Riceviamo dalla Scuola di pace e inoltro in lista.
C'è qualche
vicentino che ha voglia di scrivere qualcosa per il nostro blog su questa
ignobile e vigliacca decisione di Prodi e sulla resistenza della
città?
Ciao
A
Come si vive in una città che ospita una base
NATO?
Inoltriamo la lettera inviata da Thea
Valentina Gardellin
al Sindaco di Vicenza, il 4 Novembre del
2006.
Un'opportunità per
riflettere, da un altro punto di
vista, sugli avvenimenti di questi giorni a
Vicenza
Per comunicare
con Thea:
info@zeamays.it
cellulare: 339 -
7868833
Gentile Sindaco Hullweck,
Gentile Vice
Sindaco,
Gentili Signori e Signore del Consiglio Comunale che avete
votato a
favore della base,
Vi scrivo con la viva speranza che questa
lettera
aperta possa fare leva sulla vostre coscienze visto che nessuno
intervento, dal
più silente e timido al più rumoroso di ieri sera, v'abbia
influenzato a
sufficienza per farvi cambiare idea in merito alla base
militare Dal Molin.
Non che ritenga questa lettera più importante di
molte altre che
sicuramente avrete ricevuto e che ancora avete da
ricevere...
sarà una
lettera come infinite altre e ad essa darete il peso
che riterrete "giusto"
dare...però ve la debbo scrivere con la speranza che
essa possa almeno
insinuarsi laddove i tamburi, le pentole e i cucchiai
della manifestazione
rumorosa di ieri sera non sono riusciti a penetrare.
La vostra sordità mi ha
lasciata sconcertata, e sconcertata è parola
piccola rispetto a come mi sento
nell'intimo.
Avete tutta la mia
disapprovazione, ogni
singola cellula del mio corpo disapprova la vostra
decisione.
Se fossi
ancora vivo Gandhi, ahimé per voi, avrebbe
sicuramente preso carta e penna alla
mano e v'avrebbe indirizzato una
lettera non tanto dissimile dalla
mia.
Le genti acquistano bandiere
per la pace, magari
l'avete fatto anche voi appendendo una bandiera
multicolore alle finestre del
Municipio, per dissentire.
Eppure ieri,
dietro a vetri illuminati da gran
galà, riflettendo rettangoli di luce sulla
bellissima piazza delle vostre
signorie, osservandoci come s'osservano le
bestie rinchiuse allo zoo, magari con
qualche sorriso di scherno, avete
aggiunto altri favori alle guerre in corso,
avete approvato, alimentato,
nutrito e cullato le future guerre che ancora
vivono sommerse tra i pensieri
dei potenti.
Vi
ricordate qualche anno fa?
Qualche anno fa quando
passavano i convogli USA
sulle rotaie delle nostre ferrovie?
Ricordate i
giovani No-global, i
disobbedienti che si sdraiavano su di esse in attesa
dell'arrivo dei treni
carichi di missili a testata nucleare che dovevano
attraversare il territorio
vicentino?
Avete ricordato questo ai
Vicentini?
Avete preso atto di tutti i soprusi a cui siamo soggetti,
giorno dopo
giorno, ascoltando le notizie ammorbidite dei telegiornali,
ammorbidite
altrimenti non potremo nemmeno portare un tozzo di pane alla
bocca dalla
vergogna per quanto avviene intorno a noi.
Siete veramente
consapevoli delle
quantità di morti che le guerre portano con se?
Siete veramente consapevoli della responsabilità che
comporterà una
base militare americana, la base militare americana più grande
d'Europa?
Sapete cosa vorrà dire questo?
Avete cavalcato la moneta, l'euro.
Avete voluto che le genti credessero alla storia di una
miglioria
economica nel vicentino che questi militari porteranno con se...ma
dove,
chiedo dove?
Già adesso acquistano quasi tutto internamente alla
base.
Tutto quanto serve loro arriva direttamente dagli USA eccetto
qualche
particolare.
