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Inoltra: [FSF] il medioriente visto da joseph halevi
- Subject: Inoltra: [FSF] il medioriente visto da joseph halevi
- From: Lorenzo Dellacorte <l_coortis at yahoo.it>
- Date: Thu, 7 Sep 2006 15:59:58 +0200 (CEST)
--- tiziano cardosi <tcardosi at tiscali.it> ha scritto: > Da: tiziano cardosi <tcardosi at tiscali.it> > A: FSF <fsf at firenzesocialforum.net> > Oggetto: [FSF] il medioriente visto da joseph halevi > Data: Thu, 07 Sep 2006 13:05:31 +0200 > > > > From: "Joseph Halevi" > > > > Da Joseph Halevi > > > > /Invio con il permesso di pubblicarlo e farlo > circolare (ho deciso non > > esprimermi più per ora sul Manifesto in materia di > Medioriente perchè > > la situazione interna del giornale è troppo > contorta ed è inutile > > litigare e rompere amicizie e rapporti umani > stabiliti da circa un > > ventennio. Di conseguenza sul MO mi esprimerò > liberamente inviando di > > tanto in tanto dei pezzi dando la facoltà di > utilizzarli liberamente)./ > > > > * * > > _*Sul medioriente e la sinistra italiana > *_La sinistra italiana ufficiale, quella che sta al > governo e quella che > l'appoggia di fatto dall' esterno, come il > manifesto, si trova davanti > alla situazione mediorientale come un'imbarcazione > di fronte ad un > visibilissimo scoglio ma senza un equipaggio capace > di effettuare la > manovra di aggiramento. Il motore che spinge il > natante verso lo > schianto è la missione UE/ONU così come è stata > concepita ed attuata. > Quando i soldati UE/ONU si troveranno maggiormente > coinvolti nel > conflitto - coinvolgimento fisicamente iniziato con > l'attentato a Sidone > - vi sarà un duro scontro tra Francia ed Italia, > quest'ultima rimarràda > sola nei fatti e la sinistra entrerà in un mare di > ricriminazioni ed > accuse reciproche. Infatti la Francia cercherà di > salvare i suoi > interessi in Libano ed in Siria mentre l'Italia > seguirà la linea > pro-americana di D'Alema cosa che Parigi ostacolerà. > Indipendentemente > dallo scatenamento della prossima guerra da parte di > Israele, la Francia > non permetterà al comando italiano della forza > UE/ONU di espletare le > sue funzioni. > Per capire la dinamica che si sta mettendo in moto > alla frontiera del > Libano con Israele bisogna avere un'idea chiara di > che cosa sia stata > questa fase del conflitto che dura dal 1948. > Non è stato Israele ad iniziare quest'ultima guerra > al Libano > semplicemente perchè Tel Aviv aveva pianificato > un'altra data. Ha > ragione il capo di Hezbollah, Nasrallah, a > dichiararsi sorpreso della > reazione israeliana alla cattura dei due soldati, > perchè le sue > previsioni erano corrette. Israele aveva effettuato > varie manovre > militari preparatorie ma il momento di apertura > dello scontro veniva > calibrato in rapporto alla pressione USA sull'Iran > ed al rifiuto di > quest'ultimo di cedervi. E' evidente che tale > pressione era destinata ad > entrare in una fase acuta DOPO il rifiuto di Tehran > di soggiacere alla > richiesta USA/ONU di sospendere tutte le sue > attività in materia > nucleare. La data scadeva in Agosto per cui è > evidente che la tensione > sarebbe montata da Settembre in poi, periodo in cui > Hezbollah prevedeva > l'inizio del conflitto da parte di Israele e penso > che così la > pensassero i governanti ed i militari israeliani. > La guerra al Libano > ed a Hezbollah era programmata con gli Usa come > parte dello scontro con > l'Iran. > Le cose non sono andate così per via della > situazione interna in Israele > e per la guerra condotta contro la popolazione di > Gaza in funzione > dell'occupazione della Cisgiordania. La destra > politica israeliana > accusava Olmert di non condurre un guerra efficace > sebbene avesse > ricevuto luce verde da tutte le parti, non solo da > parte degli Usa ma > anche da parte dell' Unione Europea. Infatti la > decisione dell'UE di > boicottare il governo palestinese