I: La fase successiva della guerra in Medio Oriente




----Messaggio originale----
Da: bonotto at clopd.univr.it
Data: 8-set-
2006 12.17 PM
A: <alfonsonavarra at virgilio.it>
Ogg: La fase successiva
della guerra in Medio Oriente

Alfonso, ti invio questo elaborato,
tratto da diversi interventi da siti
ufficiali e alternativi, per avere
una ampia visione delle cose che ci sono
sotto gli occhi, ma per le
quali raramente ne troviamo le ragioni ultime.

Saluti

T.Bonotto
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  Gli USA,  secondo Michel Chossudovsky, nell'articolo in
calce, The Next
Phase of the Middle East War, hanno sponsorizzato la
guerra la Libano, come
parte integrante di un loro piano di guerra
all'IRAN passando per la Siria.

  L'obiettivo di demolire le
infrastrutture libanesi era fondamentalmente di
preparare un corridoio
ad Israele per il Nord-Est della Siria.
  Le truppe ONU di stanza in
Libano rispondono direttamente in definitiva,
anche se non lo vogliono,
agli interessi di Israele...
  La Risoluzione 1701 del Consiglio di
Sicurezza dell'ONU, ha dato mandato
alle truppe non della sola NATO, e
questo segna il punto a favore della
militarizzazione del Libano...
preparazione di tutta una serie di eventi
previsti dagli USA

  Secondo
fonti ufficiali americane, USa e Inghilterra si preparano alla
guerra
contro IRAN e Syria. John Bolton Ambasciatore USa presso l'ONU ha già
disegnato i piani di tale processo. Rifiuto delle risoluzioni da parete
dell'Iran, attacco aereo degli USA e Britannici, in barba alle
risoluzioni
ONU e al veto di Russia e Cina.
  (Sembra questo un passo
decisivo verso una probabile estensione del
conflitto visto che Cina e
Russia si troverebbero alleate, contro gli USA e
Inghilterra e di
seguito i paesi occidentali. Un inizio di terza guerra
mondiale come
affermano i Radicali, non tanto per la mancata annessione di
Israele
alla UE, processo non certamente voluto del governo in carica,
quanto
per la estremizzazione della polarizzazione geo-politica).

  Infatti
vi sono notizie di ammassamenti di truppe inglesi alle frontiere
Iraniane.
  Il giorno dopo l'arrivo dei primi militari italiani in
Libano giunge la
notizia, riportata dai giornali, che Olmert non
ritirerà le colonie dalla
Cisgiordania come previsto dal piano Sharon e
come da programma con cui si è
insediato l'attuale governo, creando
un'altra situazione di violazione degli
accordi con i palestinesi,
segno forse di una strategia di lungo corso, alla
quale la UE non ha
ancora saputo aver chiare posizioni.

  Infatti nasceranno altri
insediamenti 400 abitazioni attorno a Gerusalemme
per isolarla dal
mondo arabo e vi saranno altri 300 appartamenti costruiti
in altre
località. Allo stesso tempo Olmert ora è disponibile a trattare con
Abu
Mazen. Strano che Olmert voglia occupare territori palestinesi e ora
accetta il colloquio con Mazen...

  Il Prof. Ismael Hossein-Zadeh,
riporta nel suo articolo in calce, Behind
the Plan to Bomb Iran,
'Dietro le quinte del bombardamento in Libano', la
seguente
considerazione:
  'Le linee guida dietro ai piani di guerra dei
'neocons' americani non
devono essere cercate nel grande discorso della
difesa della democrazia o
degli interessi nazionali ma negli interessi
particolari e nefandi,
camuffati attentamente dietro la denominazione
di  interessi nazionali.
Questi interessi speciali sono affari lucrosi
e dividendi stratosferici
dalla guerra e dal militarismo. Essi
includono sia gli interessi economici
(famosi come alleanza militare-
industriale) e  interessi geopolitici
(associati fortemente ai gruppi
Sionisti che pensano al  "Grande Israele"
nel Medio Oriente, o lobby
israeliane).

  Come i potenti beneficiari dei dividendi di guerra
vedono la pace e la
stabilità internazionale ostile ai propri affari ed
interessi, così anche
gli estremisti Sionisti proponitori della linea-
dura del "Grande Israele"
percepiscono la pace tra Israele ed i suoi
vicini arabi pericolosa per il
controllo sulla "Terra promessa di
Israele." La ragione di questa paura
della pace è che, secondo un
numero notevole di risoluzioni ONU, per pace si
intenderebbe il ritorno
di Israele ai confini pre-1967; ovvero, il loro
allontanamento dalla
West Bank e dalla striscia di Gaza.

  In questi frangenti e nuovi
sviluppi strategici il contingente militare in
Libano si troverebbe ad
avvalorare il lavoro di Israele, piuttosto che
mantenere l'equilibrio
per la pace e la ricostruzione del Libano.

  Vedremo come si
svilupperanno i prossimi eventi alla luce delle
valutazioni esposte.


Tarcisio Bonotto
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        The Next Phase of the Middle East War
        by Michel Chossudovsky
        September 4, 2006


  Global
Research Feature Article URL of this article:
http://www.globalresearch.
ca/index.php?context=viewArticle&code=CHO20060904&
articleId=3147


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  Behind the Plan to Bomb Iran
  by
Prof. Ismael Hossein-zadeh
  September 1, 2006

  URL of this article:
http://www.globalresearch.ca/index.php?
context=viewArticle&code=HOS20060901&
articleId=3120

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