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A. A. A. referenziatissimi cercansi (II lancio)
- Subject: A. A. A. referenziatissimi cercansi (II lancio)
- From: "Doriana Goracci" <doriana at inventati.org>
- Date: Thu, 15 Mar 2007 18:51:30 +0000
- Bounce-to: "Doriana Goracci" <doriana at inventati.org>
Ricevo ed inoltro: sorridendo amaramente. Doriana ____________________________________________________________ A. A. A. governo temporaneamente uscito da crisi momentanea CERCA URGENTEMENTE referenziatissimi scopo apertura tavolo di concertazione e dialogo con forze sociali impegnate nel settore della pace per costruzione radioso futuro di democrazia, stabilità e, naturalmente, pace. Requisiti indispensabili: - essere contro la guerra senza "se" e senza "ma", con qualche "però" e/o "distinguo", - non avere preclusioni nei confronti delle divise, né di tonache nere o bianche con crocifisso, né di completi con berretti, stellette, gradi, mostrine e chi più ne ha più ne metta, - riconoscere che la guerra è sempre un male, e nessuno naturalmente vorrebbe farla, ma se è multilaterale, il discorso, pardon, il "paradigma" "cambia", - riconoscere consapevolmente che finché persisteranno problemi di produzione e preoccupazioni per l'occupazione (se vi si è aggrovigliata la lingua, la prossima volta leggete più lentamente) si potrà parlare di riconversione dell'industria bellica soltanto come "percorso di lungo termine" (vedi alle voce "utopie" o "utopia tutte le speranze te le porta via"), - essere disponibili a votare anche contro la propria "coscienza", naturalmente per il bene del Paese e dell'Europa (leggi e pronuncia le ultime parole sinteticamente "governo"), - non avere preclusioni e pregiudizi nei confronti degli Americani, - riconoscere consapevolmente che finché ci sarà il terrorismo internazionale non sarà possibile "abbassare la guardia", - riconoscere che la guerra non è soltanto morte, distruzione, miseria, feriti e tutte queste robe che dicono i soliti "pacifisti" che vedono soltanto un lato, ma anche onore, gloria, eroismo, servizio, altruismo, generosità e chi più ne ha più ne metta, - riconoscere che le forze armate sono importanti per mantenere la pace e in caso di catastrofi naturali (e non aggiungere faziosamente che nel secondo caso basterebbe potenziare la protezione civile), e, soltanto come fine ultimo, in fondo a tutto per fare la guerra, - essere pronti a qualsiasi sacrificio pur di non far cadere il governo, perché questo spetta soltanto alla Chiesa Cattolica, a Confindustria ed eventualmente al governo degli Stati Uniti d'America (in questo caso vedi alla voce "ingerenza umanitaria"), e questo se commesso da semplici parlamentari potrebbe configurare addirittura l'ipotesi di abuso di potere, - credere che "un mondo diverso è possibile", ma essere contrari soltanto al "liberismo selvaggio" e alla "globalizzazione in assenza di una "governance" condivisa" (è sufficiente credere il tutto, non è necessario sapere cosa significa), - avere una posizione "equilibrata" nei confronti del "mercato", pardon, dei "mercati" (è ammessa la critica previa compilazione dell'apposito modulo ritirabile presso i competenti uffici, indicando con chiarezza tutte le espressioni che si intende usare, i soggetti ai quali si intende indirizzarle, naturalmente in numero non superiore a cinque e attendendo il benestare degli interessati, - essere convinti che se la guerra, pardon, la "missione di pace" non è gestita da questo governo lo sarebbe da un altro peggiore, tanto vale .., - essere convinti che riducendo il numero degli ufficiali (più numerosi che quelli del Pentagono) e acquistando, per es., 130 JSF (Joint Strike Fighter) anziché 131, si potrebbe realizzare un risparmio che potrebbe essere un primo passo verso la pace (il 131° potrebbe sempre essere chiesto in omaggio agli Stati Uniti a titolo di offerta speciale - acquistando 130 JSF ne viene offerto uno a titolo promozionale con scadenza dell'offerta nel 2023 - secondo la famosa canzone eseguita da Nada, se non ricordo male), - essere capaci di distinguere in quali situazioni si può parlare di "massacro", "strage", "crimine contro l'umanità" e in quali altre piuttosto di "uso sproporzionato della forza", soprattutto in relazione ai soggetti che compiono le azioni oggetto di discussione (sono disponibili gli appositi elenchi), - non avere preclusioni nei confronti della "Giuliomazia" (abbracci e baci con Condoleezza Rice, oppure con il premier israeliano Ehud Olmert, e passeggiata a braccetto con il ministro Hezhbollah sul romito lungomare di Beirut), - riconoscere che l'Afghanistan è in mano ai signori della guerra più che mai, ma: 1) i Taleban sono "allo sbando", 2) "le donne afghane non portano più il "burqa" (sarà, ma dalle fotografie non si direbbe), 3) "l'Afghanistan sta progredendo sulla via della libertà e della democrazia", come del resto l'Iraq, e, infine, last but not least, 4) non è tutto oro quel che luccica e non dimentichiamoci che "l'apparenza inganna", - sapere distinguere bene le stelle a cinque punte (lo sono anche quelle sul berretto dei carabinieri: avreste mai detto che il gen. Dalla Chiesa portava sul sulo berretto lo stesso simbolo usato da coloro che combatteva?), - aver deplorato almeno una volta all'anno dall'inizio del nuovo millennio comportamenti dei "no global non compatibili" e espresso solidarietà al povero ministro Mastella subissato dai fischi a Roma mentre era a Cortina (che orecchie, ragazzi!), - essere in grado di prevedere l'orientamento dei prossimi cinque voti del senatore Pallaro (un nome, una garanzia), - conoscere 999 (novecentonovantanove, adesso dopo aver letto fate un bel respiro) rimedi per eventuali mal di pancia prevedibili durante e a causa della costruzione del costituendo Partito Democratico, - aver visto almeno una volta uno dei film che seguono: 1) "Sta per venire la rivoluzione, ma non ho niente da mettermi", 2) "Arturo va in città" (1938) di Alexander Eswai, con Fernandel nel ruolo del personaggio da cui il titolo, 3) "L'isola di Arturo" (1962), di Damiano Damiani (che non è girato in Sardegna, ma, se non ricordo male, a Filicudi), 4) "rag, Arturo de Fanti bancario precario" (1980) di Luciano Salce, 5) "Arturo" ("Arthur", 1981) di Steve Gordon, 6) "Arturo 2 on the rocks" ("Arthur 2 on the rocks", 1988) di Bud Yorkin, 7) "Un orso chiamato Arturo" (1992) di Sergio Martino (qualsiasi riferimento somatico è da intendersi puramente casuale), 8) "King Arthur" (2006) di Antoine Fuqua (sotto sotto ...), 9) "Che carriera che si fa con l'aiuto di mamma'" (1970) di Pierre Richard, 10) ,"Che c'entriamo noi con la rivoluzione?" (1972) di Sergio Corbucci, 11) "Se gli altri sparano ... io che c'entro?" (1973) di Pierre Richard, 12) "Ci son dentro fino al collo" (1974) di Claude Zidi, 13) "Quel movimento che mi piace tanto" (1975) di Franco Rossetti, 14) "Bagarre express" (1975) di Claude Zidi. Per ulteriori informazioni: www.parisivalbeneunamessa.gov.it oppure www.unitisìperrifareladc.it . Numero verde: 800.17.47.90.
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