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EX-OBIETTORI DI COSCIENZA: PER LA LORO ASSOCIAZIONE L'ITALIA VIOLA LA NUOVA DIRETTIVA UE SULLE PARI OPPORTUNITA' LAVORATIVE
- Subject: EX-OBIETTORI DI COSCIENZA: PER LA LORO ASSOCIAZIONE L'ITALIA VIOLA LA NUOVA DIRETTIVA UE SULLE PARI OPPORTUNITA' LAVORATIVE
- From: "Ass.Tutela Diritti ex-Obiettori" <tutela_ex_obiettori at fastwebnet.it>
- Date: Mon, 18 Sep 2006 18:20:31 +0200
Comunicato stampa, 17 settembre 2006 PARI OPPORTUNITA' ED EX-OBIETTORI DI COSCIENZA ALLA (ormai scomparsa) LEVA OBBLIGATORIA: ESPOSTI ALLA COMMISSIONE UE ED UNA INTERROGAZIONE dell' On. CAPPATO AL PARLAMENTO EUROPEO PER LA RIMOZIONE DI OGNI DISCRIMINAZIONE SUL LAVORO. Se i cittadini di sesso maschile che hanno prestato servizio civile sostitutivo della leva obbligatoria restano discriminati in alcuni concorsi pubblici o nell'accesso ad alcune profesisoni, allora l'Italia viola la nuova direttiva 2006/54/CE del 5 luglio 2006 dell'Unione Europea riguardante l'attuazione del principio delle pari opportunità e della parità di trattamento fra uomini e donne in materia di occupazione e impiego L'Associazione Tutela Diritti ex-Obiettori, nata per sollecitare la rimozione delle discriminazioni e dei vincoli incostituzionali, soprattutto in ambito lavorativo, che ancor oggi (a 21 mesi dalla sospensione a tempo indeterminato della leva obbligatoria) gravano sugli 800.000 cittadini che hanno prestato servizio civile sostitutivo negli anni tra il 1973 e il 2004, per periodi variabili - a seconda delle varie norme in vigore- dai 10 ai 26 mesi, si rivolge all'Unione Europea. Sono stati inoltrati alla Commissione UE dieci esposti che ipotizzano, da parte della Repubblica Italiana , la violazione della Direttiva 2006/54/CE e della precedente Direttiva CEE n. 207 del 1976 relativa all'attuazione del principio della parità di trattamento fra gli uomini e le donne per quanto riguarda l'accesso al lavoro, alla formazione e alla promozione professionali e le condizioni di lavoro Lo Stato e gli Enti Locali in Italia continuano , in ogni concorso pubblico, a precludere agli ex-obiettori di coscienza l'accesso nelle forze dell'ordine, nelle polizie locali , o in altre professioni o specialità del pubblico impiego , spesso anche per mestieri per nulla attinenti all'uso delle armi per difesa personale. Vietato riferire la propria obiezione solo agli eserciti, e quindi (tra i tanti paradossi) : vietato fare il dentista in Marina, la guardia forestale, l'atleta nei gruppi sportivi della Polizia, il guardiaparco al Parco Nazionale del Gran Paradiso, lo specialista della polizia scientifica, il tecnico informatico nei carabinieri, in vigile urbano nell'80% dei comuni italiani. Su alcuni di questi recenti concorsi pubblici sono stati inoltrati nel mese di setembre 10 esposti alla Commissione UE, Direzione Generale Occupazione e Affari Sociali, per attivare procedure d'infrazione contro l'Italia. La preclusione al rilascio di licenze di pubblica sicurezza , nato come vincolo di coerenza con l'obiezione di coscienza e per scoraggiare obiezioni "di comodo", ha poi finito per produrre un'anomala discriminazione per centinaia di migliaia di cittadini di sesso maschile (raro caso di impari opportunità alla rovescia), che -per fare alcuni coloriti esempi- non possono usare un fucile lanciasiringhe se lavorano come veterinario o guardiaparco, non possono accedere ad un posto di vigile urbano in un comune che munisce il personale di pistola per difesa personale, non possono gestire un registro di carico/scarico di esplosivi a scopo civile se dirigono una miniera, non possono praticare sports olimpici come il tiro a segno, il biathlon o dirigere una fabbrica di air-bags per autovetture (considerati per legge esplosivi). 4 proposte di legge sono state depositate al Parlamento italiano per abrogare o modificare l'art. 15 della legge 230/98 sull'obiezione di coscienza, che contiene la ritorsione di Stato che vieta a chi ha fatto servizio civile sostitutivo come obiettore di esercitare anche i mestieri sopra menzionati. Il 28 agosto 2006 l'on . Marco Cappato, radicale della Lista Bonino eletto al Parlamento Europeo, ha depositato una interrogazione alla Commissione Europea per metterla a conoscenza delle discriminazioni lavorative in questione che colpiscono irragionevolmente 800.000 cittadini incensurati italiani. L'Associazione tutela diritti ex-obiettori ha chiesto su tutta la vicenda di poter incontrare il Ministro delle Pari Opportunià on. Pollastrini, per illustrare la problematica in tutti i suoi aspetti discriminatori. Associazione Tutela Diritti ex-Obiettori <http://www.dirittiexobiettori.org>www.dirittiexobiettori.org (sito web) <mailto:tutela_ex_obiettori at fastwebnet.it>tutela_ex_obiettori at fastwebnet.it
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