Re: [pace] Contestato Zanotelli a Riva del Garda



a parte la contestazione sterile di questa gente (anarchici e libertari) ricordo a questi signori che Alex Zanotelli non è proprio il tipo da "tempi di complicità", la sua vita lo testimonia fin troppo bene e tendere le mani verso l'ingiustizia, passa proprio dal confronto con chi l'ingiustizia commette, confronto aperto e non blaterio inconcludente.

Saluti,
Davide Morano

2006/11/6, magius <gmagius at gmail.com>:
Vi invio per conoscenza un messaggio visto su Indymedia. Sono confuso,
come tanti, e non so più cosa pensare. Chi è dalla parte della
ragione?

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INTERROTTO CONVEGNO DI "MANI TESE" A RIVA DEL GARDA
by anarchici e libertari di Trento e Rovereto
Monday, Nov. 06, 2006 at 6:05 PM mail:

Interrotto un convegno di chi è contro l'ingiustizia ma ha un governo
per amico.

Domenica 5 ottobre, una quindicina di anarchici e libertari di Trento
e Rovereto ha interrotto il convegno di "Mani Tese" a Riva del Garda.
Al tavolo dei relatori erano seduti Alex Zanotelli, il vice-ministro
agli Affari Esteri, un deputato, Tonino Perna e un giornalista del
"The economist", tutti assieme a discutere del "ruolo dell'Italia
nello scacchiere mondiale". Il giorno prima, gli organizzatori "non
governativi " avevano invitato il presidente della Provincia Dellai e
un grosso dirigente delle Ferrovie s.p.a. Il ruolo del pubblico
(qualche centinaio di persone) era quello di ascoltare e, se del caso,
di mettere le proprie domande in un cestino: agli organizzatori
spettava poi il compito di farne una selezione da proporre ai
relatori. Due compagni sono saliti sul palco aprendo uno striscione
con la scritta "Nulla da chiedere al tavolo dei potenti", mentre gli
altri, a voce e con dei i volantini, invitavano i presenti a disertare
un "dibattito" in cui chi manda le truppe in Iraq, Afghanistan e
Libano discute amichevolmente con chi dice di essere per la pace.
Qualcuno del pubblico è uscito dalla sala per continuare a discutere,
mentre uno di "Mani Tese", dopo il solito carosello sul rispetto delle
opinioni altrui (la guerra non è una realtà di morte, ma soltanto
un'opinione…) ha definito i compagni "fascisti nonviolenti".

Questo il testo del volantino distribuito.


MANI TESE…ALL'INQUINAMENTO,
ALLO SFRUTTAMENTO, ALLA GUERRA

Se il mondo è quell'ammasso di rovine umane ed ecologiche che è, ciò
lo si deve anche e forse soprattutto al fatto che i poveri e i loro
pretesi difensori continuano a discutere con i potenti e i loro
difensori reali.
Che meraviglia sentire il presidente di "Mani tese" preoccuparsi
dell'ambiente, preceduto e salutato dal presidente della Provincia
Dellai, promotore di inceneritori, megaimpianti sciistici e di 200 km
di ferrovie ad Alta Velocità tra le montagne altoatesine e trentine!
Che meraviglia ascoltare il "pacifista" e "nonviolento" Alex Zanotelli
interrogarsi sul "ruolo dell'Italia nello scacchiere mondiale" assieme
al vice-ministro degli Affari Esteri, responsabile – per conto dei
petrolieri dell'Eni e degli industriali – delle missioni neocoloniali
in Afghanistan, Iraq e Libano!
Che meraviglia vedere seduti allo stesso tavolo chi è "senza terra" e
chi la terra se l'è accaparrata assieme ad una poltrona in parlamento;
chi ha conosciuto da vicino la ribellione zapatista e chi la
strumentalizza per fini elettorali, tacendo poi di fronte ai massacri
delle tante, troppe Oaxaca; chi si sporge pensoso "oltre il Novecento"
assieme ai funzionari di un sistema che, al ritmo dell'attuale
devastazione ambientale, rischia di non portare l'umanità oltre il
primo secolo del Duemila!
Nel mercato della "globalizzazione" (questo nome pudico per non dire
capitalismo, questo sotterfugio di neutralità – "Chi global?" – per
definire il presente ordine mondiale e la sua Blitzkierg economica e
tecnologica), i sommersi non sono l'eccezione da correggere: sono la
norma da sovvertire.
Questi dibattiti sono fumo negli occhi. Sono la falsa coscienza
vestita a festa. Sono come i bombardieri che distribuiscono
medicinali. Sono le chiacchiere moralistiche a cui partecipa
volentieri anche chi conosce una sola morale: quella del potere e del
denaro.
Chi vuole davvero tendere le mani contro l'ingiustizia, stia almeno
attento a chi le stringe.
Il tempo delle complicità è finito.

alcuni sostenitori della comunità umana

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Davide

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