27/09 Genova: duecentoventottesima ora in sielnzio per la pace



Rete controg8
per la globalizzazione dei diritti

Mercoledì 27 settembre, dalle 18 alle 19, sui gradini del apalazzo ducale
di Genova, duecentoventottesima ora in silenzio per la pace.
Incollo di seguito il volantino che verrà distribuito

Tempo di finanziaria, tempo di tagli. A quali voci del bilancio? Sanità,
scuola, servizi, come al solito (di pensioni ne parleremo a parte, ma
sembra che ci sarà poco da stare allegri)

Solo una voce non viene mai tagliata: il bilancio del ministero della difesa.

Ad esso pare che verranno destinati 20 miliardi di euro, esclusi gli
stanziamenti extra bilancio: quelli, tanto per intenderci, che servono per
finanziare le missioni militari all’estero.

Dal 2000 ad oggi l’aumento è stato del 20 %.

L’Italia è tra i sette paesi del mondo che spendono di più per le forze
armate. Parliamo di 468 dollari l’anno per persona; più della Germania che
ne spende 401 (fonte : www.sipri.org ).

Anche i militari sono lavoratori, si obietterà; ma siamo proprio certi che
all’Italia serva un organico di 191.000 persone nelle forze armate? E siamo
certi che servano 103.803 soldati e 86.197 tra ufficiali e sottufficiali?
Quasi un comandante per ogni comandato? Più generali, in proporzione, di
quanti ne hanno gli Stati Uniti?

Nello scorso fine settimana gli aerei supersonici delle "frecce tricolori"
hanno inquinato l’aria e l’udito degli abitanti di Varazze e di Imperia. Ci
servono a qualcosa le frecce tricolori? Non sarebbe meglio qualche scuola,
qualche ospedale, qualche museo, qualche teatro? E non darebbero forse
altrettanta occupazione?

Generosa con le proprie forze armate, l’Italia lo è molto meno con i paesi
poveri: nel programma dell’Unione era scritto l’impegno ad aumentare gli
aiuti per lo sviluppo , che attualmente corrispondono allo 0.1% del PIL.
Berlusconi aveva stanziato 583 milioni di euro per il 2005, ma ne ha
effettivamente impiegato la metà.

Se il governo di centro sinistra non aumenterà l’esigua cifra stanziata da
Berlusconi spenderemo per la difesa 700 volte la cifra che spendiamo per
gli aiuti. Se volessimo davvero conquistare per il paese in cui viviamo un
ruolo internazionale di prestigio, dovremmo fare l’esatto contrario. E
convincere i nostri partner a fare altrettanto,anzichè adoperarci per
sospendere l’embargo per le armi in vendita alla Cina.

( Ti invitiamo a leggere, riprodotto quasi per intero sul retro sul retro
di questo volantino ,un interessante articolo di Giulio Marcon su questi
argomento, pubblicato sul Manifesto del 23 - 9- 2006. )