Convenzione Onu contro le sparizioni forzate: Amnesty sollecita i governi ad agire



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COMUNICATO STAMPA
CS13-2007

DA DOMANI LE RATIFICHE ALLA CONVENZIONE ONU CONTRO LE SPARIZIONI FORZATE:
AMNESTY INTERNATIONAL SOLLECITA I GOVERNI AD AGIRE SOLLECITAMENTE

Una sparizione significa svanire, cessare di essere, andare persi. Ma gli
scomparsi non sono semplicemente finiti nel nulla. Qualcuno, da qualche
parte, sa cosa e' accaduto loro. Qualcuno e' responsabile. Nei circa 70
anni trascorsi dal 1941, quando Adolf Hitler concepi' il crimine di
sparizione forzata, centinaia di migliaia di persone sono state vittime
delle 'sparizioni' in quasi la meta' dei paesi del mondo. Purtroppo,
questo orrendo crimine continua a essere perpetrato ancora oggi in tutte
le regioni del pianeta.

La Convenzione internazionale per la protezione di tutte le persone dalle
sparizioni forzate, adottata per consenso dall'Assemblea generale dell'Onu
il 20 dicembre scorso, rappresenta il culmine di uno sforzo tenace per
contrastare, mediante gli strumenti del diritto internazionale, il
problema delle sparizioni forzate. Dopo molti anni di preparazione, la
redazione e l'adozione di un testo complesso nel tempo record di quattro
anni, sono la testimonianza dell'impegno e della dedizione di molte
Organizzazioni non governative e di altrettanti governi.

La nuova Convenzione, di cui domani a Parigi si apre il processo di
ratifica, chiede a ogni Stato parte, ogni qualvolta una persona sospettata
di aver eseguito una sparizione forzata in qualsiasi parte del mondo si
trovi sotto la sua giurisdizione territoriale, di sottoporre il caso alle
proprie autorita' giudiziarie per l'avvio di un procedimento, a meno che
lo Stato parte estradi il sospetto verso un altro Stato o lo consegni a un
tribunale penale internazionale.

La Convenzione, inoltre, obbliga ogni Stato parte ad assicurare che il
proprio sistema legale preveda il diritto alla riparazione per le vittime
di una sparizione forzata;  chiede a ogni Stato parte di istituire
garanzie rigorose a tutela delle persone private della liberta', compreso
il divieto assoluto di detenzione segreta; affronta i problemi della
ricerca degli 'scomparsi' e della sofferenza dei loro figli e familiari;
istituisce, infine, un comitato di esperti col compito di controllare
l'applicazione della Convenzione e di intraprendere azioni su casi
individuali.

In termini di potenziale efficacia, la Convenzione e' uno dei piu' potenti
strumenti in materia di diritti umani mai adottati dall'Onu. Amnesty
International chiede a tutti gli Stati di ratificarla senza indugio e di
introdurre, coerentemente con gli obblighi internazionali assunti, norme
attuative efficaci, in uno sforzo congiunto per porre fine a una delle
peggiori violazioni dei diritti umani.

In una lettera al ministro degli Affari esteri, Massimo D'Alema, la
Sezione Italiana di Amnesty International ha auspicato che 'l'Italia
vorra' essere tra i primi paesi a ratificare la Convenzione'.

FINE DEL COMUNICATO
Roma, 5 febbraio 2007

Per ulteriori informazioni, approfondimenti e interviste:
Amnesty International Italia - Ufficio stampa
Tel. 06 4490224 - cell. 348-6974361, e-mail: press at amnesty.it


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