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Convenzione Onu contro le sparizioni forzate: Amnesty sollecita i governi ad agire
- Subject: Convenzione Onu contro le sparizioni forzate: Amnesty sollecita i governi ad agire
- From: press at amnesty.it
- Date: Mon, 5 Feb 2007 16:26:52 +0100
# Questa lista per la distribuzione delle informazioni # e' gestita dalla Sezione Italiana di Amnesty International. # Questo messaggio viene elaborato e inviato automaticamente. Si # prega di non rispondere a questo messaggio di e-mail in quanto non # vengono controllate eventuali risposte inviate al relativo indirizzo COMUNICATO STAMPA CS13-2007 DA DOMANI LE RATIFICHE ALLA CONVENZIONE ONU CONTRO LE SPARIZIONI FORZATE: AMNESTY INTERNATIONAL SOLLECITA I GOVERNI AD AGIRE SOLLECITAMENTE Una sparizione significa svanire, cessare di essere, andare persi. Ma gli scomparsi non sono semplicemente finiti nel nulla. Qualcuno, da qualche parte, sa cosa e' accaduto loro. Qualcuno e' responsabile. Nei circa 70 anni trascorsi dal 1941, quando Adolf Hitler concepi' il crimine di sparizione forzata, centinaia di migliaia di persone sono state vittime delle 'sparizioni' in quasi la meta' dei paesi del mondo. Purtroppo, questo orrendo crimine continua a essere perpetrato ancora oggi in tutte le regioni del pianeta. La Convenzione internazionale per la protezione di tutte le persone dalle sparizioni forzate, adottata per consenso dall'Assemblea generale dell'Onu il 20 dicembre scorso, rappresenta il culmine di uno sforzo tenace per contrastare, mediante gli strumenti del diritto internazionale, il problema delle sparizioni forzate. Dopo molti anni di preparazione, la redazione e l'adozione di un testo complesso nel tempo record di quattro anni, sono la testimonianza dell'impegno e della dedizione di molte Organizzazioni non governative e di altrettanti governi. La nuova Convenzione, di cui domani a Parigi si apre il processo di ratifica, chiede a ogni Stato parte, ogni qualvolta una persona sospettata di aver eseguito una sparizione forzata in qualsiasi parte del mondo si trovi sotto la sua giurisdizione territoriale, di sottoporre il caso alle proprie autorita' giudiziarie per l'avvio di un procedimento, a meno che lo Stato parte estradi il sospetto verso un altro Stato o lo consegni a un tribunale penale internazionale. La Convenzione, inoltre, obbliga ogni Stato parte ad assicurare che il proprio sistema legale preveda il diritto alla riparazione per le vittime di una sparizione forzata; chiede a ogni Stato parte di istituire garanzie rigorose a tutela delle persone private della liberta', compreso il divieto assoluto di detenzione segreta; affronta i problemi della ricerca degli 'scomparsi' e della sofferenza dei loro figli e familiari; istituisce, infine, un comitato di esperti col compito di controllare l'applicazione della Convenzione e di intraprendere azioni su casi individuali. In termini di potenziale efficacia, la Convenzione e' uno dei piu' potenti strumenti in materia di diritti umani mai adottati dall'Onu. Amnesty International chiede a tutti gli Stati di ratificarla senza indugio e di introdurre, coerentemente con gli obblighi internazionali assunti, norme attuative efficaci, in uno sforzo congiunto per porre fine a una delle peggiori violazioni dei diritti umani. In una lettera al ministro degli Affari esteri, Massimo D'Alema, la Sezione Italiana di Amnesty International ha auspicato che 'l'Italia vorra' essere tra i primi paesi a ratificare la Convenzione'. FINE DEL COMUNICATO Roma, 5 febbraio 2007 Per ulteriori informazioni, approfondimenti e interviste: Amnesty International Italia - Ufficio stampa Tel. 06 4490224 - cell. 348-6974361, e-mail: press at amnesty.it # Le comunicazioni effettuate per mezzo di Internet non sono affidabili e # pertanto Amnesty International non si assume responsabilita' legale per i # contenuti di questa mail e di eventuali allegati. L'attuale infrastruttura # tecnologica non puo' garantire l'autenticita' del mittente ne' dei # contenuti di questa mail. Se Lei ha ricevuto questa mail per errore, e' # pregato di non utilizzare le informazioni in essa riportate e di non # portarle a conoscenza di alcuno. Opinioni, conclusioni e altre # informazioni contenute in questa mail rappresentano punti di vista # personali e non, salvo quando espressamente indicato, quelli di Amnesty # International.
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