Lo hanno confermato i testimoni e in un certo senso gli
> stessi poliziotti e funzionari, con le loro contraddizioni: «Gli aggressori
> erano diverse decine; l´ordine era di caricarli, disperderli ed
> arrestarli», hanno detto, interrogati. Ma poi risulta che furono arrestati
> solo due ragazzi (non feriti), la cui posizione fu in seguito peraltro
> archiviata.
> La pacifista era assistita dagli avvocati Alessandra Ballerini e Marco
> Vano. Il giudice ha sottolineato come fotografie e filmati portati in aula
> «siano stati illuminanti»: «Si vedono ammanettare persone vestite
> normalmente; più poliziotti colpire con i manganelli una persona a terra,
> inerme. La stessa Spaccini è una persona di cinquant´anni, di cui
> giustamente si sottolinea l´aspetto mite». E poi, le testimonianze come
> quella di una signora settantenne che parla di una «manifestazione
> assolutamente pacifica e allegra» e di aver quindi visto agenti «bastonare
> ferocemente persone con le mani alzate ed inermi come lei». Marina Spaccini
> ha accolto il giudizio con un sorriso: «Era semplicemente quello che
> attendevo da sei anni. Giustizia».
> 
> Lavoro-Repubblica (edizione genovese di la Repubblica)
> 
> __________________________
> L'autoritarismo ha bisogno
> di obbedienza,
> la democrazia di
> DISOBBEDIENZA
> 
> 
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