Re: [pace] governo sotto: ora più spazio per scelte di pace



Grazie al senatore Franco Turigliatto per aver dimostrato, unico in Parlamento, che un'altra politica può esistere, che alle idee e alle parole possono seguire comportamenti coerenti, anche le dimissioni, contro una maggioranza di governo sorda alle ragioni della pace e alle richieste del popolo di Vicenza. E' invece vergognoso e indecente il comportamento di quei parlamentari che prima hanno sfilato a Vicenza e poi non hanno avuto il coraggio di fare l'unico, vero, non opportunista gesto cui erano tenuti a fare: votare no alla politica militarista ribadita da Massimo D'Alema.
Altro che sinistra "radicale", "radicata" nelle proprie poltrone!
rv

alfonsonavarra at virgilio.it ha scritto:
Comunicato Stampa

Governo battuto sulla linea militarista: ora
speriamo in piu' spazio per  scelte di pace

Se la sono cercata. Il
governo paga l'aleanza con la destra sulla politica militarista: e'
stato battuto al Senato sulla politica estera.
La sinistra non puo'
disprezzare impunemente Costituzione e volonta' popolare di pace.
La
sola manifestazione del 17 febbraio superava di 5 volte lo scarto con
il quale l'Unione ha vinto le elezioni sulla Casa delle
Liberta'.
Massimo D'Alema aveva parlato e, chiudendo gli occhi davanti alla
realta' della guerra unica e globale in Medio Oriente, che si accinge
ad ingoiare anche l'Iran (vedi, ad esempio, le recentissime rivelazioni
della BBC), aveva spiattellato ai senatori la ripetizione astratta e
surreale di principi costituzionali puntualmente contraddetti dalle
scelte pratiche.
Bertinotti era disposto a sacrificare qualsiasi cosa
all'"autosufficienza della maggioranza". Che avrebbe dovuto sostenersi
per un voto al senato!
Ora si riaprono i giochi politici. Non si illuda
la destra di potere arrivare a nuova alleanza con gli Stati Uniti per
portare morte e distruzione in giro per il mondo. La mobilitazione del
movimento pacifista non glie lo permettera'.
La nostra speranza e' che
il nuovo quadro che si andra' a costituire possa rappresentare meglio
la volonta' maggioritaria degli italiani che, per  ammissione degli
stessi grandi media, vuole via le truppe da Kabul e da tutti i teatri
di guerra.
Non era accettabile che le scelte di pace, in  nome della
pace, pesassero zero voti nei dibattiti parlamentari.
Vogliamo
deputati che siano conseguenti con le idee proclamate e  sappiano dire
dei si che significano si e dei no che significano no.
Oggi e' il
momento di alcuni no chiari: no alla guerra globale di Bush e alla sua
estensione all'Iran, no all'aumento delle spese
militari, no alle bombe
atomiche in Italia, no alla base di Vicenza, no ai  bombardieri JSF...
Per i si' dell'alternativa nonviolenta il lavoro e'  piu' di lunga lena
ed e' bene non farsi illusioni in proposito.

Alfonso Navarra - Lega
per il Disarmo Unilaterale
Francesco Lo cascio - Associazione
Nonviolenta Ecumenica Riconciliazione.It
Massimo Aliprandini - Lega
Obiettori di Coscienza

Info: alfonsonavarra at virgilio.it cell. 349-
5211837

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