FORUM PACE 2006 - GORIZIA, MONFALCONE, TRIESTE
- Subject: FORUM PACE 2006 - GORIZIA, MONFALCONE, TRIESTE
- From: Paolo Email <paolozuliani at email.it>
- Date: Wed, 13 Dec 2006 08:29:57 +0100
Forum pace 2006, organizzato dalla Provincia di Gorizia, dal CRELP - Coordinamento Regionale Enti Locali per la Pace del FVG, dall'Assessorato alla Pace della Regione FVG, in collaborazione con la Tavola della Pace del Friuli Venezia Giulia, continua la sua marcia la cui meta è quella di fornire a tutti i cittadini "di buona volontà" strumenti per decodificare la realtà, nella sua complessità.
Un'ermeneutica del reale è sicuramente stata la presentazione del libro edito da AltraEconomia e curato da Mani Tese, ieri sera a Monfalcone, presente uno degli autori, Roberto Sensi, presentato da un'infaticabile Elena Gerebizza, rappresentante della Campagna per la riforma della Banca Mondiale, dove in modo chiaro e brillante sono stati smascherati i falsi miti del libero commercio.
Oggi, a Gorizia, con inizio alle 17.30, presso la sede della Provincia, in Corso Italia n. 55, verrà invece presentato un libro sulla riconversione delle tante strutture militari dismesse in Friuli Venezia Giulia: simulacri di vecchie culture, non ancora del tutto sopite, che nel loro tragico decadere sono paradigmatiche di quanto sia effimero, transeunte, sostanzialmente inutile una qualsivoglia speranza di pace coltivata all'ombra della falsa sicurezza delle armi.
Allego le comunicazioni ed i report fatti da Emanuela Masseria, che con passione e competenza sta curando la parte di comunciazione del palinsesto.
Mandi!
Paolo Zuliani
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Report
Forum Pace 2006
12 dicembre- Gorizia
“Diritto d’asilo: seminario transnazionale Italia-Croazia-Slovenia”
Numerosi i rappresentanti chiamati questa mattinata ad intervenire al convegno sul “Diritto d’asilo: seminario transnazionale Italia-Croazia-Slovenia” organizzato in collaborazione con il Consiglio Italiano per i Rifugiati (CIR) nell’ambito del Forum Pace 2006. Il CIR è un'organizzazione umanitaria sorta nel 1990 allo scopo di coordinare e potenziare le azioni in difesa dei rifugiati e richiedenti asilo in Italia, avente anche la funzione di attuare programmi di assistenza e integrazione a favore di chi è stato costretto a fuggire dal proprio paese.
Al centro del dibattito goriziano è stato trattato in realtà un tipo di diritto che è materia ancora non regolata a livello normativo nazionale, ma che per questo ha richiamato l’attenzione di amministratori politici, membri di associazioni di difesa e accoglienza per i rifugiati come il Cir e anche altre di figure istituzionali come il prefetto di Gorizia, Roberto De Lorenzo. Per sopperire alla mancanza di una legge proveniente dal centro delle istituzioni di un Paese, (anche qui fanalino di coda in un contesto europeo), in molti hanno portato la propria esperienza e le proprie risposte locali.
Lo scopo congiunto alla base del Convegno è stato quello di ragionare sulla possibilità di intessere un sistema funzionale che permetta sia ai rifugiati di trovare un’adeguata sistemazione al momento del proprio ingresso in Italia, sia di fare in modo che queste soluzioni giuridiche possano essere in accordo con i Paesi di provenienza degli stessi richiedenti asilo.
C’è anche chi, come il Prefetto di Gorizia De Lorenzo, ha espresso di avere a cuore in particolar modo l’ordine socio-politico generale o chi predilige altri ambiti, come l’assessore alla Pace Roberto Antonaz, che ha in mente una più ampia concezione dei diritti su larga scala dell’immigrato, ma un argomento qui sollevato sulla quale si sono dimostrati tutti d’accordo è la centralità del rispetto dei diritti della persona e il bisogno di una cornice normativa che regoli l’accoglienza.
