Fw: [traduttoriperlapace] Vicenza



Rigiro perche' leggendo la lettera scritta da Thea sembra di essere e vivere la triste realta' che vive Vicenza.
 
----- Original Message -----
Sent: Wednesday, January 17, 2007 10:17 AM
Subject: [traduttoriperlapace] Vicenza


Riceviamo dalla Scuola di pace e inoltro in lista.
C'è qualche vicentino che ha voglia di scrivere qualcosa per il nostro blog su questa ignobile e vigliacca decisione di Prodi e sulla resistenza della città?

Ciao
A

Come si vive in una città che ospita una base
NATO?

Inoltriamo la lettera inviata da Thea
Valentina Gardellin al Sindaco di Vicenza, il 4 Novembre del
2006.

Un'opportunità per riflettere, da un altro punto di
vista, sugli avvenimenti di questi giorni a Vicenza

Per comunicare
con Thea:

info@zeamays.it
cellulare: 339 -
7868833

Gentile Sindaco Hullweck,

Gentile Vice Sindaco,

Gentili Signori e Signore del Consiglio Comunale che avete votato a
favore della base,

Vi scrivo con la viva speranza che questa lettera
aperta possa fare leva sulla vostre coscienze visto che nessuno intervento, dal
più silente e timido al più rumoroso di ieri sera, v'abbia influenzato a
sufficienza per farvi cambiare idea in merito alla base militare Dal Molin.

Non che ritenga questa lettera più importante di molte altre che
sicuramente avrete ricevuto e che ancora avete da ricevere...
sarà una
lettera come infinite altre e ad essa darete il peso che riterrete "giusto"
dare...però ve la debbo scrivere con la speranza che essa possa almeno
insinuarsi laddove i tamburi, le pentole e i cucchiai della manifestazione
rumorosa di ieri sera non sono riusciti a penetrare.
La vostra sordità mi ha
lasciata sconcertata, e sconcertata è parola piccola rispetto a come mi sento
nell'intimo.

Avete tutta la mia disapprovazione, ogni
singola cellula del mio corpo disapprova la vostra decisione.
Se fossi
ancora vivo Gandhi, ahimé per voi, avrebbe sicuramente preso carta e penna alla
mano e v'avrebbe indirizzato una lettera non tanto dissimile dalla
mia.

Le genti acquistano bandiere per la pace, magari
l'avete fatto anche voi appendendo una bandiera multicolore alle finestre del
Municipio, per dissentire.
Eppure ieri, dietro a vetri illuminati da gran
galà, riflettendo rettangoli di luce sulla bellissima piazza delle vostre
signorie, osservandoci come s'osservano le bestie rinchiuse allo zoo, magari con
qualche sorriso di scherno, avete aggiunto altri favori alle guerre in corso,
avete approvato, alimentato, nutrito e cullato le future guerre che ancora
vivono sommerse tra i pensieri dei potenti.

Vi
ricordate qualche anno fa?
Qualche anno fa quando passavano i convogli USA
sulle rotaie delle nostre ferrovie?
Ricordate i giovani No-global, i
disobbedienti che si sdraiavano su di esse in attesa dell'arrivo dei treni
carichi di missili a testata nucleare che dovevano attraversare il territorio
vicentino?
Avete ricordato questo ai Vicentini?


Avete preso atto di tutti i soprusi a cui siamo soggetti, giorno dopo
giorno, ascoltando le notizie ammorbidite dei telegiornali, ammorbidite
altrimenti non potremo nemmeno portare un tozzo di pane alla bocca dalla
vergogna per quanto avviene intorno a noi.
Siete veramente consapevoli delle
quantità di morti che le guerre portano con se?

Siete veramente consapevoli della responsabilità che
comporterà una base militare americana, la base militare americana più grande
d'Europa?
Sapete cosa vorrà dire questo?

Avete cavalcato la moneta, l'euro.

Avete voluto che le genti credessero alla storia di una
miglioria economica nel vicentino che questi militari porteranno con se...ma
dove, chiedo dove?

