c/s Assopace sulla rioccupazione di Nablus



Nella giornata di domenica l'esercito israeliano ha
rioccupato la città di Nablus, imponendo il
coprifuoco, arrestando una ventina di palestinesi e
ferendo negli scontri diverse decine di persone.

E' l'ennesimo atto di barbarie commesso contro una
popolazione che ha come unica colpa quella di aspirare
ad una vita normale da persone libere.

Evidentemente per il governo israeliano ciò non è
possibile, ed ai palestinesi l'unica vita consentita è
quella costellata dalle sofferenze indotte
dall'occupazione militare.

Le trattative avviate a la mecca tra Fatah ed Hamas,
il tentativo di costituire un governo di unità
nazionale sulla base degli accordi sottoscritti
dall'OLP (e quindi il riconoscimento di
Israele) sembrano servire a ben poco di fronte ad una
realtà militare incurante delle ragioni della
politica, del diritto internazionale, degli stessi
diritti umani.

Noi che da anni siamo stati in quella città, che
abbiamo vissuto quelle sofferenze, che abbiamo
conosciuto quelle persone, non possiamo che chiedere
la condanna di quest'ennesimo atto di violenza e un
azione sanzionatoria nei confronti del responsabile di
questo atto vale a dire il governo israeliano.

Associazione per la Pace