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COMUNICATO STAMPA 10 LUGLIO 2006 - URGE BANDO STRAORDINARIO!!!
- Subject: COMUNICATO STAMPA 10 LUGLIO 2006 - URGE BANDO STRAORDINARIO!!!
- From: "G.A.V.C.I. BOLOGNA" <gavci at iperbole.bologna.it>
- Date: Mon, 10 Jul 2006 19:13:55 +0200
Comunicato Stampa - Lunedì 10 luglio 2006 - Bologna URGE il "BANDO STRAORDINARIO" per il SERVIZIO CIVILE Oggi è il 27° giorno di <DIGIUNO A GIORNI ALTERNI>, osservato con scrupolo. Ho fatto solo una eccezione ieri che mi trovavo dai miei parenti dopo mesi che non ci vedevamo e hanno insistito che mangiassi con loro. Di salute per ora vado bene. Urge il BANDO STRAORDINARIO, di cui ha parlato il ministro Ferrero ora responsabile dell'Ufficio Nazionale per il Servizio Civile (UNSC); ma pare trovi resistenza all'interno del Governo. Ribadisco che non è possibile lasciare circa la metà degli Enti di Servizio Civile senza nessun volontario. Con la fine di agosto termina l'anno di servizio civile in corso e questi enti restano all'asciutto. Non si tratta di enti o progetti non validi. Anzi! Proprio quattro giorni fa ne ho avuto ulteriore conferma e grande gioia. Due giovani volontari GAVCI, un ragazzo e una ragazza, che stanno per finire l'anno di servizio civile presso il progetto CEFA, gruppo di volontariato internazionale molto noto e stimato, mi hanno annunciato che, appena finito il servizio civile qui in Italia, partiranno per la Tanzania (Africa) per due anni di volontariato, proprio in un progetto CEFA. Allego al presente comunicato la "PROPOSTA di DOCUMENTO UNITARIO", già lanciata dal GAVCI (<http://www.gavci.it/>www.gavci.it) e che ha incontrato adesione convinta da parte di diversi enti. Si tratta di punti chiari e sostanziosi per i "criteri di valutazione e gestione" dei progetti di servizio civile. Ribadisco che non si venga a dire, specie dal nuovo Governo, che non ci sono i soldi per tale <bando straordinario>. Chi la pensasse così, li invito a leggersi l'ultimo numero della rivista MissioneOggi (n. 6, giugno-luglio 2006) che riporta gli atti del convegno "Armi leggere a scuola di etica - Nonviolenza/Chiesa e disarmo a confronto con l'etica". Il mondo attuale, in particolare l'Italia, ha bisogno di segnali nuovi nella linea dell'art. 11 della Costituzione: "L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo". Se si perseguisse tale ottica, di soldi per il servizio civile, per la solidarietà in generale e per la Difesa Popolare Nonviolenta ce ne sarebbero a volontà. p. Angelo Cavagna presidente GAVCI ALLEGATO PROPOSTA DI DOCUMENTO UNITARIO FRA GLI ENTI RIMASTI A ZERO DI GIOVANI IN SERVIZIO CIVILE NEL RECENTE BANDO DELL'UNSC Condivido in pieno la proposta di Alberto Trevisan, del Movimento Nonviolento, per "un'azione comune di protesta", lasciando libero ogni ente di attuare anche altre forme di lotta, secondo capacità e opportunità proprie. In tale prospettiva suggerisco dei punti chiari e sostanziosi scaturiti da scambi di opinione fra varie persone avuti in questi giorni. 1. Chiediamo all'UNSC uno <snellimento delle pratiche burocratiche>, ritenute eccessive per gli enti e per lo stesso Ufficio Nazionale. 2. Non è giusto attribuire migliaia di giovani in servizio civile ad alcuni enti e lasciarne altri senza nessuno. Si auspica che tutti gli enti accreditati, con progetti approvati, possano usufruire di una equa distribuzione dei volontari. 3. Occorre tener vivo il radicamento del servizio civile nella cultura della <difesa non armata e nonviolenta>, da cui è nato e che è stato recepito nelle leggi 230/98 e 64/01 art.1. Il riferimento alla <difesa della patria> non esclude dal servizio civile il riferimento alla solidarietà, che è pure difesa valida della persona in stato di bisogno; ma certamente non si può escludere nemmeno il riferimento alla <difesa alternativa al sistema militare> dal servizio civile. 4. Il servizio civile, come il volontariato sociale, non può occupare posti di lavoro; anzi, deve farsi promotore di soluzioni sociali sicure, che quindi esigono inquadramento di posti di lavoro privato o pubblico. Preoccupano invece le forti concentrazioni di migliaia di volontari civili in pochi enti, per lo più pubblici, come avvenuto in questo ultimo bando. C'è il rischio che il servizio civile si trasformi in fattore di disoccupazione. 5. Abbiamo assistito, nel precedente Governo, a robusti tagli di spesa per la <cooperazione internazionale>, per il <servizio civile> e per gli <enti locali>. E' ora di cambiar registro: richiamare i soldati dall'Iraq e da altre parti del mondo fuori dall'Italia, applicando il dettato costituzionale dell'art. 11; allora non sarà difficile trovare più soldi per la cooperazione internazionale e per i giovani del servizio civile, come sopra proposto, e il paese Italia si renderà conto che qualcosa è cambiato davvero in meglio. p. Angelo Cavagna, presidente GAVCI Per informazioni e adesioni: Tel.-Fax 051-341122; E-mail <mailto:gavci at iperbole.bologna.it>gavci at iperbole.bologna.it G.A.V.C.I. c/o Villaggio del Fanciullo Via Scipione Dal Ferro 4 40138 BOLOGNA tel/fax 051.341122
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