Rapporto di Amnesty sui deliberati attacchi di Hezbollah contro i civili israeliani



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COMUNICATO STAMPA
CS101-2006

AMNESTY INTERNATIONAL PUBBLICA UN RAPPORTO SUI DELIBERATI ATTACCHI DI
HEZBOLLAH CONTRO LA POPOLAZIONE CIVILE ISRAELIANA

Amnesty International ha pubblicato oggi un rapporto in cui accusa
Hezbollah di aver commesso gravi violazioni del diritto umanitario,
equivalenti a crimini di guerra, nel corso del recente conflitto con
Israele.

Il documento dell'organizzazione per i diritti umani, che segue un
rapporto sugli attacchi di Israele contro le infrastrutture civili
libanesi, rende evidente l'urgenza e la necessit di un'indagine completa e
imparziale delle Nazioni Unite sulle violazioni commesse da entrambe le
parti.

Durante un mese di conflitto, Hezbollah ha lanciato circa 4000 razzi sul
nord di Israele, uccidendo 43 civili, ferendone altri 33 e costringendo
centinaia di migliaia di persone a cercare riparo nei rifugi o a fuggire.
Circa un quarto dei razzi sono stati lanciati direttamente contro aree
urbane, compresi missili contenenti migliaia di biglie di metallo.

Nel corso dei colloqui coi ricercatori di Amnesty International, i
dirigenti di Hezbollah hanno affermato che il lancio di razzi sul nord di
Israele era una rappresaglia per gli attacchi contro i civili libanesi e
aveva l'obiettivo di fermare questi ultimi.

'La dimensione degli attacchi contro le citt e i villaggi israeliani, la
natura indiscriminata delle armi utilizzate e le dichiarazioni della
leadership di Hezbollah, che ha confermato l'intenzione di colpire i
civili, rendono fin troppo evidente che Hezbollah ha violato le leggi di
guerra' - ha affermato Irene Khan, Segretaria generale di Amnesty
International. 'Il fatto che Israele a sua volta abbia commesso gravi
violazioni non giustifica in alcuna maniera quelle compiute da Hezbollah.
Non devono essere i civili a pagare il prezzo della condotta di guerra
illegale dell'avversario'.

Il rapporto di Amnesty International, intitolato 'Sotto tiro: gli attacchi
di Hezbollah contro il nord di Israele', si basa sulle ricerche condotte
dall'organizzazione per i diritti umani in Israele e in Libano, attraverso
interviste con le vittime, l'esame di dichiarazioni ufficiali e una serie
di colloqui con autorit israeliane e libanesi e con alti dirigenti di
Hezbollah.

Le principali conclusioni di Amnesty International sono le seguenti:

- Hezbollah ha lanciato circa 900 razzi Katiuscia, la cui gittata e'
intrinsecamente inaccurata, contro aree urbane nel nord di Israele, in
chiara violazione del principio di distinzione tra obiettivi civili e
militari prevista dal diritto internazionale;
- Hezbollah ha usato razzi Katiuscia modificati per contenere biglie di
metallo, con l'obiettivo di causare il maggior numero possibile di morti e
feriti: uno di questi razzi ha ucciso otto operai delle ferrovie;
- le dichiarazioni di Hasan Nasrallah e di altri dirigenti di primo piano
di Hezbollah, secondo cui gli attacchi diretti contro la popolazione
civile israeliana erano una forma di rappresaglia, hanno violato il
divieto di attacchi diretti contro i civili, cosi' come quello di
rappresaglia contro i civili;
- la fuga della popolazione civile israeliana e l'esistenza dei rifugi ha
impedito che il numero delle vittime fosse piu' alto.

'Nel conflitto tra Hezbollah e Israele, la sofferenza dei civili di
entrambe le parti e' stata ripetutamente ignorata e i colpevoli sono
riusciti finora a evadere ogni responsabilit. Occorre giustizia se si
vuole prendere sul serio il rispetto delle regole di guerra: questo
significa chiamare i responsabili di crimini di guerra a rispondere del
proprio operato e garantire riparazione alle vittime' - ha dichiarato
Irene Khan.

Amnesty International continua a chiedere alle Nazioni Unite l'immediata
apertura di un'inchiesta completa, indipendente e imparziale sulle
violazioni del diritto umanitario commesse da entrambe le parti in
conflitto. L'inchiesta dovrebbe esaminare, in particolare, l'impatto del
conflitto sulla popolazione civile e avere come obiettivo l'individuazione
dei singoli responsabili di crimini di diritto internazionale e garantire
piena riparazione alle vittime.

Ulteriori aspetti della guerra, come l'accusa a Hezbollah di aver usato i
civili come copertura e quella a Israele di aver causato un elevato numero
di vittime tra i civili, verranno esaminati in successivi rapporti di
Amnesty International.

FINE DEL COMUNICATO
Roma, 14 settembre 2006

Il rapporto 'Sotto tiro: gli attacchi di Hezbollah contro il nord di
Israele' sar disponibile in lingua inglese, a partire dal 14 settembre,
all'indirizzo internet
http://web.amnesty.org/library/index/engmde020252006.

Per ulteriori informazioni, approfondimenti e interviste:
Amnesty International Italia - Ufficio stampa
Tel. 06 4490224 - cell. 348-6974361, e-mail: press at amnesty.it


















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