Significativa in tal senso è stata l’esperienza di Helga Pfelfer, rappresentante dell’ICS (Consorzio Italiano Solidarietà), che, in base all’introduzione delle Commissioni territoriali per i rifugiati, (quella di Gorizia, in particolare, per la Pfelfer è una delle migliori in Italia) ha riportato come i progetti che sostengono un sistema decentrato di accoglienza gestito dagli Enti locali abbiano dato buoni risultati sia per le comunità di riferimento sia per i richiedenti asilo, i quali hanno potuto contare così anche delle tutele legali e delle possibilità di inserimento lavorativo e scolastico nelle varie comunità di riferimento.
L’incontro di oggi è stato moderato da Christopher Hein, direttore CIR e tra i vari partecipanti sono intervenuti anche Marco Marincic, assessore alla Pace della Provincia di Gorizia, Barbara Domeneghetti, del CIR di Roma e Giovanni Iacono, avvocato Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione.
Nel pomeriggio, sempre alla Sala del Consiglio provinciale a partire dalle ore 15.30 fino alle 17.30, si è tenuto il “Work-shop italo- sloveno-croato. Cooperazione per la tutela dei rifugiati” al quale sono intervenuti l’assessore Marco Marincic , Christopher Hein, (presidente CIR) e Goranka Lalic, rappresentante di “Croatian Law Centre” di Zagabria.
Domani il Forum Pace si concluderà a Gorizia, sempre nella Sala del Consiglio Provinciale, con la presentazione del volume“Dal militare al civile. Ricerche e progetti per il recupero dei siti militari: la conversione preventiva della base USAF di Aviano”, di e con Andrea Licata.
Emanuela Masseria
<x-tad-bigger>OGGI</x-tad-bigger>
Oggi a Gorizia, alle ore 17.30 alla Sala del Consiglio Provinciale, Andrea Licata, dottorando in Politiche transfrontaliere presso l’Università di Trieste e Presidente del Centro Studi e Ricerche per la Pace dell’Università degli Studi di Trieste presenterà il volume da lui curato “Dal militare al civile. Ricerche e progetti per il recupero dei siti militari: la conversione preventiva della base USAF di Aviano”.
All’incontro parteciperanno anche Marco Marincic, assessore alla Pace della Provincia di Gorizia e Giuseppe Rizzardo, rappresentante dell’associazione “L’ambiente è vita”.
Il Centro Studi e Ricerche per la Pace dell'Università di Trieste (www.units.it/cusrp), qui rappresentato da Licata, dal 2000 organizza conferenze e promuove pubblicazioni sui temi della pace, dell'ecologia e della conversione dal militare al civile a Trieste e Gorizia. Il CSR ritiene che la ricerca per la pace costituisca un impegno prioritario per lo sviluppo di una cultura scientifica ed umanistica e che analizzi i fondamenti politici, sociali, economici e culturali della pace e ricerchi le cause strutturali e ravvicinate delle guerre. Questa istituzione condivide il principio "Si vis pacem para pacem", raccogliendo l'appello promosso dai Premi Nobel per la pace che invita a trasformare la cultura della guerra e della violenza in cultura della pace e della riconciliazione.
Il Centro inoltre valuta di particolare rilievo l'attività culturale e scientifica dell’Università degli Studi di Trieste, in quanto la collocazione geografica in una zona di confine stimola la sensibilità dei ricercatori verso il tema della pace. Qui dove le culture della guerra e dei nazionalismi hanno drammaticamente segnato i rapporti fra le popolazioni.
Emanuela Masseria
- References:
- [Fwd: Collegi del mondo unito]
- From: Marino <marino222 at virgilio.it>
- [Fwd: Collegi del mondo unito]
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