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Re: Tg di regime
- Subject: Re: Tg di regime
- From: "Doriana Goracci" <doriana at inventati.org>
- Date: Thu, 12 Apr 2007 11:58:58 +0000
- Bounce-to: "Doriana Goracci" <doriana at inventati.org>
Mi unisco al vostro dissenso e aggiungo che ancora devo vedere ad un telegiornale il trattamento riservato a Guantanamo, o nelle carceri turche o israeliane. I detenuti bambini. Ieri ho anche sentito Napolitano sottolineare con fermezza che l'Italia non esporta democrazia (bene) ma contribuisce a missioni umanitarie e a temi come la giustizia e la sicurezza, aiuta a costruire la democrazia. Detta così...sentita con le mie orecchie e vista con gli occhi spalancati ha fatto anche la premessa che noi, gli italiani, non possiamo competere con le forze militari statunitensi... Ma facciamo quello che possiamo e come lo facciamo e come lo facciamo pagare ai cittadini. Anche le trasmissioni, uniche, come Report o W l'Italia, che denunciano e denunciano con intelligenza e documentazione diretta il letame in cui siamo immersi, e sono immerse l'informazione e la cultura, sembrano non scuotere e servire. EPPURE...ringrazio quindi te Davide e tutti quelli che continuano in quest'opera di informazione e resistenza e *facciamo circolare*. Doriana In data 12/4/2007, "Davide Bertok" <davide at bertok.it> ha scritto: > Tg di regime > >Il Tg1 ha mandato in onda durante l´edizione delle ore 20.00 - la più >seguita - del 10 aprile, un filmato in cui si vede un gruppo di talebani >uccidere Sayed Agha, l´autista del giornalista Mastrogiacomo. >Il direttore del Tg1 Riotta ha giustificato la messa in onda del filmato >con queste parole: "Vogliamo che l'opinione pubblica rifletta su come >si viva nelle zone dell'Afghanistan che sono ancora in mano ai >talebani e, soprattutto, sulle ragioni per cui le nostre truppe sono in >quel teatro di guerra". > >Critichiamo senza mezzi termini la direzione del Tg1, non per il fatto >di aver mandato in onda il video, ma per la motivazione che, secondo >la dichiarazione di Riotta, starebbe dietro la decisione di mandarlo in >onda. Il nostro dissenso si basa su diversi motivi. > >1) Molti italiani conoscono la condizione in cui vive l´Afghanistan. >Non c´era bisogno della messa in onda di quel video: il Tg1 non è >l´unica fonte di informazione. Su giornali, riviste, settimanali e >mensili, sono stati scritti fiumi di parole sull´Afghanistan. Ormai la >rete internet è usata da un numero sempre crescente di persone >proprio per ricevere informazioni - visto che quella televisiva è >sempre meno libera - e dove circolano numerosi video che riguardano >proprio l´Afghanistan. > >2) Il video trasmesso non rappresenta neanche lontanamente la vita >"nelle zone dell'Afghanistan che sono ancora in mano ai talebani". >Nel video si vedono solamente alcuni criminali, probabilmente >talebani, che tagliano la gola a Sayed Agha. Su cosa dovrebbero >riflettere gli italiani? Dando per scontato che i criminali fossero >veramente talebani, si può al massimo constatare la loro assurda >violenza. Ma da questa constatazione alla riflessione sulla vita in >quelle zone dell´Afghanistan c´è un abisso notevole. Potremmo >sospettare che c´è un tentativo di manipolazione dell´informazione? >Sì, possiamo sospettarlo. > >3) Ma l´ultima parte della dichiarazione di Riotta è quella che lascia >più sgomenti, e cioè che questo video dovrebbe far riflettere gli >italiani "sulle ragioni per cui le nostre truppe sono in quel teatro di >guerra". Sono più di cinque anni che gli eserciti più armati e >tecnologici del mondo stanno occupando l´Afghanistan, eppure oggi i >talebani stanno recuperando sia sul piano dei territori che hanno sotto >controllo, che sul piano del consenso popolare. >I mezzi più diffusi d´informazione, in compagnia di tutte le forze >politiche oggi presenti in Parlamento e che hanno votato a favore del >finanziamento della missione militare italiana in Afghanistan, non >capiscono o fanno finta di non capire. L´Italia, purtroppo, è ancora >succube di una politica americana che sta trascinando tutti i suoi >alleati in un altro inferno, come quello irakeno. Un inferno perché >proprio questo cieco affidarsi alla voce delle armi ha dato nuovo >vigore alla violenza talebana, rinvigorita probabilmente dalla >"fraterna" collaborazione di Al Qaeda. > >No, quello del Tg1 delle ore 20.00 del 10 aprile 2007, non è stato per >niente un bel servizio. Soprattutto non è stato al servizio della verità. > >Roma, 11 aprile 2007 > Carlo Olivieri > Segreteria Programma e Documentazione > del Partito Umanista > ------- Fine del messaggio inoltrato -------
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- Tg di regime
- From: "Davide Bertok" <davide at bertok.it>
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