cinque per mille





Approssimandosi il momento della denuncia dei redditi, torna alla ribalta il mondo del cinque per mille. Pace, ambiente, diritti, salute, sostegno, arte, cultura, sport, turismo (sic!), ricerca scientifica, etc. etc. etc.


Se, da parte nostra, possiamo dire con certezza che ormai nessuno più ci rappresenta in Parlamento con la dovuta raffinatezza percettiva, con il necessario sensibile discernimento, stessa identica cosa possiamo affermare in relazione a quel mondo che, dicendo di essere contrario e fuori del sistema, se ne differenzia in verità solo di una virgola, per il resto continuando a portare acqua ai tradizionali mulini.


Saremmo oltremodo felici di selezionare e portare alla pubblica attenzione una delle presenti realtà del no-profit in modo che maggiormente vi si possano dirigere i flussi di finanziamento. Il fatto è che, dopo due settenni trascorsi nell'appassionato impegno di cercare di migliorare la nostra comune società, abbiamo verificato che, se alcune di tali realtà fanno per lo più proprio ciò che deve essere fatto non potendo essere altrimenti, per una gran parte di esse ci troviamo invece davanti a pratiche che nascono da teorie di pieno stampo tradizionale: del tutto approssimative, parziali e superficiali, per giunta indebolite da gravi omissioni, l'effetto derivante da tali azioni non potendo che essere parimenti approssimativo, parziale e superficiale, nonché indebolito da gravi omissioni.

Chi ci ha letto in tutti questi anni avendo già conoscenza di tante situazioni paradossali a fronte di tante brillanti soluzioni volutamente ignorate:

http://change.hyperlinker.org


Torniamo allora a perorare la ricerca di nuovi sistemi di finanziamento che si aggiungano a quelli presenti, in un modo che, invece che fornire energia ad una struttura, si abbia la possibilità di indirizzarla alla singola proposta d'intervento, e pure in un modo che il singolo cittadino, senza alcun bisogno di affigliarsi ad una handicappante struttura esistente, possa con la sua fresca, genuina, spontanea sensibilità intraprendere azioni a fin di bene o d'innovazione sociale.


Nell'attesa di leggere proposte di questo tipo, torniamo ad illustrare il "Mercato delle Innovazioni Sociali" da noi di recente presentato:

http://www.hyperlinker.com/mercato/mercato_0.htm

Trattasi di possibile nuovo strumento che non cancella via gli attuali sistemi, bensì si affianca a ciò che esiste, senza escludere l'esistente, essendo infatti figlio di una cultura inclusiva e del tutto non esclusiva.

Presentando, come esempio, anche un ulteriore modo tramite cui si può cercare di agire in attesa di sviluppi:

http://the-switch.hyperlinker.org


Un cordiale saluto,

Danilo D'Antonio