Fw: appello: la chiesa rifiuti il sistema di guerra




IL CATECHISMO CEI "LA VERITA' VI FARA' LIBERI"

E' IL PIU' AVANZATO CONTRO LA GUERRA

"Abolire la guerra" è il titolo del capitoletto sul problema fondamentale
della pace, che tutti vogliono, ma con tante concessioni e perfino
esaltazioni del suo contrario. Il nuovo Catechismo degli adulti della CEI
segna su questo punto una vera svolta, che non è esagerato dire <storica>.

1.
Anzitutto esclude la "pena di morte". Afferma infatti: "Oggi l'accresciuta
consapevolezza riguardo alla dignità di ogni uomo, ancorché criminale,
induce ad abolire questa pena" (pag. 491).

2.
Condanna poi l'aborto, citando il Concilio Vaticano Il (Gaudium et Spes, n.
51): "La vita, una volta concepita, deve essere protetta con la massima
cura; l'aborto e l'infanticidio sono delitti abominevoli" (p. 491).

3.
Viene condannato anche il suicidio: "E' da considerare un grave disordine
il suicidio, che implica il rifiuto del dono di Dio e del compito da lui
affidato. Molto spesso però ai suicidi manca la piena responsabilità, a
causa dell'angoscia opprimente e del crollo delle energie psichiche. Per
questo oggi si concedono spesso anche le esequie religiose" (p. 492).

4.
Stesso <no> all'eutanasia: "Disordine delittuoso è anche l'eutanasia, che
consiste nella soppressione indolore, direttamente voluta, di una vita
giudicata non più degna di essere vissuta, di solito a motivo di qualche
malattia dolorosa e inguaribile" (p. 493).

5.
Sotto il titolo "Abolire la guerra", il Catechismo dice: "E' il mezzo più
barbaro e più inefficace per risolvere i conflitti. Il mondo civile
dovrebbe bandirla totalmente e sostituirla con il ricorso ad altri mezzi,
come la trattativa e l'arbitrato internazionale. Si dovrebbe togliere ai
singoli stati il diritto di farsi giustizia da soli con la forza, come già
è stato ai provati cittadini e alle comunità intermedie" (p. 493).

6.
Indica poi la vera alternativa alla guerra: "Appare urgente promuovere
nell'opinione pubblica il ricorso a forme di difesa nonviolenta. Ugualmente
meritano sostegno le proposte tendenti a cambiare struttura e formazione
dell'esercito per assimilarlo a un corpo di polizia internazionale" (p.
494). E cita il seguente brano del profeta Isaia: "Forgeranno le loro spade
in vomeri, le loro lance in faci; un popolo non alzerà più la spada contro
un altro popolo; non si eserciteranno più nell'arte della guerra" (Is. 2,4).

7.
Abbozza pure la <Via istituzionale alla pace>, così cara a Giorgio La Pira
e a don Dossetti, che è stata recepita nell'articolo 11 della Costituzione,
seconda parte. Dice il Catechismo:

"La pretesa dei singoli stati sovrani di porsi come vertice della società
organizzata sta diventando anacronistica. Si va verso forme di
collaborazione sistematica, si moltiplicano le istituzioni internazionali,
si auspicano forme di governo sopranazionale con larga autonomia delle
entità nazionali" (= principio si sussidiarietà. Pp. 528-529).

AGGIUNGO SOLO UNA CONSIDERAZIONE che oggi mi sembra necessaria: la colpa
inaudita di costruire, diffondere e usare armi <atomiche> grandi e piccole.
Tutta la chiesa dovrebbe bandirla totalmente e insistentemente. Anche in
Italia esistono quasi un centinaio di armi atomiche, di potenza distruttiva
dieci volte superiore a quelle di Hiroshima e Nagasaki. E' realmente messa
in gravissimo pericolo la sussistenza stessa dell'umanità sulla faccia
della terra. Che aspettiamo?

p. Angelo Cavagna S.C.J.

NOTA. Oggi ho ricevuto il seguente messaggio: "Grazie per l'appello che
trovo ottimo. Lo sottoscrivo, Alex Zanotelli".

Incoraggiato dall'adesione di Alex Zanotelli, che tutti conoscono e
apprezzano per le sue iniziative e la sua cultura cosmopolitica, suggerisco
a tutti coloro che condividono l'APPELLO (persone singole e soprattutto
associazioni, movimenti, enti pubblici e privati, istituti religiosi,
Comunità ecc.) di imitare Zanotelli, cioè di sottoscriverlo anche loro.

In tal caso sono sicuro che l'APPELLO potrebbe avere un effetto notevole,
non solo nella Chiesa Cattolica, ma nella società in genere. GRAZIE
ANTICIPATE!

Per adesioni: <mailto:gavci at iperbole.bologna.it;>gavci at iperbole.bologna.it;
tel/fax: 051.341122






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