[Fwd: Convegno sui corpi civili di pace, 16 Dicembre]



-------- Messaggio Originale --------
Oggetto: 	Convegno sui corpi civili di pace, 16 Dicembre
Da: 	Giorgio Gatta <ggatta at racine.ra.it>

Parco della Pace di S. Anna di Stazzema, Comune di Stazzema, Gruppo F. Jagerstatter per la
Nonviolenza(Pisa), Centro Gandhi (Pisa), Centro Interdipartimentale di Scienze della Pace -
Università degli Studi di Pisa Tavola della Pace e della Cooperazione di Pontedera
Con il Patrocinio della Provincia di Pisa


*Sabato 16 Dicembre 2006, ore 14.30
Sala del Consiglio Provinciale, p.zza Vittorio Emanuele 2, Pisa




Partire senza armi:

Corpi Civili per l'intervento nonviolento nelle missioni di pace


Una giornata di discussione con:

*Giovanni Scotto*
Centro Studi Difesa Civile, docente Università di Firenze

*Carla Biavati*
Associazione Berretti Bianchi, Rete IPRI-Corpi Civili di Pace

*Riccardo Troisi*
Rete Lilliput,Rete Disarmo

 *Alberto Capannini*
Operazione Colomba

*Lisa Clark*
Beati i Costruttori di Pace

*Pasquale Dioguardi*
Peace Brigades International (PBI)

*Sen. Francesco Martone*
Commissione Affari Esteri del Senato

*Sen. Silvana Pisa*
Commissione Difesa del Senato



A partire dai primi anni 90, le modalità di intervento militare da parte
dell'Italia e delle altre nazioni occidentali sono profondamente mutate.
Abbiamo assistito, con una progressione sempre più  rapida, a una serie di
"missioni" all'estero, di volta in volta definite in modo sempre più
ipocrita, polizia internazionale, missioni di pace, guerre umanitarie...

Ma parallelamente è cresciuto, nel nostro paese e all'estero, un movimento
che si propone di sviluppare strumenti di intervento nei conflitti
internazionali senza armi, con modalità non armate e nonviolente. Questo
movimento ha radici profonde, in parte comuni a quello per l'obiezione di
coscienza al servizio militare; ma ci sono state anche esperienze dirette,
da parte di piccoli gruppi di volontari che in questi anni sono
effettivamente intervenuti in zone di conflitto acuto, in Kosovo, in
Colombia, in Africa, in Palestina.

Ora si apre una possibilità concreta, più che negli anni passati, per
realizzare un esperimento di intervento nonviolento "istituzionale", con
strumenti come i Corpi Civili di Pace di cui si discute in Parlamento e nel
Governo: esiste un grande interesse, anche internazionale, per questa
possibilità, che sarebbe un'assoluta novità a livello istituzionale, e
rafforzerebbe chi lotta per un ordine internazionale che rispetti i diritti
fondamentali degli individui e delle comunità.