Già adesso acquistano quasi tutto internamente alla
base.
Tutto quanto serve loro arriva direttamente dagli USA eccetto qualche
particolare.

E di sera?

Li vediamo forse nelle nostre pizzerie o
nei nostri ristoranti a condividere pasti conviviali con noi?
Li vediamo nei
nostri cinema, nelle nostre biblioteche, nelle nostre scuole, nei nostri
supermercati?

Li vediamo condividere la loro base con noi se non per il
4 Luglio quando tengono sveglia la città a suon di fuochi d'artificio?

Ah, si, ecco dove li vediamo...qualche volta alla sera, ubriachi fradici
nei bar, a spaccare vetrine ed a provocare incidenti dove la polizia Italiana
NON può intervenire ed essi, i giovani soldati statunitensi, vengono
immediatamente portati via....nuovamente all'interno della base.

Certo,
questi saranno i problemi che aumenteranno con un numero doppio di soldati in
circolazione...e noi...anzi no....e voi...anziché alimentare la pace mondiale e,
se vogliamo essere più egoisti, la pace vicentina...avete votato
SI!

Avete pensato al futuro oppure avete riflettuto
solamente sul presente, sul luogo in cui vi trovate ora, il ruolo che
ricoprite in questo momento?

E l'aumento del traffico
con le auto di 5000 soldati che scorazzano per la nostre vie in circa di nuove
ebbrezze?
Ed i parcheggi per queste auto visto che, come avete sostenuto nei
confronti dei vicentini, loro, gli americani, porteranno una florida economia,
dove parcheggeranno le loro 5000 autovetture mentre faranno i loro abbondanti
acquisti in centro a Vicenza?
Ed i servizi ospedalieri?

Ed i soldi dei cittadini, le tasse sui rifiuti, l'ICI e
quant'altro versiamo per contribuire a migliorare i servizi...questi dove
saranno investiti?
Per i cittadini di Vicenza oppure per la costruzione
della base militare?

Ed i comuni limitrofi a Vicenza?
I comuni
maggiormente interessati, investiti dalla costruzione della base, come mai i
loro sindaci non sono stati invitati al Consiglio Comunale di ieri sera?

Personalmente ritengo avessero tutto il diritto di difendere il proprio
territorio.


Bush e le sue "grandi" guerre.

E' vero quando si dice che è l'economia della guerra a
fare girare il mondo, a determinare i tempi ed i luoghi in cui ammazzare le
genti.

E' vero che l'economia americana si basa sopratutto
sull'economia della guerra...ma non come avete voluto far intendere voi nel
sottolineare quanto l'economia vicentina ne potrebbe trarre vantaggio da una
base militare di tali dimensioni.

Non stiamo parlando di ristorazione, di ceramiche, monili
in oro oppure mobili d'antiquariato, stiamo parlando di bombe, di missili, di
mine anti-uomo, di tanks, di navi da guerra, di anfibi, di paracaduti, di
cinturoni, di pallottole, di bambini che camminano ignari e che esplodono su
mine costruite in qualche industria bresciana..e loro..i bimbi Afgani, Iracheni,
i bambini del Darfour, della Somalia, del Libano...resteranno senza arti, senza
occhi, senza labbra, senza occhi con cui poter guardare in volto i
colpevoli.....ed in parte, con la vostra decisione di ieri sera, avete nutrito
queste guerre.


Un giorno, forse, se mi sarà data l'opportunità, potrò
recarmi in una zona di guerra....così come avreste dovuto fare voi prima di ieri
sera.
Io ci vorrei andare per la pace, vorrei abbracciare coloro che hanno
perduto tutto, vorrei farli ancora sentire importanti per qualcuno, per
me, sebbene io in realtà sia un semplice nessuno che voi avete tradito con
il vostro voto!


Cordialmente,


Thea Valentina Gardellin

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Andrea Spila
Translators for Peace
Traduttori per la Pace [http://www.traduttoriperlapace.org]
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