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TOC, TOC: l'Avvenire già presente
- Subject: TOC, TOC: l'Avvenire già presente
- From: "Doriana Goracci" <doriana at inventati.org>
- Date: Wed, 02 May 2007 21:20:26 +0000
- Bounce-to: "Doriana Goracci" <doriana at inventati.org>
Mi ritrovo tra le mani una copia dell'Avvenire del 29 aprile 2007, oggi 2 maggio non sono usciti i giornali, si legge di tutto, sopratutto se si viaggia e allora ecco che ti trovo abbandonato da una parte, l'editoriale di tal Dino Boffo che riporta l'accorata lettera di un 29enne con vocazione a quanto pare negata e ostacolata anche dalla famiglia. E' un pretesto, uno degli innumerevoli-incessanti pretesti non per bussare al cuore-porta dei fedeli e degli infedeli, ma per irrompere quotidianamente nella nostra esistenza, già duramente provata dalle tragiche notizie giornaliere che ci passano i media. Ieri primo maggio, pioveva a tratti anche intensamente nell'alto Lazio, con nipoti e figli ci siamo fatti una gran mangiata in casa di fave pecorino e musica, mai come ieri a sperare nella clemenza del tempo per quei 400.000 che erano a San Giovanni, i non lavoratori, i lavoratori studenti, i fuori sede, i fuori concorso, i fuori di testa...abbiamo preso come una pioggia benefica e rinfrescante le parole forse non concordate ed impreviste di Andrea Rivera, niente di troppo cattivo, niente che tutti non hanno già pensato e sostenuto, ma confortava sentirlo dire, lì il primo maggio, da un tendone dove i sindacalisti erano in un angoletto per varie prudenti ragioni... Apprendo oggi che i potenti della chiesa, i loro servitori, i potenti del governo, i loro servitori, stigmatizzano le parole di uno di noi, visto e sentito è vero da tanti, un liberatore post 25 aprile...Dissenso? Censura!Libertà d'espressione? Repressione! Torno da dove ero partita, l'editoriale dell'Avvenire: così conclude. "Lasciate che Dio compia i suoi miracoli, inattesi e sorprendenti. Che squarci come una saetta anche il sereno cielo d'estate. Se egli c'è-e noi crediamo che ci sia, e riteniamo altresì che l'ipotesi della sua esistenza sia la più razionale e convincente- se c'è, egli non può non chiamare. Anzi, è il -Sempre-Chiamante. Tappargli la bocca nella vita dei nostri figli, è una doppia inaudita violenza. Toc, toc: a bussare è un popolo intero." L'inaudita violenza per me di questo editoriale, condito da uno stile marinettiano, mi ha colpita. Non sono solita leggere giornali "d'impegno cattolico", sono completamente nauseata da questa invasione e arrogante supponenza nella vita tutta del cittadino, da questa ricerca costante del terrorista e del violento, in un infimo gioco di specchi riflessi. Il limbo è stato abolito, ma rimane l'inferno per quel popolo di poveri diavoli, di sempre chiamanti senza maiuscole, che continuano a fare toc-toc alla porta dei potenti a chiedere pietà e pane e giustizia e lavoro. Stanno giocando davvero con il fuoco lorsignori, maestri nel tappare le bocche con scomuniche e censure, invettive e scenari d'apocalisse, dominatori in nome di un signore, che non hanno mai conosciuto e sopratutto mai voluto incontrare. Il grande Ribelle li avrebbe cacciati, senza fare toc-toc, fosse costato pure la morte. Doriana Goracci 2-5-2007
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