COMUNICATO STAMPA URGENTE. Un altro soldato italiano ucciso in Afganistan



Un altro soldato italiano ucciso in Afganistan
Via subito le truppe dai teatri di guerra
Sabato 30 settembre manifestazione nazionale a Roma

Comunicato stampa

Un altro soldato italiano è stato ucciso in Afganistan e ed altri cinque
sono rimasti feriti. I militari italiani morti  sul fronte afgano salgono
così a sei in due anni (di cui tre in “incidenti stradali”) nel quadro
della missione NATO che vede coinvolto anche il nostro paese.
Da sempre il movimento contro la guerra – così come per l’Iraq - chiede il
ritiro immediato del contingente militare dall’Afganistan esprimendo
l’orientamento ampiamente maggioritario dell’opinione pubblica italiana.
Per questo motivi condanniamo con forza la decisione del governo Prodi di
mantenere i militari italiani in Afganistan, reiterato a luglio di
quest’anno con un tormentato voto del Parlamento.
"La missione in Afganistan è una operazione di guerra e di occupazione
della quale l’Italia non deve più rendersi complice" sostiene Walter
Lorenzi del Comitato per il ritiro dei militari "Nessun vincolo di fedeltà
alla NATO può più essere accettabile".
Da mesi gli Stati Uniti, impantanati in Iraq, hanno affidato alla missione
Isaf/NATO compiti di prima linea che sta producendo massacri documentati
tra la popolazione civile afgana (mascherati spesso da azioni contro i
talebani) e decine di morti tra i militari dei contingenti NATO.
Il governo si ostina a mantenere operativa questa missione che ha un sempre
maggiore costo umano ed economico. Si tagliano sanità, pensioni, salari e
si spendono centinaia di milioni di euro per le missioni militari
all’estero.
Il movimento contro la guerra scenderà in piazza sabato 30 settembre per
chiedere il ritiro immediato delle truppe italiane da tutti i teatri di
guerra (Iraq, Afganistan, Libano) e rilancia la mobilitazione in previsione
del rinnovo del mandato per la missione NATO in Afganistan a fine anno.
Chi ha votato a favore della missione militare in Afganistan deve oggi
sentirsi la piena responsabilità della morte dei soldati italiani e dei
civili afgani.

Comitato per il ritiro dei militari italiani
Per informazioni e documentazione :
<mailto:disarmiamoli at libero.it>disarmiamoli at libero.it;
<http://www.disarmiamoli.org/>www.disarmiamoli.org
Tel. 335 7698320