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PEPPE SINI: DUE BANALITA' E UNA GRAVE QUESTIONE
- Subject: PEPPE SINI: DUE BANALITA' E UNA GRAVE QUESTIONE
- From: Roberto Vignoli <rvignoli at gmail.com>
- Date: Fri, 23 Feb 2007 02:51:26 +0100
EDITORIALE. PEPPE SINI: DUE BANALITA' E UNA GRAVE QUESTIONE "Andai dal rabbino per farmi consigliare. Disse: 'E' scritto, meglio essere stupidi per tutta la vita che malvagi per un'ora soltanto. Tu non sei uno sciocco. Gli sciocchi sono loro. Poiche' colui che costringe il suo simile a vergognarsi, perde il Paradiso'" (Isaac Bashevis Singer, Gimpel l'idiota, Mondadori, Milano 1980, p. 31) La prima banalita': mi scrivono alcuni giovani stalinisti per rivolgermi nientepopodimenoche' l'accusa di "aver fatto cadere il governo". Ohibo', io ho solo votato per la coalizione del cosiddetto centrosinistra alle elezioni politiche dello scorso aprile (e l'ho votata solo perche' era il solo modo adeguato e necessitato in quella specifica circostanza per opporsi all'eversione berlusconiana, e non perche' avessi qualche fiducia o riponessi qualche speranza nel ceto politico di cui la coalizione del cosiddetto centrosinistra si componeva e nelle ideologie e prassi ivi dominanti): nell'impasse attuale governo e maggioranza ci si sono messi da soli con i loro machiavellismi degli stenterelli che hanno sortito il bell'effetto di proseguire nel decisivo ambito internazionale la politica berlusconiana, guerriera e razzista dopo essere stati eletti con i voti di chi si opponeva all'eversione berlusconiana, alla guerra assassina, al razzismo infame. * La seconda banalita': e adesso? il governo ha sempre la sua maggioranza parlamentare (risicatissima, certo, al senato); Prodi ha voluto fare lo sciocco ed irragionevole gesto delle dimissioni (e diciamo sciocco e irragionevole per mero eufemismo: a nessuno sfugge che col consenso del premier e dei capibastone della coalizione il Ministro degli Esteri ancora una volta ha tentato di ricattare tutti i senatori della coalizione e di imporre erga omnes la guerra, l'imperialismo e il militarismo come fulcro della politica internazionale del nostro paese, in flagrante violazione della legalita' costituzionale: il personaggio non e' nuovo a simili gesti, chi scrive queste righe non dimentica il contributo del governo D'Alema ai massacri nei Balcani); ebbene, Prodi ottenga il reincarico e torni a governare, e governi sia cercando di riflettere nella misura del possibile le ragioni e le richieste di chi ha votato la sua coalizione, sia finalmente attenendosi rigorosamente al dettato costituzionale che gia' ha reiteratamente palesemente violato sia quando legifero' la riapertura in Italia dei campi di concentramento (con la legge Turco-Napolitano varata dal governo Prodi nove anni fa, su questo specifico punto confermata dalla successiva - ed ancora piu' infame e razzista - legge Bossi-Fini del governo Berlusconi che venne dopo), sia quando sei mesi fa ha deliberato la prosecuzione della partecipazione italiana alla guerra terrorista e stragista in Afghanistan. Rispettare la legalita' costituzionale; rispettare la volonta' del popolo italiano che chiede pace, sicurezza, legalita', solidarieta', difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani. Non ci sembra chieder troppo. * Fin qui le due banalita', la grave questione e' invece la seguente. Lo stato italiano sta tuttora partecipando alla guerra terrorista e stragista in Afghanistan (guerra: cioe' persone uccise, tante persone uccise - e ferite, mutilate, affamate, terrorizzate, umiliate, denegate nella loro umanita'...); lo stato italiano sta svolgendo una politica internazionale riarmista, militarista, bellicista e razzista; lo stato italiano e' complice di governi che attuano politiche terroristiche (il governo Bush, in primis) ed alimentano il terrorismo e la disperazione nel mondo. Qualcuno pensa che sia cosa buona questa politica internazionale? Qualcuno pensa che fare la guerra sia una buona idea, una cosa giusta? Qualcuno pensa che il riarmo, il militarismo, il bellicismo e il razzismo siano una linea politica adeguata alla presente distretta dell'umanita'? Qualcuno pensa che sia una geniale trovata essere complici di pratiche terroristiche (le stragi di civili in Afghanistan - in spregio dell'art. 11 della Costituzione -, i rapimenti di persone in Italia da parte della Cia - in spregio dell'art. 2 della Costituzione -, la condizione fatta ai migranti - in spregio dell'art. 10 della Costituzione)? O per dirla in altri termini: la guerra cessa di essere un delitto a seconda di chi sta al governo? I crimini cessano di essere crimini a seconda di chi sta al governo? Cio' che stiamo discutendo e' una politica internazionale criminale. Opporsi ad essa e' un diritto e un dovere di ogni essere umano. Le persone che governano l'Italia anche grazie al nostro voto ci ragionino sopra. Con la forza della verita'. La nonviolenza e' la via. Vi e' una sola umanita'. NOTIZIE MINIME DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO Numero 9 del 23 febbraio 2007 Notizie minime della nonviolenza in cammino proposte dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it
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