Usa, i Veterani per la pace con Rossi e Turigliatto



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 Una bella lettera di sostegno a Turigliatto e Rossi inviata da una delle
"istituzioni" storiche della lotta alla guerra negli Stati Uniti: i
Veterani per la pace, coloro che dissero no alla guerra già al tempo del
Vietnam

Cari amici,

Recentemente abbiamo ricevuto notizie del voto nel Parlamento Italiano
riguardo la continuazione della partecipazione del paese all’occupazione
dell’Afghanistan, e della decisione di due deputati, Franco Turigliatto
e Ferdinando Rossi, di privare del loro appoggio il governo del
centro-sinistra in questo voto. Abbiamo inoltre sentito che la loro
azione non è stata approvata da molti all’interno del movimento contro
la guerra. Siamo venuti a conoscenza del fatto che, a causa della loro
decisione, sono stati considerati responsabili della quasi caduta del
governo, e che sono stati attaccati da molti che avevano preso parte
alle mobilitazioni contro la guerra negli ultimi tempi. Abbiamo, infine,
saputo che Franco Turigliatto è stato accusato dal proprio partito,
Rifondazione Comunista, di aver leso l’immagine dell’organizzazione, e
per questo allontanato, sostanzialmente espulso, dal partito stesso per
due anni.

In quanto veterani delle guerre che gli Stati Uniti hanno scatenato in
tutto il mondo da più di mezzo secolo, vogliamo esprimere la nostra
solidarietà a Franco Turigliatto e Ferdinando Rossi in opposizione alla
guerra in Afghanistan, e il nostro rammarico nei confronti di quanti nel
movimento contro la guerra non appoggiano a sufficienza quei pochi nel
Parlamento Italiano che hanno il coraggio di opporsi ad un governo
guerrafondaio.
Abbiamo provato in prima persona l’orrore della guerra e abbiamo tanta
esperienza di politici che si assicuravano che il miglior modo per
fermare la guerra fosse lasciare le decisioni importanti alle
discussioni nei luoghi istituzionali le quali, ci promettevano,
avrebbero, nei tempi dovuti, ottenuto dei risultati, illuminando i
guerrafondai. Abbiamo visto morire molti dei nostri compagni mentre
aspettavamo che i politici decidessero di riportare le truppe a casa.

Riteniamo che l’unico modo per fermare la guerra sia che la gente si alzi
in piedi e resista. Se questa resistenza inizia anche solo da uno o due
donne o uomini, isolati e coraggiosi, allora costoro meritano il nostro
sostegno. La guerra in Vietnam è stata fermata da una convergenza tra il
popolo vietmita che ha resistito, il movimento che ha manifestato nelle
piazze e noi soldati che abbiamo rifiutato di continuare a far parte
della macchina di guerra. Se fossimo rimasti fermi ad aspettare un
regalo da governi “progressisti”, ci troveremmo tuttora in quel paese, e
il suo popolo sarebbe ancora sotto occupazione militare statunitense.

Esprimiamo il nostro pieno sostegno e saluti calorosi a Franco
Turigliatto e Ferdinando Rossi

Micheal Uhl

A nome del Consiglio Direttivo dei Veterani per la Pace