Re:[pace] COMUNICATO STAMPA: indebito accostamento tra Punto Rosso e gli arresti delle "nuove Br"



Penso che gli ultimi fatti di cronaca riguardanti gli arresti "eccellenti" nelle frange delle nuove BR siano serviti soprattutto per ricordare a noi italiani, dell'ottimo operato da parte del Ministro dell'Interno Giuliano Amato che non ha perso tempo per esaltare l’ottimo lavoro svolto delle forze dell'ordine rassicurarandoci da ogni pericolo che dovesse scaturire da parte di organizzazioni criminali che minano la stabilità del nostro Paese. Fin qui tutti dovremmo essere d'accordo. Ciò di cui dovremmo invece essere molto preoccupati e di cui purtroppo non si parla sono le strumentalizzazioni politiche che ne scaturiscono da tali eventi e la preoccupante e desolante conseguenza che ne deriva da certi comportamenti di alcuni politici e non solo visto che oggi come ieri cercano sempre di ferire la dignità e quell’orgoglio di ritenersi parte di uno schieramento politico di “sinistra” o di “sinistra radicale” a seconda delle idee e dei progetti che si intenda portare avanti. Tutto questo fa parte di un processo politico che fu enfatizzato e portato all'estremo nei fatti e nelle parole da parte del precedente governo ed in particolare per bocca del suo ex Primo Ministro nonché leader maximum e “portatore insano di verità” le cui generalità risuonano da troppo tempo alle nostre orecchie e che ormai sono tristemente note per i ricordi che ne evocano.

Da allora in avanti il processo di accomunanza  delle formazioni sovversive riconducibili alle nuove  BR o ad altra qualsivoglia organizzazione terroristica ai partiti della sinistra e cioè ai cosiddetti “comunisti” è cresciuto in modo vertiginoso fino a raggiungere picchi elevatissimi nel precedente governo di destra. Attualmente la minoranza al governo essendo ormai completamente imbevuta di sentimenti anticomunisti ed essendosi per tanto tempo esposta a queste preoccupanti convinzioni e su cui si sono costruite fandonie inimmaginabili che hanno avuto il loro apice in prossimità delle scorse elezioni, cosa che ci riporta in dietro nel tempo fino al dopoguerra, alla guerra fredda e poi al terribile periodo dell'anticomunismo, continua imperterrita e senza che nessuno dei nostri “dipendenti” al governo spenda una parola a favore di quella ideologia che teoricamente dovrebbe trapelarsi fra le righe del programma dell'Unione concordato e portato a buon fine grazie alla stretta di mano soprattutto con quella parte della maggioranza che in Italia prende il nome di “sinistra radicale” i cui contenuti non sono affatto radicali ma bensì normalissimi magari in altri paesi europei ma che solo in Italia si continuano non si sa per quale ragione a ritenere pensieri radicali. 

Bisognerebbe piuttosto chiedersi se per radicale si intenda la seria volontà di voler cancellare la legge sul conflitto d'interessi che guarda caso favorisce pochi grandi plurimiliardari, la legge “porcata” di Calderoli che fu creata dall’allora maggioranza per vincere le scorse elezioni e che poi si è rivelata un boomerang contro i suoi stessi ideatori, la cancellazione della Riforma Moratti sulla scuola, il ritiro dei militari italiani da tutti i teatri di guerra sparsi per il mondo a cominciare dall'Afghanistan, oppure se per radicale si intenda la seria volontà della popolazione in Val di Susa ad opporsi alla costruzione di una TAV devastante per il territorio oppure di quella vicentina con tutta la solidarietà di quella italiana ad opporsi ad una nuova base Usa nella propria città con tutte le nefaste conseguenze per la sovranità dello Stato italiano che tale consenso potrebbe causare e che già ha causato.

Viste le recenti considerazioni fatte da alcuni politici dell’opposizione non ci resta che tirare un’amara e desolante conclusione e cioè che in Italia giri tutto alla rovescia e che sia in atto ormai da tempo una seria volontà da parte dell'attuale opposizione (e bisogna dirlo mio malgrado anche nell’attuale maggioranza) di creare destabilizzazione nel consenso dell'elettorato italiano in modo che il cittadino non si renda conto di ciò che sia giusto fare da ciò che invece non dovrebbe essere fatto ma che invece si vuole a tutti i costi che si faccia anche a costo di accusare tutti coloro che si oppongono a certe scelte fatte dal governo di essere simpatizzanti terroristi (nel migliore dei casi) ignorando tutto lo sdegno che da tali affermazioni ne deriva.

Vincenzo Caldarola












































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