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Newsletter Osservatorio Iraq: 20/2006
- Subject: Newsletter Osservatorio Iraq: 20/2006
- From: "redazione- osservatorioiraq" <redazione at osservatorioiraq.it>
- Date: Thu, 26 Oct 2006 13:56:07 +0200
Newsletter Osservatorio Iraq 20/2006: 11 - 25 ottobre 2006 Iraq, il prezzo della guerra Secondo la stima fatta da un team della Johns Hopkins University e pubblicata dalla rivista scientifica britannica Lancet, il conflitto iniziato nel marzo 2003 è già costato la vita ad almeno 650mila persone. Ma l’intervento militare in Iraq ha anche un costo in termini economici. Il prezzo più alto non lo hanno pagato gli Stati Uniti (che pure hanno speso 336 miliardi di dollari), ma il popolo iracheno, che – a causa della guerra e delle nuove politiche discriminatorie del Fondo monetario internazionale - ha perso il 40 per cento del proprio reddito nazionale e vive in una situazione di sempre maggiore indigenza. <http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=3142>Questa terribile disavventura ha ucciso un iracheno su 40 Richard Horton – Guardian <http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=3203>Il costo della guerra in Iraq Federica Di Carlo - L'Unità Online <http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=3226> <http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=3226>La guerra ha ridotto il reddito nazionale iracheno del 40 per cento Anna Bernasek - The New York Times <http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=3174>Cresce il numero degli iracheni indigenti Ikhlas Majid - Azzaman <http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=3199>Guerra economica: l’Iraq e il Fondo Monetario Internazionale Jeff Leys - CommonDreams.org La “normalità” impossibile Quella dei medici è una delle categorie più colpite dalla guerra in Iraq. Dal 2003 migliaia di operatori del settore sono fuggiti all’estero, mentre – tra quelli che sono rimasti - 250 sono stati rapiti e 65 uccisi, solo nel 2005. Non va meglio alle donne, che quando tentano di svolgere una professione rischiano di diventare vittime di rapimenti, stupri e omicidi “punitivi”, e ai giovani, che non hanno più la possibilità di fare progetti o condurre semplicemente una vita normale. <http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=3212>I medici implorano aiuto mentre gli iracheni muoiono senza motivo Jeremy Laurance - The Independent <http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=3171>Le donne irachene vittime nascoste di un conflitto brutale Peter Beamount - Observer <http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=3156>Le violenze continue congelano la vita dei giovani iracheni Sabrina Tavernise - The New York Times Il nuovo Iraq spaventa i vicini La recente legge irachena sul federalismo ha messo in allarme tutto il Medio Oriente. In una regione già nervosa per la probabilità di una guerra civile totale tra sunniti e sciiti si teme una possibile divisione dell’Iraq, che potrebbe compromettere i fragili equilibri dell’intera area. E per stabilizzare il Paese, il presidente Jalal Talabani fa appello proprio ai suoi vicini, ipotizzando una collaborazione con Siria e Iran <http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=3217>Il Medio Oriente teme la divisione dell'Iraq Liz Sly - Chicago Tribune <http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=3184>Talabani: un tavolo con Siria e Iran per stabilizzare l'Iraq Il Sole 24 Ore Iran, potenza emergente Con le sue dichiarazioni spregiudicate, il presidente Mahmud Ahmadinejad ha fatto dell’Iran il nuovo protagonista della politica mediorientale, una potenza regionale che non è possibile ignorare. Ma, almeno per ora, di dialogo tra Tehran e Washington non vi è traccia. Al contrario, esistono informazioni attendibili secondo cui l'Amministrazione Bush ed il Pentagono hanno iniziato lo spiegamento di un grosso "gruppo di attacco" navale nel Golfo Persico, che potrebbe preludere a un attacco contro la Repubblica islamica <http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=3131>Il mondo secondo Ahmadinejad “Facciamo un referendum su Israele” Lally Weymouth - Washington Post <http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=3081>Medioriente, è con l’Iran di Ahmadinejad che bisogna fare i conti Luca de Fusco - Pagine di Difesa <http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=3187>Segnali di Guerra Dave Lindorff - The Nation <http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=3078>La fragile tregua libanese e i tormenti di Israele Robert Malley - La Repubblica <http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=3154>Ricostruzione record targata Hezbollah Michele Giorgio - Il Manifesto <http://www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=3166>Gaza è una prigione. A nessuno è consentito di andarsene Patrick Cockburn - The Independent Per non ricevere più la newsletter <mailto:owner at unponteper.it?subject=cancellami>Clicca qui OsservatorioIraq.it è un progetto di'informazione della associazione Un ponte per... totalmente autofinanziato. Se vuoi che continui a vivere SOSTIENILO. PUOI SOTTOSCRIVERE ORA CLICCANDO QUI <http://www.unponteper.it/sostienici/form_e_payment.html?UP0128>http://www.unponteper.it/sostienici/form_e_payment.html?UP0128 Conto corrente postale 59927004 Conto Bancario 100790 ABI 05018 CAB 12100 CIN: P - Banca Popolare Etica intestati ad "Associazione Un ponte per..." causale : osservatorio iraq Contatti: <>www.osservatorioiraq.it - <mailto:redazione at osservatorioiraq.it>redazione at osservatorioiraq.it - telefono 0644702906 _______________________________________________ info_unponteper.it mailing list per cancellazioni o modifiche https://unponteper.it/mailman/listinfo/info_unponteper.it
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