Vicenza- Scalzone, se bruceranno bandiere le spegnerò



VICENZA: SCALZONE, SE BRUCERANNO BANDIERE LE SPEGNERO’

"La sovversione non e’ sbagliata in se’. E’ sbagliata se mossa da
risentimento". Oreste Scalzone e’ tornato e a 60 anni suonati -
festeggiati pochi giorni fa a Ventimiglia - si dimostra perfettamente
calato nelle vicende italiane: durante la conferenza stampa in cui e’
stata presentata l’iniziativa del quotidiano Liberazione, "70. Gli anni
in cui il futuro incomincio’", l’ex di Potere Operaio spazia dalla base
di Vicenza ai fatti di Catania. "Io il 17 vado alla manifestazione di
Vicenza - dichiara Scalzone - se va a finire a sassate, sono sincero,
non mi dispiace, non mi sento in imbarazzo. Pero’ se qualcuno si mette a
bruciare una bandiera americana, solo perche’ americana, io saro’ tra
quelli che la andranno a spegnere cosi’ come contestero’ cori idioti del
tipo ’10-100-1.000 Nassiriya’. Sono cose che non hanno niente di
rivoluzionario perche’ sono mosse da risentimento". Oreste Scalzone non
rinuncia poi alla polemica con il poeta Sanguineti a cui dice: "Lascia
perdere: se dici che sei contro ogni tipo di violenza fammi la cortesia
di lasciare a casa l’odio di classe". Sui fatti di Catania, che hanno
portato all’assassinio dell’ispettore Filippo Raciti, Scalzone racconta
di aver appreso quel che e’ avvenuto nel capoluogo siciliano "a Nizza
dai quotidiani italiani. Mi daranno del demode’, ma io sono ancora
convinto che sia riduttivo parlare di mostri e mostruosita’: e’ qualcosa
che ha a che fare con situazioni sociali, dobbiamo cercare di capire,
come minimo, in che modo queste mostruosita’ si generano. Per me l’idea
che un ragazzo ammazzi un poliziotto e’ ancora inaccettabile ed e’
sbagliato dire che e’ morto ’solo un poliziotto’. Come diceva Giorgio
Steiner, la barbarie e’ questo stesso sistema".

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