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appello di ALEX ZANOTELLI
- Subject: appello di ALEX ZANOTELLI
- From: "G.A.V.C.I. BOLOGNA" <gavci at iperbole.bologna.it>
- Date: Thu, 18 May 2006 14:39:15 +0200
Sottoscriviamo, aderiamo e diffondiamo l'appello di Alex Zanotelli a tutte le associazioni, movimenti e persone di buona volontà all'azione comune per l'eliminazione dell'arsenale atomico in Italia e nel mondo. Vi comunichiamo che ad oggi effettivamente si sta attivando una rete di associazioni e movimenti in vista di questa campagna. Per ulterori informazioni potete contattarci al nostro indirizzo di posta elettronica: <mailto:gavci at iperbole.bologna.it>gavci at iperbole.bologna.it APPELLO DI ALEX ZANOTELLI del 28/4/06 Oggi scade l'ultimatum dell'Onu all'Iran. E' un momento grave per l'umanità che potrebbe portarci ad una guerra atomica. Siamo alla vigilia di un'altra guerra preventiva con l'aggravante dell'uso di armi nucleari? I tamburi di guerra continuano a rullare: Bush, Condoleeza Rice, Blair... non perdono occasione per ripetere il loro messaggio di morte. Sono tanti gli esperti che sottolineano la gravita' della situazione in campo atomico. Per citarne uno, il fisico di Firenze, Angelo Baracca, afferma che mai come oggi il mondo e' stato cosi' vicino ad una guerra nucleare, neanche durante la guerra fredda. Il dramma e' che oggi abbiamo cosi' tante bombe atomiche da far saltare il mondo quattro volte per aria. Esse hanno una potenza pari a duecentomila volte la bomba atomica sganciata su Hiroshima nel 1945. Ecco il Peccato del mondo oggi: l'Uomo può distruggere nel giro di un pomeriggio quello che Dio ha costruito in quattro miliardi e duecento milioni di anni. L'uomo, le chiese, le religioni, si trovano davanti ad una scelta di vita o di morte. "Le bombe nucleari sono un peccato" aveva detto l'arcivescovo di Seattle mons. Hunthausen, "nella societa' moderna, la base della violenza e' data dalla nostra intenzione di utilizzare l'arma nucleare. Una volta accettato questo, qualsiasi altro male e' al confronto un male minore. Fin quando non ci poniamo di fronte al problema del nostro consenso all'utilizzo delle armi nucleari, ogni speranza di miglioramento generalizzato della moralità pubblica è condannata al fallimento". Davanti ad un tale dramma e una così colossale crisi, mi sorprende il vedere la nostra inerzia e le nostre divisioni. Com'è possibile che gloriosi movimenti e associazioni come il Mir, "Azione nonviolenta", la Lega per il disarmo unilaterale, Pax Christi, Beati i costruttori di pace, Assopace, l'Unione scienziati per il disarmo, il Movimento nonviolento, la Campagna osm-dpn, il Cipax... non riescano a trovarsi insieme in chiave nazionale per dire una parola forte in questo momento storico? Come mai uomini e donne di grande spessore morale e culturale che lavorano sulla pace e sulla nonviolenza, come Alberto L'Abate, Tonino Drago, Giuliana Martirani, Rocco Altieri, Alfonso Navarra, Lorenzo Porta, Domenico Gallo, Nanni Salio, Mao Valpiana, Giuliano Pontara, don Albino Bizzotto, Angelo Baracca, Enrico Peyretti, Rodolfo Venditti (per citarne solo alcuni), non riescano a darsi un appuntamento nazionale per dire insieme una parola forte: una presa di posizione sulla bomba? Questo sforzo potrebbe essere sostenuto in primo luogo dalla rete Lilliput, insieme con ControlArms, Greenpeace, Peacelink, con il Coordinamento comasco per la pace ed altre organizzazioni e reti che da tempo sono impegnate su questi temi. Un incontro di questo genere sarebbe un grande segno di unità e di coraggio in questo momento cosi' drammatico per l'umanità. Queste personalità, in rappresentanza di tutti i gruppi e le associazioni che lavorano per la pace in Italia, potrebbero poi elaborare alcuni appelli, uno rivolto al papa, e un altro alla Conferenza Episcopale Italiana, chiedendo che la bomba venga dichiarata peccato, e la guerra atomica tabù. Un terzo appello potrebbe essere rivolto al formando governo Prodi perché ritiri immediatamente le truppe dall'Iraq e rifiuti risolutamente l'ipotesi di un'altra guerra preventiva contro l'Iran e metta al bando quel centinaio di bombe atomiche attualmente presenti in Italia. Tutte le associazioni e i gruppi che lavorano per la pace insieme alle personalità che li animano potrebbero indire un altro grande incontro pubblico, ad esempio all'Arena di Verona (recuperando così la grande tradizione dei Beati i costruttori di pace), ove pubblicamente e in tanti grideremmo il nostro no alla bomba e alla guerra atomica. Non perdiamo questo kairos della storia. p. Alex Zanotelli G.A.V.C.I. c/o Villaggio del Fanciullo Via Scipione Dal Ferro 4 40138 BOLOGNA tel/fax 051.341122
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