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20/12 Genova: 240° ora in silenzio per la pace
- Subject: 20/12 Genova: 240° ora in silenzio per la pace
- From: "norma" <norma.b at libero.it>
- Date: Wed, 20 Dec 2006 10:40:53 +0100
Agli organi di informazione - con preghiera di pubblicazione e diffusione Rete controg8 per la globalizzazione dei diritti Domani mercoledì 20 dicembre, dalle 18 alle 19 , sui gradini del palazzo ducale di Genova, un'ora in silenzio per la pace. Incollo di seguito il volantino che verrà distribuito Afghanistan, ma perché? Manca ormai poco tempo alla discussione parlamentare sul rifinanziamento della missione in Afghanistan; discussione che nello scorso luglio, come si ricorderà, fu fonte di conflitto nel centro sinistra e fu troncata dall’aut aut del voto di fiducia. Vorremmo esaminare le ragioni "ufficiali" della guerra e provare a domandarci perché l’Italia dovrebbe continuare a violare l’articolo 11 della Costituzione (…."l’Italia ripudia la guerra….) rifinanziando la missione Cerchiamo Bin Laden? E’ facile condizionare l’opinione pubblica quando si possiedono giornali e televisioni. E certamente molti hanno dimenticato che la motivazione ufficiale per cui gli Stati uniti aggredirono l’Afghanistan cinque anni fa fu la ricerca di Bin Laden, accusato di essere il responsabile della strage dell’11 settembre. Chi se ne ricorda più ormai? Sulla strage più di un dubbio è stato avanzato; mentre è stato chiarito oltre ogni ragionevole dubbio il legame economico che, prima della strage, legava Bin Laden agli Stati uniti. Indignata per la strage, l’Italia fece parte della "coalizione dei volenterosi" che avrebbe dovuto snidare l’assassino dalle montagne dove si era rifugiato, e consegnarlo alla giustizia internazionale. Era una palese menzogna; ma anche se non lo fosse stata, che efficacia hanno dimostrato i militari? Non hanno snidato Bin Laden ma hanno massacrato, incarcerato e torturato (ricordate Guantanamo?) migliaia di civili. E li hanno dichiarati "talebani" di fronte alle televisioni che ne riprendevano i cadaveri Ci manda l’ONU? Uno degli alibi di chi vuole continuare la guerra è il mandato dell’ONU, lla più screditata delle organizzazioni internazionali: basti ricordare il gran numero di risoluzioni ONU sfacciatamente violate da Israele . E’ forse utile ricordare che l’Assemblea Generale dell’ONU non conta nulla; e che la sua politica è determinata dalle risoluzioni del Consiglio di sicurezza, guarda caso egemonizzato dagli Stati Uniti. Un esempio per tutti: la condanna della strage di Beit Hanoun in Palestina (18 morti di cui 13 della stessa famiglia), pronunciata dall’Assemblea Generale dell’ONU, è stata bloccata dal veto degli Stati uniti in Consiglio di Sicurezza ONU. La guerra in Afghanistan è una guerra della Nato, e serve a controllare i corridoi petroliferi e gasieri internazionali; e, secondo il ministro degli esteri, nel 2008 il comando sarà italiano, quasi meglio che vincere il premio Nobel. Esportiamo la democrazia? Nessun paese al mondo può definirsi inventore, depositario e custode della democrazia. Negli Stati uniti si reca a votare solo il 40% della popolazione, ed ogni elezione è gravata dal sospetto di brogli. Grande peso nelle elezioni ha la disponibilità economica del candidato.Viene affidato ad una sola persona un potere pressoché illimitato: ricordate la famosa valigetta che controlla le armi atomiche? E le favole sulle sulle armi di distruzione di massa che in Iraq non c’erano? E i servizi televisivi e gli articoli di giornale che raccontavano delle donne afgane che si erano tolte il burqa e degli uomini che si erano tagliati la barba? Tutta propaganda e bugie perché nulla di tutto questo è accaduto, anzi, le scuole femminili subiscono attentati quotidiani e le donne vengno considerate un gradino appena al di sopra degli animali. Infatti il governo messo in piedi dagli Stati uniti conta poco e comunque, se non proprio la svaria, applica qualcosa di molto simile. I civilissimi paesi occidentali hanno instaurato un sistema criminale di commercio internazionale che permette all’80% della popolazione di usare il 20% delle risorse mentre al restante 80% degli abitanti del pianeta non resta che il residuo 20% . E di quell'80% di popolazione fanno parte coloro che, per guerra, fame, persecuzione politica, finisce nei Centri di Permanenza Temporanea-CPT. Portiamo aiuti? Gli ospedali di Emergency, che curano senza alcuna distinzione tutte le vittime delle guerre, rifiutano protezione e collaborazione con i militari. L’Italia destina sempre meno risorse alla cooperazione internazionale e si appresta a votare una finanziaria che taglia tutto, tranne le spese militari. Vogliono prenderci in giro? Torna Berlusconi? Un’eventualità che nessun pacifista è disposto ad accettare. Ma perché, per salvare il governo, la giustizia ed il buon senso, tutto il centro sinistra non vota il ripristino della legalità costituzionale, e non interrompe subito la missione militare in Afghanistan? Via Subito dall’Afghanistan e Senza Chiedere il Permesso a Bush
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