Re: Se vuoi la pace chiedi che la federazione europea adotti l'art. 11



Avresti anche ragione, caro Nicola, ma è un fatto che l'Europa non ha
incluso il chiaro ripudio della guerra - chiaro come nel nostro art. 11 -
nei suoi tentativi di costituzione, e che l'Onu - la cui esistenza e Carta
va difesa strenuamente - è ora fiacchissima di fronte alle arroganze
belliche dell'impero, e non reagisce neppure nella persona del Segretario e
nelle parole, che questi dovrebbe dire al mondo senza timidezza, di condanna
della politica di guerra. L'Onu, vedi preambolo, è sorta per l'abolizione
della guerra, non per autorizzarla ai potenti. Perciò, l'Italia deve vantare
di fronte a tutti e proporre sopra tutte le politiche il principio dell'art.
11, il più avanzato in umanità e giustizia. Nessuna collaborazione
internazionale che non sia in linea perfetta con esso è costituzionale per
l'Italia.
Enrico Peyretti


----- Original Message ----- 
From: "Nicola" <nicola.vallinoto at eculture.org>
To: <pace at peacelink.it>
Sent: Tuesday, May 23, 2006 11:33 AM
Subject: Se vuoi la pace chiedi la federazione europea


> "Se vuoi la pace chiedi la federazione europea": lettera aperta al
movimento
> per la pace
>
> Ho letto con molta attenzione l'appello per il 2 giugno "La politica
prenda
> il posto delle armi" e l'appello al nuovo Parlamento per la pace e la
difesa
> dell'articolo 11 della Costituzione (di Zanotelli, Strada, Ciotti,
> Dell'Olio).
>
> In entrambi è stato fatto riferimento alla Costituzione italiana e, in
> particolare, al suo articolo 11.
>
> Di questo articolo, di fondamentale importanza per chi ama la pace, viene
> ripresa solo la prima parte: quella sul ripudio della guerra.
>
> In realtà l'articolo 11, nella sua interezza, prevede che l'Italia, in
> condizioni di parità con gli altri Stati, debba consentire alle
limitazioni
> di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la
> giustizia fra le Nazioni; ed in tal senso promuove e favorisce le
> organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.
>
> Questa seconda parte è direttamente legata all'impegno dell'Italia per la
> pace e la giustizia tramite la costruzione di un sistema internazionale di
> diritto e di democrazia cosmopoliti superando la divisione politica in
stati
> nazionali sovrani: a partire dall'Unione europea per arrivare fino alle
> Nazioni Unite.
>
> Chi vuole costruire la pace non può accontentarsi di chiedere al governo
> italiano il ritiro delle truppe dall'Iraq. E' un passo necessario ma non
> elimina le vere cause della guerra nel mondo.
>
> La pace è un bene comune dell'umanità intera e non può essere garantita da
> un sistema internazionale fondato sulla sovranità degli stati nazionali.
La
> divisione dell'Europa in Stati nazionali sovrani è stata la causa delle
due
> guerre mondiali nel secolo appena passato e solo il suo superamento verso
> una federazione continentale può fornire all'Europa lo strumento politico
> per garantire la pace e per opporsi agli unilateralismi dei governi e
delle
> multinazionali.
>
> L'esempio di come sia impotente l'attuale Europa 'disunita' di fronte alle
> tragedie del mondo ci è stato fornito dalla guerra all'Iraq. La decisione
> unilaterale americana di intervenire nel paese iracheno non è stata
bloccata
> dalle posizioni contrarie di paesi europei importanti come la Francia e la
> Germania. E neanche dal popolo della pace che ha portato in centinaia di
> piazze e di strade in Europa e nel mondo milioni di persone a manifestare
> contro la guerra.
>
> L'Europa unita politicamente non esiste. E non esiste una politica estera
> europea comune bensì esistono 25 politiche estere nazionali contrapposte
> che, alla fine, si annullano vicendevolmente lasciando agli Usa il potere
di
> decidere unilateralmente, e male, le sorti dell'intero pianeta. Se si
> desidera un'Europa incapace di agire per la pace nel mondo basta lasciare
le
> cose come stanno. La via della decadenza europea può anche essere una
scelta
> ponderata. L'importante è esserne consapevoli.
>
> Chi ama veramente la pace deve rilanciare il progetto politico delineato
nel
> "Manifesto per un'Europa libera e unita" da un gruppo di antifascisti in
> confino nell'isola di Ventotene, nel 1941, come alternativa alle guerre e
ai
> nazionalismi.
>
> Chi vuole la pace chieda la federazione europea.
>
> Nicola Vallinoto,
> Movimento federalista europeo
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