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vivere a Vicenza, Thea ri-scrive
- Subject: vivere a Vicenza, Thea ri-scrive
- From: "Doriana Goracci" <doriana at inventati.org>
- Date: Sun, 28 Jan 2007 18:34:27 +0000
- Bounce-to: "Doriana Goracci" <doriana at inventati.org>
Ci siamo conosciute in rete con Thea, lei mi ha raccontato che dai primi dello scorso novembre scriveva al sindaco, non le ha mai risposto. Poi vi è arrivata la sua lettera, l'ho girata era la signora che raccontava come si trasforma una città...lei e le sue due amiche non è che non hanno nulla da fare, ma amano la cultura, la loro città Vicenza, non amano per niente la guerra e tantomeno il disprezzo per i beni collettivi, e allora prendono spunto dai testi e dalle musiche che amano di più, discutono fra loro, fanno turni in piazza e scrivono, continuano a scrivere a "loro", ma ora leggiamo anche noi. Doriana Goracci ________________________________________________________ Si, è proprio così. Sembra una favola eppure non lo è. Ora la grande finanza di muove così. Io ti do questo se tu mi dai quello. Io ti concedo i miei favori se tu mi concedi i tuoi..e noi qui a Vicenza sappiam bene aggrazziarci le volontà altrui e farci ben volere. Vicenza, una città unica nel suo genere. No, miei cari lettori, non stiamo parlando dei beni dell'Unesco, non stiamo parlando di ville Palladiane, di antichi viali alberati progettati e studiati dal nostro Andrea, non facciamo riferimento al Canova, al Tiepolo, agli affreschi che han saputo sopravivvere a tante guerre. Insomma, per essere chiari...stiamo parlando di economia. Se costruite la base..ma solamente se la costruite, noi vi daremo una sede universitaria...Americana s'intende. Privata e molto costosa (tra le righe) il cui diploma di laurea probabilmente non verrà nemmeno riconosciuto dalle istituzioni italiane pertanto equivalerà ad un foglia di carta bianca! (sempre tra le righe) E così, con questa promessa, si sono aggrazziati le associazioni degli Industriali, delle Piccole e Medie Imprese..dei figlio di coloro che all'università privata ci potranno andare...mentre chi conserva i soldi di anni di duro lavoro ed i sogni di una vita...i figli di costoro potranno continuare a scegliere tra i più rinomati atenei nella storia della cultura; Padova e la Ca'Foscari di Venezia, per aggiungere Verona, Trento, Bologna, Ferrara, Mantova dove lauree specialitsiche permettono di accedere a professioni che nell'immaginario collettivo forse nemmeno potremmo pensare! Insomma, la presenza delle nostre università con tanto di storia viene sminuita e tradita dal potere dei soldi? E se a Vicenza ampliassimo gli atenei di Padova (con facoltà scientifiche) e Verona (con facoltà umanistiche) e gli appartamenti sfitti che i cittadini di Vicenza attendono poter affittare ai soldati della 173a Brigata invece gli affittassero agli studenti universitari? E se un via vai di giovani aumentasse l'uso dei trasporti pubblici incentivando le nostre aziende a migliorare i loro servizi (riducendo l'uso delle auto) magari anche procurando nuovi posti di lavoro? E se i negozi del centro rivolgessero la loro attenzione a migliaia di giovani studenti universitari incuriositi dalla vita, gioviali e sereni? E se le nostre biblioteche riempissero le loro aule di lettura? E se questi nuovi atenei avessero necessità di professori e professoresse, lettori e lettrici, personale amministrativo, segretarie, assistenti, personale adetto alle pulizie e magari anche cuochi, camerieri e quant'altro per una ottima mensa universitaria? Quanti posti di lavoro porterebbero? E se gli atenei di Padova e Verona occuppassero antichi palazzi del centro per farli tornare a vivere? E se i nostri studenti potessero laurearsi entro i tre anni e portassero nuove professioni e nuovi intenti alla cittadina? E se potessimo veramente chiamare Vicenza Città d'Arte e di Cultura? E se molti più giovani fossero così incentivati ad andare all'università avendola vicino a casa anzichè dover aggravare sul bilancio famigliare magari per trasferirsi altrove per studiare? E se le nostre famiglie fossero un punto di riferimento per tutto questo? Se nascessero nuove associazioni per assistere allo studio? Nuovi circoli culturali? Se portassimo concerti a Vicenza, spettacoli teatrali, attori ed attrici di fama internazionale e riuscissimo a riempire tutti quegli spazi che solitamente vengono poco utilizzati? E se incentivassimo gli atenei a scambi culturali con altre università Europee o extra-europee ed i nostri studenti potessero viaggiare all'estero e Vicenza potesse ospitare studenti stranieri e magari anche le loro famiglie? Non pensate che il volto di Vicenza potrebbe veramente cambiare...in un volto di PACE anzichè di GUERRA? Non pensate che lo sforzo sarebbe veramente minimo rispetto alla base militare più grande d'Europa? E non pensate che l'economia Vicentina tornerebbe a fiorire? E se riuscissimo a realizzare questo sogno insieme? Pensateci miei cari concittadini, e pensate a quello che potrebbe voler dire per il futuro....non solo dei nostri figli ma anche dei nostri nipoti! Cordialmente, Thea Valentina Gardellin)
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