R: [pace] unire la sinistra!



sono d'accordo. Ma questocantiere non può essere promosso da coloro che 
finanziano la spedizione in Afghanistan ed accettano la costruzione dei 
muri a Bagdad per imprigionare la popolazione. Non parliamo poi della 
legge Biagi e del proposito di abolire quasi del tutto le pensioni 
nonchè di lasciare la scuola nelle mani di un baciapile come >Fioroni. 
Il cantiere pressuppone l'uscita dal governo liberista, tanto, con la 
benedizione di Napolitano, si farà prestlo il governo di coalizione.
 
Pietro

----Messaggio originale----
Da: conques at alice.it
Data: 22-apr-
2007 3.43 PM
A: "Pace - Peacelinkgroop"<pace at peacelink.it>
Ogg: [pace] 
unire la sinistra!

L'abbrivio repentino del Partito democratico - 
abbastanza inaspettato dopo anni di annunci mai seguiti dai fatti - ci 
riguarda tutti. Per la Sinistra italiana si apre una nuova fase. Una 
facile previsione: le potenzialità ed i rischi sono enormi. Sono 
abbastanza imprevedibili, invece, le ricadute concrete di questo 
terremoto sull'ampia area che si pone a sinistra del neonato Pd. 
Quell'area si amplierà ulteriormente con il passare dei mesi, specie in 
corrispondenza a quelle procedure che precedono la vera e propria 
fondazione del Pd. I lavori della costituente, le probabili (ma non 
certe) primarie per la scelta degli organi dirigenti, la fusione ed il 
varo del nuovo partito, è facile prevedere che saranno altrettanti 
punti di crisi sulla non facile strada che hanno di fronte Rutelli e 
Fassino.
Per questi e molti altri motivi, è una priorità assoluta il 
Cantiere della Sinistra - evocato e invocato da Rossana Rossanda sul 
Manifesto di ieri, e dall'ottimo editoriale di Ritanna Armeni su 
Liberazione di oggi. Forse, siamo già in ritardo. Come una reazione a 
catena, la nascita del Partito democratico sprigiona forze ed energie 
in tutte le direzioni. Nella direzione del suo consolidamento, 
indubbiamente, ma anche verso il "fuori", nelle direzioni molteplici 
del suo rifiuto, o delle sue delusioni. E non mi riferisco solo ai 
compagni diessini che seguiranno Fabio Mussi. Forze ed energie (ma 
anche recriminazioni) non facili da governare; a cui potrebbe seguire, 
purtroppo, un abbandono della politica, un ritorno a casa. La vera 
maledizione italiana.
Qui, nel Veneto, funziona da mesi un 
coordinamento delle politiche regionali attraverso la collaborazione 
dei consiglieri regionali Prc, Pdci e Verdi. Questo è un buon modello 
per il Cantiere della Sinistra. Ma non basta. L'appuntamento di giugno 
annunciato da Rifondazione - la presentazione della Sinistra europea il 
16 e 17 a Roma - dovrà diventare un'occasione offerta a tutta la 
Sinistra. Dovrà essere un vero cantiere. E nei cantieri si lavora, si 
collabora, ci si ascolta, ci si arrabbia, ma soprattutto si costruisce. 
Per costruire bene sono necessari, ovviamente, il confronto e la 
discussione. Ma, soprattutto, la generosità, la fiducia e il coraggio. 
Se necessario, si cambi nome e simbolo, si rinnovi la classe dirigente, 
ci s'inventi l'impensabile. Per la casa comune di tutta la sinistra, 
questo ed altro.
Diamo una chance alla Sinistra italiana! Facciamo 
volare gli aquiloni della speranza!

Lorenzo Mazzucato