legalmente eletto > ha accelerato la > determinazione distruttiva di Israele. Tuttavia > l'establishment > capitalistico-militare di Israele si vedeva > estromesso dalla sua > posizione di comando in quanto - per la prima volta > da tanti anni - > l'esecutivo del paese era formato da persone che non > provengono, ad > eccezione di Peres, dalla casta prodotta dal > complesso militare e dei > servizi di sicurezza. Ogni occasione era buona per > attaccare > l'incompetenza militare di Olmert e Peretz sebbene > questi volessero > devastare Gaza in perfetta continuità con la > politica dei passati > governi. La cattura da parte di un commando di Hamas > di un militare > isrealiano ha spezzato la schiena ad Olmert. Dal > punto di vista militare > l'operazione di Hamas era alquanto complessa dato > che si trattava di > scavare un tunnel, attaccare delle posizioni > fortificate, penetrarle e > catturare dei soldati. Da quel momento la destra > politica e > l'establishment militare non ha mollato la pressione > su Olmert. Quando > Hezbollah ha effettuato un'operazione simile - > probabilmente in > solidarietà con i palestinesi di Gaza e per mettere > pressione su Israele > di liberare i palestinesi ed i libanesi (tutti > terroristi ovviamente > mentre i soldati che occupano territori che > dovrebbero essere evacuati > secondo le risoluzioni dell'ONU sono completamente > pacifici) che vengono > regolarmente rapiti da anni - è scattata, d'accordo > con gli USA, la > guerra al Libano. Per il governo Olmert si trattava > di mostrare alla > destra politica che era capace di reagire e di > imporre la forza > deterrente di Israele aumentandone l'importanza agli > occhi degli USA per > via del colpo che l'azione israeliana avrebbe > apportato alla Siria. La > prima cosa che Bush ha detto a Blair durante la > conversazione al > microfono è proprio questa ' they have to get > Syria..'. > Sia Washington che Tel Aviv pensavano che > acchiappare al volo > l'occasione della guerra che si presentava in > maniera anticipata non > avrebbe cambiato il risultato: governo filo > Usa-Israele in Libano, > isolamento totale e mortale (per il regime) della > Siria, eliminazione di > Hezbollah, quindi_ chiusura definitiva della > questione del Golan > occupato dal 1967 e della striscia di terra di > confine tra Libano e > Siria anch'essa occupata da Israele._ Proprio perchè > gli USA ed Israele > pensavano che le cose sarebbero andate in tal modo, > si opponevano a > qualsiasi intervento dell'ONU ed a qualsiasi tregua. > Anzi, come > sottolineato in un'ottima corrispondenza di Robert > Fisk, quando Israele > si accorse della sua incapacità a sopraffare > Hezbollah attaccò la > postazione ONU - uccidendone i militari - che da > anni monitorava e > registrava le azioni nella zona agendo quindi da > importante > testimonianza pubblica (forza UE/ONU di oggi: de te > fabula narratur). Ho > già osservato che il boicottaggio da parte dell'UE > del governo > palestinese legalmente eletto è stato un fattore > importante nell' > accelerazione della guerra contro la popolazione di > Gaza da parte di > Israele. Analogamente la riunione di Roma del 26 non > è stata un > fallimento. E' stata invece un'autorizzazione ad > andare avanti nei > bombardamenti contro le popolazioni civili del > Libano. D'Alema può > negarlo quanto vuole ma per almeno una settimana > ministri israeliani > andavano ripetendo alla radio che la riunione di > Roma avevo dato 'or > iarok' (luce verde) per continuare. L'impatto in tal > senso della > riunione di Roma è stato talmente importante da > essere ripetuto dalla > BBC la quale mandava in onda anche le dichiarazioni > in ebraico dei > ministri israeliani. La riunione di Roma ha quindi > svolto un ruolo > criminale nei confronti della popolazione del Libano > merdionale e la > decisione di inviare truppe UE/ONU si innesta sulla > linea tenuta a Roma. > In un primo tempo USA e Tel Aviv non