[paxchristi_news] PAX CHRISTI NEWS _ periodico telematico di informazione del movimento _ Numero_51



Nella Chiesa e nella storia

Assemblea Nazionale di Pax Christi,  Bologna - Montesole 29/30 aprile 2006


Comunicato finale

"Nella Chiesa e nella storia", il movimento cattolico Pax Christi vuol
continuare a vivere, camminare, progettare, proporre le proprie riflessioni
e azioni. Durante l'assemblea nazionale di Bologna vissuta con metodo di
lavoro interattivo
e partecipativo Pax Christi Italia rilancia a tutti il proprio pensiero.
Dalla memoria storica, dalla lettura della realtà e dalla volontà di futuro
abbiamo condiviso queste posizioni:  

Il 25 aprile 1945 l'Italia si liberava dal nazifascismo. Il momento di
testimonianza, incontro e preghiera fatto a Monte Sole, luogo di un eccidio
particolarmente efferato vuol sottolineare l'esigenza di continuare a
pensare la storia dalla parte delle vittime.  L'incontro con la comunità di
Giuseppe Dossetti ci ha riconfermato l'esigenza di difendere la
Costituzione, nata dal sangue e dal sacrificio di tantissimi come patto
fondamentale di pace di tutto il popolo italiano, da ogni interesse di
parte e dal rischio  di deriva autoritaria dettata da un esasperato bisogno
di governabilità che spesso cela solo un desiderio di potere.  Il reale
problema della  governabilità non può mai essere a scapito della
partecipazione attiva, piena, faticosa ma responsabilizzante di ogni
persona e soggetto del nostro paese alla vita sociale e politica. Il
pensiero corre al 25 giugno, giorno in cui gli italiani saranno chiamati a
pronunciarsi sulle riforme costituzionali. Pax Christi ribadisce la volontà
di dire "NO" a questa riforma costituzionale, che, tra l'altro, prevede lo
smembramento dell'Italia, e che ha come conseguenza la crescita del divario
fra nord e sud, ed un pericoloso e inaccettabile accentramento di potere
nella persona del  presidente del consiglio, che determinerebbe la politica
del governo. Vorremmo rimanesse la Costituzione e la preoccupazione del
bene comune a determinare la politica del paese. 

Il 26 aprile 1986 a Cernobyl il mondo entrava in una nuova fase del terrore
nucleare. A distanza di 20 anni non conosciamo ancora il numero esatto
delle vittime, tuttora in aumento. Giungono dall'Iran e non solo, notizie
di una nuova fase di proliferazione atomica. Sappiamo inoltre, da tempo,
della presenza di 90 testate atomiche in Italia nella basi militari Usa di
Ghedi (Brescia) e Aviano (Pordenone). Pax Christi denuncia qualsiasi logica
e scelta di riarmo nucleare e fa propria la voce del Magistero recente:
 "La verità della pace richiede che tutti - sia i governi che in modo
dichiarato o occulto possiedono armi nucleari, sia quelli che intendono
procurarsele -, invertano congiuntamente la rotta con scelte chiare e
ferme, orientandosi verso un progressivo e concordato disarmo nucleare."
(Benedetto XVI, messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2006).

La teoria e prassi della guerra preventiva, ha mostrato, tragicamente, una
volta di più la propria inutilità e inefficacia. La morte dei militari
italiani in Iraq è evento dolorosissimo che ci vede vicini e solidali con
le famiglie colpite. Ma questo non ci può far dimenticare che lo stesso
dolore ha colpito troppe famiglie irakene e di altre nazionalità. Pax
Christi denuncia il persistere di una logica di guerra e di violenza, in
particolare denuncia la giustificazione della guerra preventiva in nome
della lotta al terrorismo e la strategia dell'incremento delle risorse
desinate agli armamenti e agli eserciti. Inganno particolarmente doloroso
anche perché crea l'illusione di essere, in tale modo, costruttori di pace.

"Nella Chiesa e nella Storia" Pax Christi vuole, con umiltà, ribadire il
suggerimento di d.Tonino Bello:  "scongiurare questa specie di fatalismo
che fa ritenere inutili, se non addirittura controproducenti, le scelte di
campo, le prese di posizione, le decisioni coraggiose, le testimonianze
audaci, i gesti profetici".


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Pax Christi scrive ai neoletti presidenti della camere e del senato

In occasione dell'assemblea nazionale di Bologna-Montesole del 29 e 30
aprile 2006 Pax Christi Italia invia ai neoletti presidenti della  camera
On. Fausto Bertinotti e del senato, sen  Franco Marini, il seguente
messaggio augurale e di impegno in difesa della costituzione, della
convivenza democratica e della promozione di pace e nonviolenza.



on. Fausto Bertinotti, presidente della Camera dei Deputati

sen. Franco Marini, presidente della Senato

"La sezione italiana di Pax Christi, riunita in assemblea nazionale a
Montesole per riflettere sul tema "Nella Chiesa e nella Storia", nel fare
memoria dei martiri  della violenza  nazifascista e della luminosa figura
di don Giuseppe Dossetti, porge a lei, presidente neo-eletto, unanimi voti
augurali per un fecondo ed efficace lavoro a servizio delle Istituzioni
democratiche per il bene di tutto il  Paese.
Pax Christi Italia ribadisce il proprio impegno nella promozione di quei
valori civili e morali che sono alla base della nostra  Repubblica e sono
sanciti con vigore  dalla Carta Costituzionale.
Nell'attuale congiuntura storica, in vista del Referendum del 25 giugno p.
v., ritiene indispensabile il comune coinvolgimento nell'opera di
sensibilizzazione e coscientizzazione a difesa di quel Patto che solo può
ancora garantire la convivenza democratica dei cittadini e la promozione
della pace e della nonviolenza.

Con Stima e Speranza

Montesole, 30 Aprile 2006

Pax Christi Italia






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