Re: [pace] Appello delle bandiere



In data 3/5/2007, "tiziano cardosi" <tcardosi at indire.it> ha scritto:

>Abito a Firenze e vi confesso le mie perplessità sulle dichiarazioni che 
>si sbracciano a tessere le lodi di don Milani da parte del sindaco di 
>Firenze e del presidente della Regione Toscana. Credo che se il prete 
>esiliato a Barbiana fosse vivo direbbero altre cose; perché la loro 
>politica dice altre cose, molto diverse.
>Ma, come fu fatto a suo tempo con Francesco d'Assisi, è semplice mettere 
>sugli altari un personaggio scomodo per "disinnescarlo".
>Rileggiamo le lettere ad una professoressa e ai cappellani militari: 
>sembrano venire da un altro pianeta, ma hanno da dirci molto, forse più 
>di quando furono scritte. Specialmente ora che le bandiere arcobaleno si 
>stanno trasformando in bandiere pericolosamente tricolori.
>Un saluto triste.
>TC


Caro Tiziano, le tue riflessioni mi fanno muovere i tasti di questo pc,
questo trasmutamento di forma e sostanza della bandiera arcobaleno in
tricolore, è una mutazione assai diffusa, come dopo il letargo i
serpenti abbandonano la loro pelle e continuano a camminare. Parlo con
te e come sempre a tutti, avverto anch'io una grande tristezza. Le
ultime feste del popolo italiano sono diventate occasione di anatemi e
blateramenti laici prudenti più che mai. Non c'è un giorno che passa e
che passo, che mi ritrovo a scontrarmi, non incontrarmi leggi bene, con
muri di gomma e indifferenza.
Con polemiche diventate sempre più acide e vendicative, con paure di
"passare" anche gli interventi più moderati e non parlo di questa
mailinglist, o almeno non solo, parlo di appuntamenti ed inviti, mezzi
disertati, dove si arranca e ci si conta, dove non si sa da dove
cominciare tanto grande è il disastro, culturale e di relazione.
Ci si controlla, si denigra chi sbaglia per primo, non si risponde, si
spera, ci si stringe intorno a un'idea o a un progetto, senza dare
spazio ad altro, ci si apre a grandi progetti, senza avviarne neanche
uno piccolo.
Oggi Don Milani, Gramsci e Don Tonino Bello, tanto per ricordare gli
anniversari: grandi illuminati che sembrano non accendere più nessuna
passione.
Parole...tutto e il contrario di tutto, senza regola e misura, senza buon
senso.
Ci si indigna e sarebbe poco, ci si accorpa e tutto finisce in un
appello...
Non vivo in rete, vivo in un paese dove date le dimensioni ci si dovrebbe
aspettare la facilità della comunicazione. Ecco allora che la politica,
la regola diventa "favore" anche se hai chiesto regole e politica.
Fatiche sfibranti solo per venire a capo di una pratica, una richiesta,
per essere in regola, per capire cosa mangiare, bere, dove sostare,
quando pagare...se mi sposto in città dove ho tanto vissuto, c'è
l'alibi almeno delle grandi distanze, come in internet che tutto
avvicina e tutto allontana, dalla realtà. Perdona il mio sfogo ma i tuoi
saluti tristi mi hanno evocato una grande stanchezza, fisica e mentale e
un paesaggio umano dei peggiori visti negli ultimi anni, non è paura è
oppressione, magari passerà...
Doriana