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Di chi è questo governo?
- Subject: Di chi è questo governo?
- From: "Doriana Goracci" <doriana at inventati.org>
- Date: Mon, 23 Apr 2007 07:24:12 +0000
- Bounce-to: "Doriana Goracci" <doriana at inventati.org>
Di chi è questo governo? Gideon Lévy - Haaretz, 15 aprile 2007 www.haaretz.co.il/hasite/spages/848451.html Bisognerebbe chiamare in aiuto il Consiglio dei Consumatori perché la frode è enorme. Nella marea di ladri, truffatori, imbroglioni che ci circonda, questa è l’inganno più grande di tutti. La maggioranza dei cittadini israeliani ha votato per un governo di centro, forse anche un pochino più a sinistra, e ha ottenuto uno dei governi più di estrema destra della storia d'Israele. Abbiamo votato per Kadima, che prometteva la convergenza e la fine dell'occupazione; abbiamo votato per Ehud Olmert, il fianco sinistro di Ariel Sharon, il cui successo è dovuto (esclusivamente) al disimpegno; abbiamo votato per Shimon Peres, che promette sempre la pace; abbiamo votato per il partito Laburista i cui dirigenti come la ministra dell'educazione sono stati militanti di «Peace Now»; abbiamo votato per i Pensionati che non avevano un discorso di destra; abbiamo votato per il big bang che doveva annunciare una svolta pragmatica. E cos’abbiamo ottenuto? Tutto il mondo lo sa già, ma noi ancora non lo ammettiamo: un cupo governo di destra. I 28.000 partecipanti al sondaggio mondiale organizzato dalla BBC in 27 paesi hanno recentemente decretato che è l'Israele di Olmert che, con l'Iran di Mahmud Ahmadinejad, ha l'influenza negativa più grande sul mondo. Il governo attuale ne ha una responsabilità importante ma, che si abbia questa percezione di loro, lascia gli Israeliani indifferenti. In uno Stato dove si è pronti a perseguire penalmente un’agenzia di viaggi per un viaggio organizzato che non ha soddisfatto le nostre aspettative, la massa degli elettori vittime di un’enorme frode resta in silenzio. I coloni stabiliscono un nuovo avamposto illegale a Hebron: la maggioranza degli Israeliani non è interessata alla colonia più criminale di tutte, e che dice il loro governo? Al suo interno si delinea già un fronte che si oppone all'evacuazione. La Lega Araba tende la mano alla pace, il 52% degli Israeliani che ha sentito parlare dell'iniziativa saudita dice che può costituire una base per dei negoziati: che dice il loro governo? Assume un’aria scontrosa e lascia passare questa chance. Si delinea una speranza di liberazione di Gilad Shalit e di inizio di una nuova atmosfera con i Palestinesi, il 45% degli Israeliani è favorevole alla liberazione di prigionieri «dalle mani insanguinate», solo il 36% si oppone, e il loro governo? Rifiuta subito la proposta palestinese. La maggioranza degli Israeliani risponde ai sondaggi dicendosi favorevole alla creazione di uno Stato palestinese e favorevole all'evacuazione delle colonie. E che fa il loro governo per realizzare questa aspirazione del suo elettorato? Niente. Da molto tempo un fossato così profondo non era stato scavato tra le posizioni della popolazione e quelle del governo, un fossato qui falsa il senso della democrazia. Questo scarto raggiunge l’apice nel caso della casa a Hebron. All’interno di questo governo che ha fatto dell'evacuazione degli insediamenti il suo motto, siede più di un ministre che si oppone all'evacuazione di una casa abitata senza permesso. Una sola e unica casa. Chi vi si oppone? Solo Avigdor Lieberman? No. Il Primo ministro stesso, che si sarebbe già impegnato, secondo il deputato Effi Eitam, a non far evacuare la casa. Poi anche Roni Bar-On, del partito «moderato» Kadima, Eli Yishaï del partito Shass, e ancora Rafi Eitan del partito dei Pensionati. «Territorio israeliano»: è così che Eitan chiama il cuore della città palestinese da cui circa 20.000 abitanti sono già stati costretti a fuggire dal terrore dei coloni. Mai la posizione dei coloni era stata peggiore nell'opinione pubblica. Mai la loro posizione era stata migliore in seno al governo. Avevamo pensato che il disimpegno ci avrebbe liberato dai loro capricci, che loro stessi avevano dimostrato di essere solo delle tigri di carta, ed ecco che le loro manovre intimidatorie pesano di nuovo sul governo come nei loro giorni migliori. Di nuovo i Marzel provocano e di nuovo trionfano. Quanti Israeliani hanno mai visitato Hebron? Quanti di loro hanno visto con i loro occhi questo orrore? E vedete quanti di loro sono pronti a continuare a sopportare i misfatti dei coloni, a pagare per loro un prezzo così pesante – e a tacere. Non c’è protesta in Israele, e non di centro. Solo il radicalismo parla: i frammenti dell'estrema sinistra vanno ancora a manifestare, e i coloni continuano le loro estorsioni. Se la fonte del loro potere risiedeva una volta in un ampio sostegno pubblico, oggi risiede in un’apatia che abbraccia tutto. In una società sprofondata nel coma, essi possono continuare a intimidire Olmert, Bar-On e Eitan. Per un governo sprofondato nel coma, l'inazione spinge all'estremismo di destra. Ma ora il sospetto si sposta su di noi. Potrebbe essere che quando votiamo per il centro e la sinistra, noi vogliamo in realtà la destra? E’ forse questo che vogliamo veramente dire? Un governo di destra nazionalista. E forse tutto il resto, il discorso sedicente illuminato sulla fine dell'occupazione e l'evacuazione delle colonie, i diritti dell'uomo e uno Stato palestinese, non è altro che un gioco di prestigio, un modo di mentire a se stessi *pervenuto gentilmente tradotto dalla mailing list delle Donne in Nero
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