Amnesty International: l'inchiesta dell'esercito israeliano su Cana "palesemente inadeguata"



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COMUNICATO STAMPA
CS87-2006

AMNESTY INTERNATIONAL: L'INCHIESTA DELL'ESERCITO ISRAELIANO SU CANA
'PALESEMENTE INADEGUATA'

L'inchiesta condotta dalla Forza di difesa israeliana (Idf) sull'attacco
missilistico di Cana e', per Amnesty International, palesemente inadeguata
e rende piu' stringente la necessita' di inviare urgentemente nella zona
la Commissione internazionale di accertamento dei fatti.

'Non possiamo consentire che alcuna inchiesta su Cana termini con
l'insabbiamento dei fatti. Occorre un'indagine indipendente, che possa
considerare tutte le notizie di gravi violazioni del diritto umanitario
commesse nel conflitto. I membri della Commissione dovrebbero avere
accesso a entrambi i lati del confine israelo-libanese e poter parlare con
i sopravvissuti agli attacchi cosi' come con le parti coinvolte nel
conflitto' - ha dichiarato Kate Gilmore, vicesegretaria generale di
Amnesty International. 'Non e' sufficiente che l'esercito israeliano
indaghi su se stesso, dati i precedenti di mancate indagini sulle morti di
civili o di indagini inadeguate' - ha aggiunto Gilmore.

Secondo le conclusioni dell'inchiesta dell'Idf, l'esercito israeliano 'ha
agito sulla base di informazioni secondo cui nell'edificio non vi erano
civili'. Tuttavia, i sopravvissuti, intervistati dai ricercatori di
Amnesty International giunti a Cana poco dopo l'attacco, hanno dichiarato
che si trovavano nell'edificio da circa due settimane e che la loro
presenza avrebbe dovuto essere notata dagli aerei spia israeliani che, in
quei giorni, avevano sorvolato ripetutamente la zona.

Amnesty International precisa che i preavvisi di evacuazione trasmessi
dall'esercito israeliano alla popolazione civile non assolvono Israele
dalle responsabilita' che gli derivano dalle norme consuetudinarie del
diritto umanitario. Lanciare intenzionalmente un attacco sproporzionato o
indiscriminato o colpire deliberatamente civili od obiettivi civili
costituisce un crimine di guerra. Inoltre, sottolinea Amnesty
International, il concetto di 'zona di libero fuoco' e' incompatibile con
le norme del diritto umanitario.

Amnesty International chiede a tutte le parti coinvolte nel conflitto di
accettare l'invio urgente della Commissione internazionale d'accertamento
dei fatti. Questo organismo, istituito dall'articolo 90 del I Protocollo
relativo alla protezione delle vittime dei conflitti armati
internazionali, ha il compito di indagare su casi in cui vengono
denunciate gravi violazioni delle Convenzioni di Ginevra e dello stesso
Protocollo. Il ruolo della Commissione sara' essenziale per stabilire la
verita' dei fatti in modo indipendente e autorevole e potra' fungere da
deterrente nei confronti di ulteriori abusi ad opera delle parti in
conflitto.

FINE DEL COMUNICATO
Roma, 3 agosto 2006

Per ulteriori informazioni, approfondimenti e interviste:
Amnesty International Italia - Ufficio stampa
Tel. 06 4490224 - cell. 348-6974361, e-mail: press at amnesty.it


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