Da Guerra e Pace di Giugno




Desidero invitarvi a leggere il numero di Guerra e Pace di giugno, dove
troverete un interessantissimo servizio di Elahe Rostami Povey
intitolato "L'Afghanistan sotto occupazione".
E' importante per capire cosa veramente stanno facendo le nostre
missioni internazionali in Afghanistan.
Per darvi un'idea vi posto qualche brano:

"Si è sostenuto che la presenza della forza di sicurezza internazionale
è positiva e le organizzazioni internazionali e le ong non hanno dubbi
circa la propria buona funzione nel creare opportunità lavorative e
sicurezza per la popolazione, in particolare per donne e ragazze. MOlte
attiviste afghane che si occupano dei diritti della donna rilevano
piuttosto come l'assenza di ogni significativa ricostruzione e la
presenza dei militari invasori abbia creato risentimento e ostilità. Le
organizzazioni dell'ONU e le ong non hanno né potere né risorse per lo
sviluppo; poiché non sono in Afghanistan solo a testimoniare buona
volontà, per ottenere più finanziamenti e continuare la propria attività
devono esagerare i
risultati dei propri programmi.
Najia ha spiegato: "I diritti delle donne, quelli umani e la questione
della democrazia vengono imposti come facciata, dall'alto. Ci sono tante
organizzazioni internazionali; alcune fanno del loro meglio, ma sono
lontanissime dal comprendere la questione culturale che ci riguarda.
Insomma, finché la gente fa la fame ed è malata, quelle questioni
risultano prive di significati".
Qualcuno sente che persino la propria lingua e cultura sono minacciate.
Considerando il grado di analfabetismo, risulta oppressivo l'uso della
terminologia inglese invalso per la presenza di ong ed organizzazioni
dell'ONU e trasmesso attraverso programmi televisivi e internet. Parole
come sesso, sviluppo, democrazia, pianificazione vengono adoperate da
persone non istruite o solo parzialmente istruite, che sono variamente
impiegate nei progetti di ONU e ong. Molte di loro non ne capiscono il
significato e non hanno alcuna possibilità di imparare l'equivalente
nella traduzione in dari o pashto.
...
L'invasione dell'Afghanistan da parte dei paesi occidentali è stata
condotta e si protrae per consolidare l'egemonia politica ed economica
degli USA e per controllare le risorse energetiche dell'intera  regione.
Gli afghani non hanno il potere di combattere da soli gli invasori, ma
hanno quello di pensare e scegliere cosa sia per loro il meglio, e di
decidere come ricostruire e sviluppare la propria terra. Hanno bisogno
che in tutti i paesi ci sia gente che lotti contro i programmi imperiali
neoconservatori, che perpetuano il circolo vizioso di guerra e
terrorismo."

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Intanto le adesioni sono arrivate a 120.
Ettore



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IO VIVO IN PACE E VOGLIO LA PACE

Per sottoscrivere la petizione:
http://www.petitionspot.com/petitions/outAfghanistan

Appello pubblicato su:
http://italy.peacelink.org/pace/articles/art_17058.html
http://www.bellaciao.org
http://www.osmdpn.it
http://www.attac.it


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