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la terra del silenzio: il trasferimento forzato dei curdi in Turchia
- Subject: la terra del silenzio: il trasferimento forzato dei curdi in Turchia
- From: Associazione Culturale Punto Rosso <pr at puntorosso.it>
- Date: Tue, 30 Jan 2007 17:08:41 +0100
L'Associazione Culturale Punto Rosso l'Associazione Fonti di Pace Onlus in collaborazione con l'ICS e la Provincia di Alessandria Vi invitano alla presentazione del volume LA TERRA DEL SILENZIO Il trasferimento forzato dei curdi in Turchia (con l'introduzione di Marco Revelli - Edizioni Infinito) Milano, MARTEDI 6 FEBBRAIO ORE 21 Presso Punto Rosso in via G. Pepe 14 Saranno presenti l?autore Mehemet Barut e Sefika Gurbuz (Direttrice associazione profughi Goç-Der). Coordina Antonio Olivieri e interviene Luigi Vinci. Sarà proiettato un filmato sul campo profughi di Ayasme. Alla fine della serata sarà offerto un rinfresco La Terra del silenzio riporta i risultati di un'indagine sociologica condotta con grande rigore scientifico da Mehemet Barut (professore di sociologia generale), intervistando 17.875 persone, distribuite in 2.139 famiglie, forzatamente trasferite in Turchia da oltre 3.400 villaggi curdi. Sefika Gurbuz, direttrice del Goç-der, l'Associazione dei migranti per la cooperazione sociale e la cultura di Istanbul, che ha commissionato questa ricerca, finanziata dalla Provincia e dal Comune di Alessandria attraverso l?Istituto ICS, e che ha visto la partecipazione anche di altri enti ed istituzioni, afferma che il quadro numerico è assolutamente impressionante, perché di oltre 4 milioni di persone che sono state costrette a trasferirsi altrove dal Curdistan, in genere in squallide periferie di grandi città, con conseguenti condizioni di vita ed economiche disastrose. A causa di questa ricerca Sefika Gurbuz e Mehmet Barut hanno subito numerosi processi e condanne, a partire dall'articolo 312 del codice penale turco, che tratta dell? istigazione all'odio razziale. Mehmet Barut, benché assolto, è stato licenziato dall'università di Mersin. Marco Revelli nella sua introduzione scrive: Per quelle donne, per quegli uomini, per quei bambini, non c?è stata giustizia. Nessun tribunale internazionale, nessuna Corte dell'Aja si è mossa. Quanti hanno osato intentare causa per i crimini subiti, hanno ricevuto in cambio dinieghi e minacce. Infatti il 35% degli intervistati sono stati accusati di reati politici. Il che la dice lunga su quanto l'oppressione e l'arroganza del potere trionfino ancora lì, proprio dietro l?angolo del nostro cortile di casa. E di quanto, in un mondo ancora dominato dalla ragione della forza, le parole stesse perdano senso. -- L'Associazione Culturale Punto Rosso utilizza software Open Source in ambiente Linux. Ringraziamo Maurizio Sibaud. Invitiamo tutti a sostenere i gruppi di programmatori e sviluppatori e le Fondazioni del Software Libero anche con donazioni. Associazione Culturale Punto Rosso pr at puntorosso.it Via Guglielmo Pepe 14 (angolo Via Carmagnola - MM2 Garibaldi) 20159 Milano - Italy tel. e fax +39-02-874324 e 875045 www.puntorosso.it
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