Bertinotti ha ragione



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Il centrodestra ha scatenato l'ennesima aspra polemica contro Fausto Bertinotti, reo di avere esternato sinceramente i suoi sentimenti e la sua opinione sull'imminente manifestazione di Vicenza. "Non andrò a Vicenza semplicemente perché ho troppo rispetto per la mia collocazione istituzionale. Altrimenti ci andrei". I più moderati gli rimproverano che il suo predecessore alla guida della Camera, Casini, celava i suoi reali sentimenti, apparendo meglio al di sopra delle parti. Costoro mostrano di dimenticare un aspetto fondamentale della questione vicentina Dal Molin. A poca distanza dal centro storico di Vicenza non dovrebbe sorgere una base della Croce Rossa, né della benemerita Protezione civile, bensì una base militare che sommata alla caserma Ederle sarà una delle più grandi basi statunitensi. Restando alla storia recente, Casini era il presidente di una Camera che a stragrande maggioranza approvò la criminale (secondo il diritto internazionale) invasione dell'Iraq, e che inviò truppe italiane in appoggio a quella criminale invasione.

Fausto Bertinotti ha fatto bene. Esprimendo solidarietà ai pacifisti e alla cittadinanza vicentina che sfileranno a Vicenza, ma al contempo dichiarando che il suo ruolo istituzionale gli impedirà di partecipare, Bertinotti mostra a tutti gli italiani quanto sia profondo il suo attaccamento alle ragioni della pace e della non-violenza (coerente con la sua storia personale) e segnala alla classe politica italiana quanto sia evidente il nesso tra i criminali errori dell'amministrazione americana e l'alto grado d'insicurezza che affligge il Mondo. Insomma, Bertinotti mostra simbolicamente che la politica unilaterale ed aggressiva statunitense è estranea ai sentimenti di pace e giustizia della maggioranza del popolo italiano. Lo fa con sobrietà e con rispetto per le istituzioni - specie nei confronti di Prodi e della maggior parte dei ministri che hanno già acconsentito alla base Dal Molin. Questa sincerità fa onore alla persona e c'insegna che le istituzioni hanno un'anima degna e rispettabile se coloro che le rappresentano non rinnegano, né mimetizzano i propri ideali. Fausto Bertinotti è un presidente degno della migliore tradizione resistenziale, a salvaguardia dei valori sanciti specie nell'articolo 11 della nostra Costituzione.
 
Lorenzo Mazzucato