ROMA. RESOCONTO DELLA MANIFESTAZIONE CONTRO LA VISITA DI OLMERT




ROMA. LA MANIFESTAZIONE CONTRO LA VISITA DI OLMERT

Roma. – Mercoledi pomeriggio, mentre nella capitale imperversava il lungo
corteo di macchine blindate che scortava il premier israeliano Olmert nelle
sue visite alle massime autorità italiane, a piazza SS. Apostoli si è
tenuto un SIT IN di protesta con un segno diametralmente opposto. Un lungo
striscione all’entrata della piazza annunciava “Olmert persona non gradita.
Palestina libera”. Dentro la piazza circondata da ingenti forze di polizia
e carabinieri (un centinaio i partecipanti al SIT IN), si sono alternati al
microfono attivisti di varie realtà che hanno animato la manifestazione
contro Olmert.

Piazza SS. Apostoli non è solo una piazza centrale ma è anche la sede
dell’Unione. Ai partiti che sostengono il governo è stato chiesto con
determinazione di fare qualcosa “di sinistra” sulla Palestina: revocare il
vergognoso embargo contro i palestinesi e revocare l’accordo di
cooperazione militare tra Italia e Israele. Non solo, il governo italiano
che ha ricevuto con tutti gli onori un criminale di guerra come Olmert, due
settimane fa ha negato il visto di ingresso al ministro palestinese
dell’informazione. Una forma di servilismo verso Israele e Stati Uniti a
cui ci aveva già abituati il governo Berlusconi. Sorprendente il numero di
giornalisti e telecamere presenti. Nonostante un comunicato apertamente
ironico, la “febbre” da combustione di qualsiasi cosa ha attraversato i
cameraman e i fotografi presenti facendoci sentire osservati e al centro di
potenziali riprese ogni volta che qualcuno si accendeva una sigaretta.

Abbiamo deciso di giocare con questa morbosità e prima di mandare in onda
le immagini reali di persone in carne ed ossa mutilate, ferite, uccise
dalle armi sperimentali israeliane a Gaza documentate dal video di Rai News
24, è stato approntato un cartoncino bianco con su scritto “Bruciamo
l’accordo militare Italia-Israele” ed è stato incendiato. Come un sol uomo
lo hanno ripreso e fotografato sul serio (!) tra gli sghignazzi e
l’incredulità di tutti i presenti. Lo schermo ha invece proiettato le
immagini reali degli effetti sulle persone delle nuove armi israeliane alle
quali l’Italia collabora direttamente o indirettamente con i suoi accordi
di collaborazione scientifica e militare con Israele.

In serata le agenzie hanno dimensionato a questo i loro resoconti ma anche
nel riportare la sintesi della conferenza stampa congiunta tra Olmert e
Prodi, hanno dovuto faticare nell’evidenziare elementi nuovi e
significativi (al di là di un lieve dissenso sul coinvolgimento o meno
della Siria nel negoziato) rispetto alla subalternità della politica estera
anche del nuovo governo italiano sul Medio Oriente. Nella stessa giornata
di ieri a Torino, è stata presentata una denuncia per crimini di guerra nei
confronti del premier israeliano Olmert.

La mobilitazione proseguirà nelle prossime settimane attraverso la campagna
di boicottaggio e disinvestimento dall’economia di guerra israeliana –in
particolare contro gli investimenti della Telecom – e con la petizione
popolare e di massa per la revoca dell’accordo militare tra Italia e
Israele. Resoconti del SIT IN di ieri sono riportati oggi da Manifesto e
Unità.



Buon lavoro a tutte e a tutti



Il Forum Palestina