Fw: Un appello per proporre Lidia Menapace alla Presidenza della Repubblica



L'editoriale pubblicato su "La domenica della nonviolenza" del 23 aprile
lancia la proposta, che io sottoscrivo e rilancio, di proporre Lidia
Menapace alla Presidenza della Repubblica:

Ci piacerebbe un Presidente della Repubblica che avesse fatto la Resistenza.
Un Presidente della Repubblica che avesse fatto la scelta della nonviolenza.
Un Presidente della repubblica femminista.
Una Presidente della Repubblica.
Lidia Menapace.

Se in tutti questi anni abbiamo iniziato a costruire movimenti che, in un
confronto serrato con le forze politiche, siano spazio e luogo di
cittadinanza attiva, credo che non possiamo non fare una nostra proposta,
per quanto concerne il futuro Presidente della Repubblica, nel rispetto
delle regole e delle modalità stabilite dalla Costituzione.
Credo inoltre che i tempi siano maturi per segnare una differenza con le
semplici logiche, pur legittime, del bilancino politico e della visibilità.
E' il momento di dare visibilità a valori e che il futuro Presidente
rappresenti e sia in sintonia con questi valori.
Valori fondanti della nostra Repubblica sono la Resistenza, il ripudio
della Guerra (art. 11 della Costituzione), la valorizzazione delle
differenze e la ricerche di creare condizioni di pari opportunità... dentro
a questi valori Lidia Menapace cammina da sempre, abbracciandoli,
sviluppandoli, elaborandoli senza mai fossilizzarli come semplici miti, in
un filo che tiene saldato insieme il nostro passato, il presente che
viviamo ed il futuro che andiamo a costruire.
Per questo motivo credo che la proposta di candidare Lidia Menapace alla
Presidenza della Repubblica abbia un profondo significato, e non solo per
la mia conoscenza personale di lei, che risale a più di trent'anni fa
quando mi formavo ai corsi della Cittadella di Assisi, ma per quella sua
capacità di sviluppare un pensiero che saldasse insieme la Resistenza, il
percorso delle donne, la nonviolenza, la pace, la democrazia, la politica...
Credo che, in questo nostro procedere nella costruzione di un movimento
plurale, non possiamo relegare il dibattito per l'elezione del Capo dello
Stato alle sole logiche interne al ceto politico, possiamo proporre una
prospettiva diversa... in tal senso penso che possa essere importante che
dalle cittadine e dai cittadini, dai movimenti delle donne,
dall'associazionismo democratico, dai movimenti sociali, dai luoghi vitali
della società civile e della cultura, dai movimenti per la pace e per i
diritti emerga una voce corale, persuasa e persuasiva, una proposta alta
rivolta all'inero Parlamento affinché per la Presidenza della Repubblica si
converga su una figura dell'autorevolezza di Lidia Menapace.
Possiamo sostenere questa proposta come movimenti? Io ritengo di si,
chiunque voglia aderire può farlo contattando il "Centro di Ricerca per la
Pace" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, Tel. 076-1353532,
e-mail: <mailto:nbawac at tin.it>nbawac at tin.it

Buratti Gino

------------------------------------------------
Lidia Menapace e' nata a Novara nel 1924, partecipa alla Resistenza, e' poi
impegnata nel movimento cattolico, pubblica amministratrice, docente
universitaria, fondatrice del "Manifesto"; e' tra le voci piu' alte e
significative della cultura delle donne, dei movimenti della societa'
civile, della nonviolenza in cammino. Nelle elezioni politiche del 9-10
aprile 2006 e' stata eletta senatrice. La maggior parte degli scritti e
degli interventi di Lidia Menapace e' dispersa in quotidiani e riviste,
atti di convegni, volumi di autori vari; tra i suoi libri cfr. Il
futurismo. Ideologia e linguaggio, Celuc, Milano 1968; L'ermetismo.
Ideologia e linguaggio, Celuc, Milano 1968; (a cura di), Per un movimento
politico di liberazione della donna, Bertani, Verona 1973; La Democrazia
Cristiana, Mazzotta, Milano 1974; Economia politica della differenza
sessuale, Felina, Roma 1987; (a cura di, ed in collaborazione con Chiara
Ingrao), Ne' indifesa ne' in divisa, Sinistra indipendente, Roma 1988; Il
papa chiede perdono: le donne glielo accorderanno?, Il dito e la luna,
Milano 2000; Resiste', Il dito e la luna, Milano 2001; (con Fausto
Bertinotti e Marco Revelli), Nonviolenza, Fazi, Roma 2004.