volevano tregue > di sorta. Ma quando > si resero conto che l'esercito era impantanato nel > Libano merdionale, la > stessa Rice si affrettò a dire che urgeva una > tregua. Guardiamo la > questione dal lato degli USA. Più l'esercito > israeliano si impantanava, > più Israele bombardava i civili, tanto più entrava > in crisi il rapporto > sciiti iracheni (di Al Sistani) e gli USA. Anche la > Rice finì per > capirlo. Dal lato USA la guerra produceva gli > effetti opposti: > rafforzava Hezbollah in tutto il Libano, nonchè la > Siria e l'Iran > indebolendo quel po' di rapporto che c'è tra > leadership sciita ed > occupanti USA in Iraq. > Guardiamo ora la situazione dal lato dei governanti > israeliani. E' > sbagliato pensare che avrebbero continuato a > bombardare. Con l'esercito > che subiva perdite crescenti, senza essere capaci di > interrompere il > lancio dei razzi tramite i bombardamenti dell' > aviazione sui civili > (come mezzo di pressione e di terrore), Tel Aviv si > trovava di fronte ad > una popolazione che nel nord del paese era > terrorizzata. Questa > popolazione voleva che l'esercito continuasse fino > in fondo in > un'offensiva che non poteva sostenere se non con una > guerra totale che > avrebbe coinvolto anche la Siria e che comunque non > avrebbe potuto > effettuare dal tipo di schieramento che aveva alla > frontiera del Libano > meridionale. In effetti per soddisfare le richieste > di una popolazione > terrorizzata il governo avrebbe dovuto interrompere > le operazioni > correnti sul fronte del Libano, ritirarsi, > riorganizzare le truppe e gli > schieramenti e ripartire. Più o meno come sta > pianificando di fare ora > con la tregua con l'obiettivo dichiarato di > accelerare lo scontro > USA-Israele contro l'Iran. Ma iniziare tale manovra > di rientro da soli > durante la guerra avrebbe significato perdere ogni > posizione di > contrattazione politica mostrando di ritirarsi senza > alternativa. > L'avrebbero fatto comunque per salvare e > riorganizzare l'esercito > (PERCHE' ERA SALTATO TUTTO IL DISPOSITIVO) e calmare > la popolazione, > senza l'ONU. Tuttavia per gli USA era importante > salvare Israele > politicamente e diluire il ritiro facendo mantenere > all'esercito un > piede nel Libano meridionale facendolo apparire come > un ritiro > pianificato nell'ambito di una tregua duratura. Il > prezzo di questo > premio ad Israele malgrado la sua sconfitta lo deve > pagare l'Europa. > Ecco quindi che abbiamo la Rice che comincia a dire > che urge una tregua > e l'invio di una forza di separazione. Ma è una > tregua per la nuova > guerra, non per porre termine all'occupazione che > porrebbe anche termine > alle azioni contro le forze israeliane. Questa > risoluzione dell'ONU - > talmente mal concepita dalla Francia che perfino un > governo filofrancese > come quello di Beirut l'aveva rifiutata in una prima > istanza - vorrebbe > vincolare Libano, Siria e Hezbollah senza porre il > vincolo fondamentale > ad Israele che è quello di procedere all'evacuazione > delle alture del > Golan ed alla striscia di Shaba. Tale azione fa > soltanto risaltare > l'atteggiamento unilaterale da parte dell'Europa e > degli USA nei > confronti del problema del MO e soprattutto > nell'attuazione delle > risoluzioni dell'ONU: vincolanti per gli arabi, non > vincolanti per > Israele. Permette quindi ad Israele di pianificare > con ordine assieme > agli USA la nuova guerra in cui l'Italia si troverà > coinvolta in pieno. > > Joseph Halevi > > > > > > _______________________________________________ > Firenze Social Forum FSF at firenzesocialforum.net > Per cancellarti o modificare le opzioni vai a: > http://www.firenzesocialforum.net/mailman/listinfo/fsf > Questa lista non accetta allegati o mail in formato > html > ___________________________________ Yahoo! Mail: gratis 1GB per i messaggi e allegati da 10MB http://mail.yahoo.it
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