VOGLIAMO ESSERCI





Se avete amici o parenti in Francia, vi segnalo questo articolo " le macchine del voto"http://bellaciao.org/it/article.php3?id_article=13043

Bellaciao è un collettivo nato in Francia ad opera di italiani residenti all'estero, adesso espanso anche in Gran Bretagna e Argentina, italiani che vivono la loro realtà locale ma attenti alla politica e cultura italiane.

Il sito italiano è già in essere da più di un anno e sta per diventare collettivo, anche se formato da italiani residenti in Italia. E allora? Bene si è sentita un'esigenza comune di collettivizzare la cultura e la politica attraverso non solo l'informazione e la parola scritta, ma anche nei prossimi tempi con iniziative interculturali, artistiche, politiche.

Dico nei prossimi tempi perchè tutti siamo consapevoli della delicatezza del momento che stiamo attraversando, il collettivo francese arriva a proporre le "macchine del voto"... e non sono poche le difficoltà nella creazione di una Sinistra Europea...

Nel frattempo ho letto le ultime angosciose novità in tema di voto per gli italiani all'estero e sul voto elettronico e sull'arruolamento degli scrutatori e presidenti di seggio.

La guerra elettorale, tale mi appare oggi in tutta la sua spietatezza, mi fa sentire ancora una volta "bottino politico", a maggior ragione perchè donna. E non credo che questo possa essere da nessuno confutabile. Non faccio dichiarazione di voto, perchè ancora perplessa, chiamata solo in questi frangenti , inascoltata sempre, in breve "usata".

Ma non posso negare assolutamente i timori che nutrivo già da anni, legati in primis al dissesto economico e finanziario per non parlare di quello sociale. La mia attività trentennale di operatrice di borsa e consulente finanziaria presso la Banca Intesa, conclusa come altri 7.000 nel 2003, qualcosa mi aveva già insegnato...

Partendo proprio dal mio vissuto bancario che è stato anche una fonte inesauribile di conoscenza umana, oggi mi sento nel paese come gli amici del Collettivo Bellaciao: una straniera che difende i diritti che le appartengono, innanzitutto quelli umani.Una che cerca di resistere, che cerca di guardare oltre la frontiera e che vive localmente il conflitto, di trovare dignità di persona.

Ricordo ancora per il referendum sulla pma, tutte le irregolarità procedurali che vennero fuori, la presenza intimidatoria davanti al luogo del voto, dove chi entrava fosse pure per scrivere no, era segnato, era bruciata. Furono giornate vergognose quelle che avevano preceduto il voto e le abbiamo scordate, nell'accavallarsi di eventi sempre più disastrosi.

Quì nel viterbese, le aggressioni fasciste, le manifestazioni squadriste, la violenza sessuale, l'intolleranza, le inimidazioni la stanno facendo da padroni. Il territorio è devastato da discariche a cielo aperto di stampo mafioso, il buonismo clerico fascista imperversa più che mai: è il feudo dei papi, della democrazia cristiana.

Il fascismo come la dc non sono mai morti, anzi si candidano al governo e la sinistra tutta ha permesso: tutto. Magari in nome della non violenza.

Nessuno ha tempo e soldi da buttare per coprire gli indecenti manifesti della Mussolini, della Lega nord, che parlano solo di sessofobia e razzismo. E così tutti hanno sempre meno speranze e se ne fregano. Sanno che domani devono lo stesso comunque lavorare, a nero," volontari" senza certezze,ricattati perenni.E la droga miete vittime. E le processioni e le sagre popolari sono diventate solo surreali manifestazioni commerciali.

Sono da alcuni anni con le Donne in Nero, il rifuto totale della guerra è il motivo che ci unisce. Molte di noi sono andate come osservatrici internazionali al momento delle elezioni in paesi difficili. Una di noi a Roma, poche sere fa, lanciò questa possibilità.

Bene oggi io non dichiaro per chi voterò e se voterò, anche perchè rispetto al passato mi sento totalmente libera da appartenenze militanti,ma insieme ad altr* nel mio piccolo paese, abbiamo dato la disponibilità come rappresentanti di lista. Vogliamo "osservare" ed intervenire se dovesse servire.

Scusate la lunghezza, la fariginosità, il poco parlare politico, ma io, come tante donne, sono uscita dal silenzio,per questo ringrazio chi è arrivato fino alla fine.

Vogliamo esserci



Di : Doriana Goracci
venerdì 31 marzo 2006