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ESCALATION MILITARE CONTRO

         LA POPOLAZIONE KURDA NEL SUD - EST DELLA TURCHIA



 Dopo l'uccisione di 14 guerriglieri dell'HPG Forze di Difesa Popolare,
 avvenuta il 25 marzo durante un'operazione militare delle forze armate
 turche, con uso massiccio di armi chimiche, nelle montagne del sud - est
 del Paese, sono esplose manifestazioni di protesta al divieto delle polizia
 turca di svolgere i funerali ad Diyarbakir.


 Ad oggi si contano, nella sola città di Diyarbakir 7 morti, di cui 3
 bambini, centinaia gli arresti, i feriti e gli scomparsi. Scuole e negozi
sono stati chiusi. La polizia turca impedisce ai
giornalisti  l'accesso nelle zone della rivolta in quanto accusati di
diffondere false notizie mentre carri armati e nuove truppe continuano ad
arrivare da tutte le città del Kurdistan turco. L'esercito e la polizia
turca hanno posto sotto assedio molte città, le rivolte non si fermano ma
si propagano ovunque.

 Il 29 marzo un manifestante è stato ucciso dalle forze di polizia ad Istanbul.

 ULTIM'ORA 31 marzo 2006

 Batman: colpito a morte dalla polizia un bambino di 3 anni, Fatin Tekin.
Il bambino è stato colpito in viso durante un'irruzione della polizia
nella casa dei genitori.



 Manifestazioni e scontri si registrano a Istanbul,Van, Mus,
Adana, Kiziltepe, Izmir, Bismil, Sirt, Yuksekova, Batman



 A Diyarbakir questa mattina sono state liberate le 24 Madri per la
pace arrestate nei giorni scorsi;  fuori dal tribunale la polizia ha
aggredito gli avvocati difensori.


 Diversi giornalisti sono stati feriti dall'esercito, un
reporter dell'agenzia DIHA è stato ferito alle gambe.


 Sempre oggi il sindaco di Diyarbakir, Osman  Baydemir, durante
una conferenza stampa ha esortato il governo turco e i militari a
porre fine alla violenza e ha invitato la popolazione alla calma. "Il
governo deve affrontare la questione kurda in una prospettiva di pace e non
con la repressione militare".


 Il DTP (Partito della società democratica) ha diramato un appello
alle forze armate e alla popolazione per fermare le violenze.


 Bruxelles (DIHA) Commissione dell'Unione europea L'Unione europea segue
con apprensione gli eventi di Diyarbakir (sud - est della Turchia) e
critica Ankara. L'U.E. chiede ad Erdogan  di adoperarsi per una soluzione
del problema Kurdo.

 Mentre il numero dei morti negli incidenti di Diyarbakir continua a
salire, la Commissione EU condanna le violenze. Krizstina Nagy, portavoce
di Olli Rehn,  Commissiario  per l'allargamento U.E., ha dichiarato: gli
sviluppi sono preoccupanti" (.) e critica il governo turco di non fare i
necessari passi per una soluzione del problema.



 Informazioni in diretta sugli eventi sono reperibili sui siti:


 <http://www.uikionlus.com>http://www.uikionlus.com

 <http://www.kurdishinfo.com>http://www.kurdishinfo.com