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SOLIDARIETA' A FRANCO TURIGLIATTO - COMUNICATO DELL'ASSOCIAZIONE SINISTRA
CRITICA - TURIGLIATTO: NON PARTECIPO AL VOTO E MI DIMETTO DAL SENATO
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----------------------------------------------------------- APPELLO DI
SOLIDARIETA' (adesioni: con-turigliatto at libero.it) La segreteria del Prc ha
dichiarato incompatibile con il partito il senatore Franco Turigliatto, a
seguito della sua non partecipazione al voto sulla politica estera del
governo. Ci sembra una scelta sbagliata e grave. Innanzitutto perché l'atto
parlamentare non solo è in piena coerenza con il programma storico di
Rifondazione comunista ma anche perché in sintonia con le istanze di pace
dei movimenti degli ultimi anni... Pensare che un governo di centrosinistra
possa imporre ai suoi sostenitori missioni di guerra come l'Afghanistan o
il raddoppio di una base come quella di Vicenza ci sembra una miopia e la
causa prima della crisi attuale. Ma il comportamento di Turigliatto è stato
anche accompagnato da un gesto di serietà e correttezza che non può essere
sottovalutato: in una politica in cui il seggio o la "poltrona"
rappresentano un valore a prescindere, aver presentato le dimissioni al
Senato, dopo quarant'anni di militanza politica passata a fianco degli
operai e dopo aver costruito dalle fondamenta il Prc, in particolare a
Torino, ci sembra un fatto di grande novità e di grande moralità per quanto
noi pensiamo che queste dimissioni siano da ritirare. Nel nostro Parlamento
c'è bisogno di rappresentanza delle ragioni della pace, del pacifismo
"senza se e senza ma": ce n'è bisogno alla vigilia della campagna di
primavera in Afghanistan e ce n'è bisogno rispetto alle sudditanze che si
profilano rispetto agli Usa. C'è bisogno di atti come questo per quanto
difficili e delicati ma che servono anche per colmare la distanza tra
politica e società. Tutta la nostra solidarietà a Franco Turigliatto e
tutta la nostra disponibilità a costruire con convinzione un movimento per
la pace "senza se e senza ma". la mail su cui raccogliere le adesioni è :
con-turigliatto at libero.it
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----------------------------------------------------------- La nostra
solidarietà a Franco Turigliatto. Al Senato una manovra centrista. Per
batterla, il governo cambi politica. comunicato dell'associazione sinistra
critica Esprimiamo la più totale solidarietà umana, morale e politica al
senatore Franco Turigliatto che al Senato ha compiuto l'unica scelta
possibile per una sinistra pacifista e alternativa. Turigliatto, ben al di
là di operazioni politiche di piccolo cabotaggio ha voluto confermare il
vincolo morale che lo lega al movimento pacifista e al programma storico di
Rifondazione comunista. Il gesto esemplare delle dimissioni dimostra questa
correttezza di fondo e la sostanza morale del suo comportamento. Per questo
lo ringraziamo. Del resto, la manovra neocentrista che è andata in onda
oggi al Senato e che ha visto tra i protagonisti, niente meno che
Andreotti, si è incuneata proprio nell'incapacità del governo di cogliere
l'importanza del tema della guerra sia nel caso di Vicenza che nel caso
dell'Afghanistan. Il governo è andato sotto perché vittima delle proprie
contraddizioni e del distacco dallo "spirito originario" che ne ha
consentito la vittoria il 9 aprile. Spirito originario in cui il No alla
guerra era componente fondamentale come si è visto nella magnifica giornata
del 17 febbraio a Vicenza. Per tutta risposta, il governo non solo ha
chiuso qualsiasi comunicazione con quella mobilitazione ma nei suoi primi
nove mesi di vita ha perseguito una politica centrista fatta di aumento
delle spese militari, di avallo delle missioni all'estero, di regali alle
imprese e di sacrifici in nome di Maastricht. Tutto questo ha contribuito a
ridurne il consenso e a indebolirne le radici. E' qui che è arrivata la
"mossa" centrista dell'Udc, di Follini e di Andreotti. Di tutto questo
bisogna essene consapevoli: a inseguire il neocentrismo è questo che alla
fine prevale. Quanto all'immediato, certamente non siamo felici per l'esito
di oggi ma l'unico modo per rimediare a una situazione eccessivamente
enfatizzata e drammatizzata ad arte per ricattare la sinistra alternativa è
ritornare allo spirito di pace e di solidarietà sociale che ha animato la
sconfitta delle destre. Cambiare politica è dunque l'unica strada che il
governo ha davanti a sé per recuperare fiducia e darsi una prospettiva
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----------------------------------------------------------- TURIGLIATTO:
NON PARTECIPO AL VOTO E MI DIMETTO DAL SENATO "Ritengo che le scelte del
mio partito siano in profondo contrasto con il nostro programma politico e
con gli impegni presi in campagna elettorale. Ricordo che sull'Afghanistan
e sulla base di Vicenza nulla era scritto nel programma dell'Unione, per
cui la supposta fedeltà alla coalizione semplicemente non esiste. Tuttavia,
non volendo approfittare della mia condizione determinante nelle scelte
decise dalla maggioranza del gruppo parlamentare, presenterò oggi stesso le
mie dimissioni dal Senato" "La replica di D'Alema non ha cambiato la
sostanza della politica del governo indicata nella relazione e il mio voto
a favore non ci sarà. Sono contrario alla guerra in Afghanistan e al
raddoppio della base di Vicenza che il governo, la maggioranza del
centrosinistra e tutto il centrodestra invece vogliono fortemente, contro
l'opinione dell'elettorato italiano e contro la rivolta di un'intera città"
dichiara Franco Turigliatto, senatore di Sinistra Critica-PRC. "Certo, una
nuova maggioranza sarebbe peggiore dell'attuale e non la auspico. Ma il
governo non andrà lontano se continuerà a voltare le spalle a chi lo ha
votato. Non accetto di diventare il capro espiatorio della crisi di questo
governo, che è tutta legata alla sua politica suicida e non al mio dissenso
personale" prosegue Turigliatto. "Ritengo che le scelte del mio partito
siano in profondo contrasto con il nostro programma politico e con gli
impegni presi in campagna elettorale. Ricordo che sull'Afghanistan e sulla
base di Vicenza nulla era scritto nel programma dell'Unione, per cui la
supposta fedeltà alla coalizione semplicemente non esiste. Tuttavia, non
volendo approfittare della mia condizione determinante nelle scelte decise
dalla maggioranza del gruppo parlamentare, presenterò oggi stesso le mie
dimissioni dal Senato" conclude Turigliatto.