Portera le scarpe di Abbas



Cari amici,
domani non potro essere con voi fisicamente, dato che mi trovo a Belgrado per
partecipare ad un congresso internazionale degli esperantisti della SAT,
organizzazione che raggruppa tutti gli esperantisti appartenenti alle diverse
scuole di pensiero della sinistra, nel piu largo senso del termine.

Ho visitato Belgrado per la prima volta, tuttavia, e ho potuto constatare di
persona, se ce ne fosse stato bisogno, le ferite ancora aperte e le conseguenze
della guerra.

Passando davanti ad un palazzo bombardato, in autobus, non ho potuto non vedere
che proprio in quel momento due amici esperantisti, uno croato e uno serbo,
stavano parlando tra di loro.

Che non sia solo un pio desiderio, o un sogno, che una lingua nata per portare i
popoli alla comprensione reciproca possa davvero essere capace di portare anche
israeliani e palestinesi alla convivenza in pace. Dipende solo da noi.

Andrea Montagner
Arci Esperanto





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