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Newsletter dicembre 2006
- Subject: Newsletter dicembre 2006
- From: "Ufficio Stampa CPP" <ufficio.stampa at cppp.it>
- Date: Fri, 29 Dec 2006 18:48:50 +0100
Newsletter n°2 - Dicembre 2006 Per educare... Cosa è cambiato oggi nell’educare? È cambiato il rapporto tra autorità e libertà. Una certa paura e incertezza nell’uso del potere educativo adulto ha generato una deriva rinunciataria, una educazione liquida, senza ancoraggi per adulti e bambini. Il fraintendimento tra potere e dominio, tra conflitto e violenza, tra limite e danno ha prodotto una generazione di adulti senza coraggio, senza progetto, che non vuole correre rischi, temendo le reazioni di figli e alunni. L’ambivalenza tra l’ansia di instaurare relazioni e il timore di restarne impigliati, a motivo della stabilità e della responsabilità, è vissuto come limitazione della libertà e delle infinite opportunità E’ saltato il meccanismo che regola il rapporto tra diritti e doveri, tra possibilità di desiderare e il limite che la realtà e le relazioni ci chiedono. È cambiata la funzione comunitaria e generazionale dell’educazione. Un certo spostamento sul bambino della centralità fondativa dell’educazione (cioè i bambini fondano e determinano l’educazione) ha prodotto una visione personalistica (cioè valida solo per un determinato adulto e per un determinato bambino) che ha sciolto la comunità dalla responsabilità di tramandare, trasformare e integrare le pratiche educative, delegando agli addetti ai lavori (genitori e insegnanti) e agli esperti (psicologi e pedagogisti) il compito di valutare, orientare e curare. L’educare si gioca così in un presente singolare, autorefenziale (ciò che mi va bene è anche giusto), semplificato (inibire la complessità della relazione educativa attraverso la riduzione a problema o comportamento problematico), immanente/puntuale (perdere di vista la processualità evolutiva genera come esito il bambino già grande e l’adulto ancora bambino). Non rimane che delegare ai professionisti il compito di educare, cioè diagnosticare, curare, medicalizzare. I criminologi diventano i veri esperti dell’educare, a loro viene chiesto di agire a valle di un processo che viene letto come degenerazione patologica. È cambiato che l’agire autobiografico prevale sull’agire educativo. Le aspettative compensative dell’adulto orientano verso scelte che incentivano o inibiscono nel bambino la possibilità di sintonizzarsi con il proprio processo evolutivo. La ricerca del consenso e dell’approvazione da parte del bambino sposta l’adulto verso pratiche che puntano al persuadere (“allora siamo d’accordo?”), al lasciare decidere (“cosa vuoi fare?”) e al gioco come recupero di un’assenza (“Scappo a casa a giocare con mio figlio!”). L’azione educativa sembra così destinata a dovere confermare nell’adulto che sta operando bene, che il suo bambino/alunno non subirà traumi di cui potrebbe sentirsi in colpa e che la sua storia educativa sarà definitivamente riscattata da mancanze o privazioni. <http://www.cppp.it/scheda_staff.asp?idstaff=2>Paolo Ragusa Proposte formative del CPP <http://www.cppp.it/seminari.asp>La gestione educativa dei conflitti. <http://www.cppp.it/staff.asp>Paolo Ragusa - Emanuela Cusimano - Piacenza, 20 gennaio 2007 <http://www.cppp.it/seminari.asp>L'album dei ricordi: fotografie in azione. <http://www.cppp.it/staff.asp>Anna Boeri - Piacenza, 20 gennaio 2007 <http://www.cppp.it/seminari.asp>Le malattie dell'educazione. <http://www.cppp.it/staff.asp>Daniele Novara - Piacenza, 27 gennaio 2007 La gestione dei conflitti nel gruppo sportivo Massimo Ferrari - Lucia Castelli - Piacenza, 17 febbraio 2007 <http://www.cppp.it/specializzazione.asp>Corso di Specializzazione - Anno 2007 (XI edizione) <http://www.cppp.it/specializzazione.asp>Consulenza Maieutica nella gestione dei conflitti. Per imparare una nuova competenza professionale nella conduzione delle evenienze conflittuali in vari contesti. Sono aperte le pre-iscrizioni e i colloqui fino al 26 gennaio 2007 Per informazioni sui corsi proposti consultare il sito <http://www.cppp.it/>www.cppp.it oppure contattare il nostro Istituto via mail <mailto:info at cppp.it>info at cppp.it o al seguente numero 0523498594 Nel territorio Per il quarto anno consecutivo Il CPP - Centro Psicopedagogico per la Pace e la gestione dei conflitti seguirà attraverso supervisione scientifica e consulenze le direttrici dei <http://www.doremibaby.it/>Nidi Doremibaby di Milano, per consolidare la coesione pedagogica tra le diverse sedi e per implementare la capacità di risposta alle evenienze problematiche. La formazione 2006/2007 vertirà sui seguenti temi: Le emozioni nel lavoro educativo 0-6, Le intelligenze multiple di Howar Gardner, le fasi di sviluppo cognitivo di Jean Piaget e l'evoluzione sociale della famiglia negli ultimi 50 anni verso le funzioni educative dei genitori. Per avere informazioni sul progetto <mailto:info at cppp.it>info at cppp.it Ti suggeriamo di leggere ... P. Cosolo Marangon - P.Ragusa, <http://www.cppp.it/pubblicazioni.asp>Ginocchia sbucciate <http://www.cppp.it/pubblicazioni.asp>interviste sull'educazione, Editrice Berti, Piacenza 2006 LA RIVISTA CONFLITTI HA MOLTE SORPRESE PER VOI! SCOPRI IL <http://www.cppp.it/rivista/index.asp>PIANO EDITORIALE 2007 TRATTEREMO IL CONFLITTO E I SUO RISVOLTI IN CONTESTI DIVERSI: La sicurezza del cittadino e l'educazione ai conflitti La gestione dei conflitti nel settore sanitario La gestione dei conflitti nell'attività sportiva Il conflitto organizzativo nei luoghi di lavoro I conflitti nell'intimità: la coppia scoppia? Ufficio Stampa Centro Psicopedagogico per la pace e la gestione dei conflitti Via Campagna 83 - 29100 Piacenza tel. e fax 0523.498.594 <http://www.cppp.it/>www.cppp.it - <mailto:ufficio.stampa at cppp.it>ufficio.stampa at cppp.it Ai sensi del D.Lgs. 196/2003 si precisa che le informazioni contenute in questo messaggio e negli eventuali files allegati sono riservate e ad uso esclusivo del destinatario, per le finalità indicate nel messaggio stesso. Qualora il messaggio in questione Le fosse pervenuto per errore, La invitiamo ad eliminarlo dal Suo sistema, senza copiarlo ed a non inoltrarlo a terzi, dandocene gentilmente comunicazione. Grazie. (se non vuoLe ricevere più le nostre comunicazioni invii una mail all'indirizzo <mailto:ufficio.stampa at cppp.it>ufficio.stampa at cppp.it con oggetto "Cancellami")
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