E di sera?
Li vediamo forse nelle
nostre pizzerie o
nei nostri ristoranti a condividere pasti conviviali con
noi?
Li vediamo nei
nostri cinema, nelle nostre biblioteche, nelle
nostre scuole, nei nostri
supermercati?
Li vediamo condividere la
loro base con noi se non per il
4 Luglio quando tengono sveglia la città a
suon di fuochi d'artificio?
Ah, si, ecco dove li vediamo...qualche volta
alla sera, ubriachi fradici
nei bar, a spaccare vetrine ed a provocare
incidenti dove la polizia Italiana
NON può intervenire ed essi, i giovani
soldati statunitensi, vengono
immediatamente portati via....nuovamente
all'interno della base.
Certo,
questi saranno i problemi che
aumenteranno con un numero doppio di soldati in
circolazione...e
noi...anzi no....e voi...anziché alimentare la pace mondiale e,
se vogliamo
essere più egoisti, la pace vicentina...avete votato
SI!
Avete
pensato al futuro oppure avete riflettuto
solamente sul presente, sul luogo
in cui vi trovate ora, il ruolo che
ricoprite in questo momento?
E
l'aumento del traffico
con le auto di 5000 soldati che scorazzano per la
nostre vie in circa di nuove
ebbrezze?
Ed i parcheggi per queste auto
visto che, come avete sostenuto nei
confronti dei vicentini, loro, gli
americani, porteranno una florida economia,
dove parcheggeranno le loro 5000
autovetture mentre faranno i loro abbondanti
acquisti in centro a Vicenza?
Ed i servizi ospedalieri?
Ed i soldi dei cittadini, le tasse sui
rifiuti, l'ICI e
quant'altro versiamo per contribuire a migliorare i
servizi...questi dove
saranno investiti?
Per i cittadini di Vicenza
oppure per la costruzione
della base militare?
Ed i comuni limitrofi
a Vicenza?
I comuni
maggiormente interessati, investiti dalla
costruzione della base, come mai i
loro sindaci non sono stati invitati al
Consiglio Comunale di ieri sera?
Personalmente ritengo avessero tutto il
diritto di difendere il proprio
territorio.
Bush e le sue
"grandi" guerre.
E' vero quando si dice che è l'economia della guerra a
fare girare il mondo, a determinare i tempi ed i luoghi in cui ammazzare le
genti.
E' vero che l'economia americana si basa sopratutto
sull'economia della guerra...ma non come avete voluto far intendere voi nel
sottolineare quanto l'economia vicentina ne potrebbe trarre vantaggio da una
base militare di tali dimensioni.
Non stiamo parlando di
ristorazione, di ceramiche, monili
in oro oppure mobili d'antiquariato,
stiamo parlando di bombe, di missili, di
mine anti-uomo, di tanks, di navi
da guerra, di anfibi, di paracaduti, di
cinturoni, di pallottole, di bambini
che camminano ignari e che esplodono su
mine costruite in qualche industria
bresciana..e loro..i bimbi Afgani, Iracheni,
i bambini del Darfour, della
Somalia, del Libano...resteranno senza arti, senza
occhi, senza labbra,
senza occhi con cui poter guardare in volto i
colpevoli.....ed in
parte, con la vostra decisione di ieri sera, avete nutrito
queste
guerre.
Un giorno, forse, se mi sarà data l'opportunità, potrò
recarmi in una zona di guerra....così come avreste dovuto fare voi prima di
ieri
sera.
Io ci vorrei andare per la pace, vorrei abbracciare coloro
che hanno
perduto tutto, vorrei farli ancora sentire importanti per
qualcuno, per
me, sebbene io in realtà sia un semplice nessuno che voi avete
tradito con
il vostro voto!
Cordialmente,
Thea
Valentina
Gardellin
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Andrea
Spila
Translators for Peace
Traduttori per la Pace [http://www.traduttoriperlapace.org]
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